CATANIA. Un ritorno in pubblico asciutto e diretto. Per confermare il pieno sostegno a Raffaele Stancanelli. Nello Musumeci non si tira indietro. Nonostante il momento difficilissimo non si sottrae alla sua responsabilità di leader politico all’interno del centrodestra catanese. E da leader ha incontrato le centinaia di intervenuti parlando dal pulpito di via Ursino. Musumeci ha ripercorso le tappe essenziali che hanno portato e convinto il suo gruppo ad appoggiare incondizionatamente l’attuale primo cittadino: un percorso di cinque anni nel corso dei quali tra i due non sono mancate reciproche stoccate al veleno ma anche attestati di stima e collaborazione. “In questi anni non abbiamo mai barattato nulla con il sindaco, siamo stati leali e corretti, e per questo ancora più credibili di fronte ad un mercato di mercenari e ingrati”, ha spiegato il deputato regionale. E poi: “Salvaguardare il patrimonio ideale e valoriale del centrodestra, rinunciando anche a comprensibili ambizioni personali, è per noi una scelta irrinunciabile e doverosa, aldilà del sodalizio che per quarant’anni ha visto me e Raffaele allo stesso posto, pur con posizioni e ruoli diversi. Adesso Catania può finalmente passare dalla fase del rigore a quella della crescita, e tutti dobbiamo esserne protagonisti”.
Fioccano gli applausi nel salone ricavato all’interno dello “Spazio cromatico”. Nello Musumeci, infine, lo dice a chiare lettere in quell’affermazione che i sostenitori più intransigenti di Stancanelli attendevano con avara impazienza: “Sono qui per dare il mio contributo, modesto ma sentito. Lo meritava questa comunità e lo meritava Raffaele Stancanelli, di cui abbiamo apprezzato la linea di rigore e la scelta di restare a Catania quando sarebbe stato molto più comodo ottenere una poltrona romana”.
Tocca, poi, al sindaco incassare e restituire: “Ringrazio Nello per l’emozione che ci ha donato questa sera e per aver rivendicato i valori che ci appartengono e ci hanno forgiato”, esordisce Stancanelli. “In questi cinque anni – ha aggiunto – ho lavorato per riprendere le redini di una città che era sull’orlo del baratro. Ho dovuto dire tanti no e, chi non è stato accontentato, oggi si trova dall’altra parte. Ora voglio completare il percorso di risanamento già avviato. Anche se non sarà facile, la nostra comunità politica e ideale è abituata alle battaglie più grandi e sento tutta la responsabilità di questo insegnamento. Il nostro impegno è riscattare l’insuccesso delle elezioni regionali, quando la coalizione perse perché si presentò divisa”.
Il centrodestra etneo sarà pure stato “snobbato” dal Cavaliere. Ma ha, comunque, ritrovato quel Nello Musumeci che non si è voluto tirare indietro alla battaglia in quella che è l’ultima e decisiva settimana per la conquista di Palazzo degli Elefanti.
