Linee guida del Prg| L'allarme degli ambientalisti - Live Sicilia

Linee guida del Prg| L’allarme degli ambientalisti

Sala delle Lapidi chiude la discussione generale sulle linee guida del Prg, mentre domani discuterà gli emendamenti. Intanto però gli ambientalisti chiedono di togliere gli allegati B e C: "Sono un'eredità di Cammarata, potrebbero essere un pericoloso appiglio". Mangano: "Predisposti gli emendamenti per togliergli efficacia".

SALA DELLE LAPIDI
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PALERMO – Il nuovo Piano regolatore infiamma il consiglio comunale. Sala delle Lapidi sta ancora discutendo delle linee guida di quello che sarà il nuovo Prg, ma tanto basta per scatenare le proteste degli ambientalisti e accendere vivaci dibattiti in Aula su come dovrà cambiare Palermo da qui ai prossimi anni. Al netto delle polemiche, però, questa sera è stata chiusa la discussione generale e domani si riprenderà con gli emendamenti.

In Aula, comunque, erano presenti i rappresentanti di numerose associazioni ambientaliste che hanno protestato per gli allegati B e C alle linee guida del Prg che, di fatto, descrivono alcuni studi compiuti sinora dagli uffici che riguardano il nuovo stadio al posto del Velodromo, il centro direzionale di fondo Luparello, il porticciolo turistico di Sant’Erasmo e la nuova tangenziale. “Noi vogliamo disinnescare questo pericolo – dice Pietro Ciulla, presidente del Wwf palermitano – l’assessore Tullio Giuffrè ci ha assicurato che si tratta solo di studi prodromici, ma potrebbero rappresentare un appiglio per chissà quali interessi. Ecco perché abbiamo chiesto che il consiglio comunale approvi un emendamento che dica a chiare lettere che quegli allegati non hanno alcun valore prescrittivo. Inoltre ci sono degli emendamenti, presentati da alcuni consiglieri che ci hanno ascoltati, che chiederanno di vincolare le linee guida alla Valutazione ambientale strategica”.

Secondo il presidente della commissione Urbanistica, però, non ci sarebbe alcun pericolo: “Con gli emendamenti che sono stati predisposti – dice Alberto Mangano – gli allegati non avranno alcuna efficacia, saranno solo una testimonianza storica”. Tesi ribadita, peraltro, anche dagli uffici.

Un altro emendamento, invece, definirà la costa bene paesaggistico e ad alto rischio idrogeologico. “Nelle linee guida bisogna specificare che la costa Sud va tutelata – dice Carlo Pezzino Rao, coordinatore del comitato per la rinascita della costa e del mare che riunisce le principali associazioni ambientaliste di Palermo – vanno lasciate le strutture compatibili e eliminati i manufatti abusivi che impediscono l’idonea fruizione della costa, inoltre va dismessa la discarica. Gli allegati B e C fanno riferimento a cose gravissime, sono le ipotesi della vecchia giunta Cammarata”. Il comitato ha anche chiesto al sindaco Orlando la restituzione dei porticcioli di Arenella, Acquasanta, Cala, Sant’Erasmo e dell’area del Catsello a mare, di dismettere le due stazioni di servizio di fronte Sant’Erasmo, di eliminare il canale fognario abusivo e di bonificare la discarica dal porticciolo di Sant’Erasmo all’ospedale Buccheri La Ferla. Il comitato, inoltre, ha anche chiesto l’intitolazione del giardino a mare del Foro italico a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, lo spostamento della stazione di servizio di fronte Palazzo De Seta, il restauro dei marciapiedi, la pulizia della statua di Ignazio Florio e l’illuminazione artistica di Porta Felice, della cancellata di villa Giulia, del convento dei Crociferi e di Porta dei Greci, che andrà anche restaurata.

 


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