"Cuffaro non aggredì Falcone" | Di Pietro dovrà risarcirlo - Live Sicilia

“Cuffaro non aggredì Falcone” | Di Pietro dovrà risarcirlo

Antonio Di Pietro

Ricordate quel programma e l'intervento di un allora giovanissimo Totò Cuffaro? C'era anche Giovanni Falcone sul palco. L'ex presidente della Regione condannato per mafia non lo attaccò, secondo una sentenza del tribunale. E Di Pietro dovrà risarcire seimila euro.

La sentenza
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PALERMO– La I Sezione Civile del Tribunale di Palermo ha condannato (sentenza n. 1742/2013) Antonio Di Pietro per diffamazione ai danni di Totò Cuffaro. L’ex pm di “Mani pulite” linkò sul proprio sito internet un video presente sul portale Youtube intitolato “Totò Cuffaro aggredisce Giovanni Falcone”. A corredo i commenti degli internauti furono molto pesanti. Cuffaro, per questa ragione, nel 2009, si era rivolto alla magistratura prima con un esposto contro gli anonimi e poi con un atto di citazione contro Di Pietro. L’ex pm aveva promesso tutela legale agli autori dei commenti e nel corso del giudizio invocò per se l’immunità parlamentare che gli fu negata. Di Pietro è stato condannato a un risarcimento simbolico di seimila euro.

Come si evince dalla sentenza i video in origine erano tre: Costanzo Show: “Totò Cuffaro aggredisce Giovanni Falcone”; “La Mafia è Bianca – Totò Cuffaro contro Falcone da Rockpolitik”’; “Totò Cuffaro contro Giovanni Falcone” , caricati su Youtube da ignoti nel 2007. Quei tre video riproducevano il concitato intervento di un giovanissimo Salvatore Cuffaro nel corso della staffetta televisiva tra il Maurizio Costanzo Show e Samarcanda del settembre del 1991 condotta da Michele Santoro realizzata dopo la morte di Libero Grassi.

L’ex presidente della Regione è stato difeso dagli avvocati Salvatore Ferrara e Giovanni Gruttad’Auria, il Tribunale è giunto alla conclusione che dal suo intervento nell’arena di Samarcanda del 21 settembre 1991: “non si evince un attacco diretto di Cuffaro nei confronti del giudice Falcone”.

“La notizia della sentenza– spiega Ferrara- è stata appresa con soddisfazione da Salvatore Cuffaro che ha sempre considerato Giovanni Falcone un eroe civile, un martire della giustizia ed un simbolo di fedeltà allo Stato ed alle Istituzioni, nei confronti delle quali lo stesso Cuffaro, anche nel momento della privazione della libertà, nutre profondo rispetto”.

 


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