"Ero a Roma per far inserire| Comiso tra gli scali nazionali" - Live Sicilia

“Ero a Roma per far inserire| Comiso tra gli scali nazionali”

Scie di polemiche dopo l'inaugurazione dell'Aeroporto di Comiso. Diversa visione delle cose tra le due società di gestione, Soaco e Sac. Ieri è stata "notata" la mancata presenza di Gaetano Mancini, Ad della Sac al taglio del nastro: "Ero a Roma per sollecitare l'inserimento dello scalo nel Piano nazionale degli Aeroporti".  Il PRIMETIME DI ANTONIO CONDORELLI CON LA COLLABORAZIONE DI DARIO DE LUCA

SAC, MANCINI
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CATANIA – L’inaugurazione dell’aeroporto di Comiso accende gli animi in una diatriba dialettale tra Catania e la città iblea,. Precisamente tra la Soaco e la Sac, le due società la prima che gestisce il Magliocco e la seconda Fontanarossa, hanno idee completamente diverse in merito alle date per rendere operativa la struttura. Ieri si sono accese le luci sulla pista, ma senza un vero decollo o atterraggio. Da Comiso la festa per una svolta epocale, da Catania il plauso per una pagina fondamentale verso la “vera apertura”.  Mentre Taverniti della Sac e Dibennardo della Soaco hanno sferrato colpi a suon di comunicati stampa e lanci d’agenzia, LiveSiciliaCatania decide di affrontare il day after con le riflessioni e le analisi dell’Ad della Sac Gaetano Mancini, che ha vissuto la vicenda Comiso sin dagli albori. Al taglio del nastro è stata notata la sua presenza, ma Mancini precisa: “Ero a Roma per sollecitare l’inserimento di Comiso nel Piano Aeroporto Nazionale”. Insomma  dal suo punto di vista ha puntato più sui fatti che alle sterili chiacchiere.

Un commento all’inaugurazione di ieri dell’Aeroporto?

“Bene che si sia arrivati a un processo di certificazione al quale abbiamo lavorato in maniera sinergica con la Soaco. E’ un risultato positivo che sentiamo anche nostro. Però c’è rammarico per il fatto che sia stato reso operativo un aeroporto in attesa di contratti con le compagnia, noi riteniamo che sia uno spreco che non si doveva fare, specialmente in una situazione complicata che vive il mercato e l’economia”.

Uno schiaffo alla crisi?

“Uno schiaffo alla crisi, ma anche uno schiaffo all’aeroporto di Comiso e alla comunità ragusana.,  perchè queste potevano essere risorse che potevano essere usate per esempio per incentivare il traffico aereo su Comiso, quindi bene la certificazione che arriva dopo tanti anni, la Sac infatti doveva avere consegnata questa infrastruttura nel 2007, che invece nei fatti arriva nel 2012 ma come sanno tutti il mercato è cambiato, e per noi sicuramente è stato un danno visto anche l’impegno economico”.

Una considerazione che contraddice le polemiche di questi anni. La Sac ha sempre voluto l’apertura di Comiso, anzi la voleva prima?

“Noi dobbiamo finirla con le polemiche, la Sac è sempre stata impegnata in questo fronto. E le dico di più io ieri mattina sono stato a Roma a sollevare il problema del mancato inserimento di Comiso nel Piano Nazionale degli Aeroporti, quindi al di là delle chiacchiere, siccome qualcuno ha detto che mancava Mancini, a loro rispondo dicendo che Mancini era a Roma a cercare di sostenere le questioni dello scalo ibleo. Quindi smettiamola con queste polemiche che servono solo ad alimentare discussioni che fanno lucrare alcuni soggetti ma fanno male all’aeroporto”.

 

 


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