"Entrate in società con noi" |La Policentro cerca finanziatori - Live Sicilia

“Entrate in società con noi” |La Policentro cerca finanziatori

Il numero uno della Policentro, Lino Iemi

L'appello del presidente della società che realizzerà il Partynico Shopping Village: "Le banche non concedono più prestiti, contribuite al centro commerciale". Obiettivo, realizzare una struttura da 315 mila metri quadrati e mille posti di lavoro.

PALERMO – “Utilizzare strumenti innovativi per ammazzare la crisi, con l’aiuto e il sostegno di tutti i siciliani”. Lino Iemi, presidente del Policentro Daunia Spa, la società creata con lo scopo di realizzare il Partynico Shopping Village in contrada Margi, a Partinico, chiede aiuto ai siciliani. L’idea di fondo, presentata oggi in una conferenza stampa nella sede della ConfCommercio di Palermo, è molto semplice: per realizzare il complesso polifunzionale su una superficie di 315 mila metri quadrati e creare mille posti di lavoro, la società ha bisogno di nuovi fondi e quindi si rivolge a privati, istituzioni, imprenditori e cittadini per immettere liquidità nell’azienda attraverso un azionariato diffuso, cioè con l’ingresso diretto nel capitale della società.
Il piano della Policentro, che prevede un centro commerciale, un outlet, un cinema multisala, un hotel, un centro congressi, un centro sportivo multiservizi, un distributore di carburante e un parco commerciale, si è scontrata con il cosiddetto “credit crunch”, cioè con le difficoltà che le banche, in periodo di crisi, mostrano nel concedere prestiti. In base alle promesse iniziali delle istituzioni locali, le autorizzazioni avrebbero dovuto essere concesse rapidamente e il complesso realizzato nei successivi 30 mesi. Ma così non è stato. Per la società si sono susseguite una serie di vicessitudini (e qualche polemica, inclusa un’inchiesta poi conclusasi con un nulla di fatto) che hanno rallentato la realizzazione, inizialmente prevista per la fine del 2007. Le autorizzazioni amministrative per l’attuazione dell’opera infatti, sono state rilasciate solo nel secondo semestre del 2010. “Nel 2010 – ha detto Iemi – l’Italia era già in piena crisi economica. Ciò malgrado, non ci siamo scoraggiati, abbiamo aggiornato il progetto e iniziata la prenotazione degli spazi commerciali. Un numero incredibile di operatori, malgrado la crisi, ci ha dato la fiducia e hanno scelto di partecipare con le loro aziende, che sarà un punto di riferimento per la Sicilia e tutto il Mediterraneo”.
Dal giugno 2011, la società iniziò una trattativa per il finanziamento dell’opera con uno dei maggiori istituti di credito italiani, che poi congelò ogni decisione in attesa di tempi migliori, per poi infine arrivare al 2012, concludendo positivamente la trattativa con un altro grande istituto bancario che però ha messo a disposizione un finanziamento di importo limitato. Da qui l’idea della società di rivolgersi ai siciliani, per far sì che diventino parte attiva del progetto.
Ogni socio dovrà rispondere ai requisiti di onorabilità e legalità, già adottati da tempo dalla società e il loro investimento sarà garantito da un immobile che si rivaluta nel tempo e da introiti, derivanti dalle locazioni commerciali, che assicurano agli investitori un reddito superiore a quello percepito da ogni deposito bancario. “Noi – conclude Iemi – vogliamo portare avanti l’opera nonostante questi 12 anni di battaglia. Chi ha i risparmi e la possibilità da mille euro in su e crede nel nostro progetto potrà entrare nel nostro circuito con la trasparenza che occorre in queste cose. Siamo sicuri della fine che guadagneranno molto. Chi investe deve sapere che il contributo servirà per una costruzione virtuosa, palpabile e visibile che porterà tanti frutti”.

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