Coppa Italia stregata | Catania, niente da fare - Live Sicilia

Coppa Italia stregata | Catania, niente da fare

I rossoazzurri cadono in finale al termine di una sfida dominata per lunghi tratti: 5-4 per la Sambenedettese il risultato finale. Ma la competizione degli etnei è stata di altissima qualità.

La finale
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VIAREGGIO. La differenza alla fine si chiama Ruspantini portiere della Sambenedettese. 14 interventi utili nel terzo tempo, assedio Catania e sogni che si infrangono sul muro della porta. Senza contare i primi due tempi. Dodicesima finale negli ultimi dieci anni, sei trofei in bacheca e settima finale di Coppa Italia, due però perse negli ultimi due anni, ma due portate a casa, anche se la vittoria in tale competizione manca dal 2005. Le occasioni da non perdere soprattutto per chi è abituato a vincere come la Domusbet per di più quando l’appuntamento non arriva da tre anni nonostante le finali conquistate. Due squadre che giocano subito a beach tra spettacolo e acrobazie. La Domusbet Catania comincia bene, soprattutto con Juninho che apre un duello con Ruspantini ma l’estremo della Samb c’e’ e chiude lo specchio con due splendidi interventi. Nell’equilibrio totale era Catania ha provarci con Rafinha due volte ma ancora Ruspantini negava la rete. Cosi in silenzio nel torpore usciva il diagonale di Tavarez a battere Bua per il vantaggio Samb. Rossazzurri storditi che purtroppo subivano anche il raddoppio. Belluso girava il roster, Catania attaccava con Stankovic che si esibiva in due rovesciate delle sue ma ancora Ruspantini metteva il lucchetto alla sua porta.

Cambio di estremi con Belluso che mandava dentro Vitale, mentre la Samb stranamente metteva in panca il paratutto Ruspantini per Carotenuto. Così la porta stregata del primo tempo veniva sfatata dal l’incantesimo Stankovic abile a riaprire la partita. Ma tra sortilegi ecco il rimbalzo impazzito sul tiro di Bruno dove Vitale veniva ingannato e battuto per il 3-1. A cinque dal termine del secondo tempo Fred lasciava libero Lucio che coordinandosi in maniera perfetta in sforbiciata batteva Vitale 4-1. Finita? No perché il cuore Catania non muore mai: così Rafinha da fuori trovava il set e trenta secondi più tardi Juninho da fuori sfruttando il rimbalzo bucava Carotenuto per il meno uno, 4-3. Sicuramente non girava a Catania che per due volte con Stankovic trovava l’impatto giusto ma la palla danzava sulla linea senza entrare.

Subito emozioni nel tempo finale: Stankovic trovava un gran piattone dopo una bella azione corale per il 4-4. Ma tutto veniva spazzato dal 5-4 della Samb con Franceschini che sulla linea non riusciva ad evitare la rete. Qui però Catania metteva sotto assedio la Samb con occasioni su occasioni: Stankovic, Juninho, Rafinha e ancora Bosco. Ruspantini era mostruoso prendendo anche l’impossibile. Anche a dieci dalla fine il pallone sopra la testa di Fred che con Ruspantini a terra non riusciva mettere dentro. A cinque dalla fine poi la Samb sfruttando l’ultimo libero chiudeva e portava a casa la Coppa. Una maledizione per la Domusbet Catania che per il terzo anno di fila cede in finale la Coppa Italia un epilogo assurdo per una finale dominata ma purtroppo persa.


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