I laboratori: "Fare in fretta"| Borsellino: "Serve ok Ministero" - Live Sicilia

I laboratori: “Fare in fretta”| Borsellino: “Serve ok Ministero”

L'unica soluzione per sbloccare la vertenza tra l'assessorato alla Salute e i titolari dei Centri è l'applicazione di un "codice" che compensa i tagli previsti dal decreto Balduzzi. L'assessore Borsellino, però, reputa necessaria una valutazione preventiva del Ministero. "Nel frattempo, moriamo", protestano i sindacati dei laboratori.

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PALERMO – “Siamo pronti a terminare la protesta anche domani. Ma attendiamo dall’assessorato una risposta precisa”. I gestori dei laboratori d’analisi lanciano la richiesta “ufficiale”. Che in assessorato, però, rischia di cadere nel vuoto. La soluzione della vertenza che ha portato alla serrata dei Centri d’analisi, in realtà, è tra i punti del documento stilato ieri, a termine dell’incontro fiume, dall’assessore Borsellino, che si è impegnato a “sottoporre alla valutazione del Ministero l’estensione del codice 93.01.1 di cui al tariffario Balduzzi anche alla patologia clinica e, in subordine, le proposte tecniche relative alla possibile integrazione dei valori tariffari di un set di prestazioni ove rilevate dal tavolo tecnico non in linea con i costi di produzione”, oltre al riconoscimento, “per la radiologia, della visita per le prestazioni di risonanza magnetica e di quelle con somministrazione di mezzo di contrasto”.

Il “codice” potrebbe, insomma, rappresentare una soluzione. Ma cos’è questo codice? Si tratta, per intenderci, di uno strumento previsto dallo stesso decreto Balduzzi. Un decreto che abbassa, e di molto, il prezzo per le prestazioni dei laboratori. Ma che prevede, appunto, delle misure “compensative”. Il codice, è una di queste: i laboratori, insomma, riceverebbero un’integrazione al rimborso, in cambio di funzioni aggiuntive. Per intenderci, oltre al semplice foglietto con i dati sui singoli esami clinici, i centri potrebbero aggiungere delle “valutazioni” che illustrano il freddo dato.

È questa, al termine dei vari tavoli tecnici, l’unica soluzione che potrebbe davvero sbloccare la vertenza. Una soluzione alla quale, come detto, anche l’assessorato ha deciso di “aprire”. Ma lo scoglio che divide Regione e laboratori, adesso, è rappresentato dal tempo. L’assessore, nel suo documento, infatti, parla di “valutazione del Ministero della Salute”. Una valutazione per la quale, però, potrebbero servire anche dei mesi.

“L’assessore – spiega il segretario regionale di Federbiologi Pietro Miraglia – teme che il governo nazionale possa dire di ‘no’ all’erogazione delle somme previste dal codice. Ma il codice è previsto dallo stesso decreto Balduzzi e non serviranno somme aggiuntive”.

Le somme per colmare la “forbice” tra l’aggregato degli anni scorsi e quello che verrebbe fuori dalla fatturazione “post-Balduzzi”, infatti, sono già state stanziate. L’aggregato complessivo per i laboratori, infatti, è rimasto superiore ai 100 milioni. “Ma è una cifra – insiste Miraglia – che non riusciremo mai a fatturare, dopo i tagli apportati dal Balduzzi. E allora quelle cifre che non fattureremo, circa 40 milioni secondo le nostre stime, potrebbero essere in parte recuperate attraverso il riconoscimento del codice. Un intervento che ci permetterebbe di ‘vivere’. Se l’assessorato dicesse di sì alle nostre richieste, saremmo pronti a riaprire i centri già domani. In caso contrario, proseguirà la serrata”.

Insomma, i laboratori, domani, si attendono una risposta definitiva. Ma è difficile che l’assessorato possa dare il proprio ok senza prima passare dal Ministero della Salute. Anche perché le altre Regioni, al momento, non applicano questi codici. “Mi sono impegnata – ha dichiarato l’assessore Borsellino – a portare ai tavoli nazionali le proposte emerse, gli uffici sono già al lavoro per un documento in tal senso considerato che la soluzione non può non essere concertata con il livello centrale”.

Una situazione ingarbugliata. Alla quale si aggiunge, proprio oggi, una sentenza del Tar del Lazio, intervenuto in seguito al ricorso dei sindacati dei laboratori contro l’applicazione del decreto Balduzzi. I giudici amministrativi, però, oggi non sono entrati nel merito chiedendo al Ministero della Salute di fornire nuova documentazione. Insomma, si perderà altro tempo. Mentre il Cga venerdì si esprimerà sul ricorso contro il decreto di Lucia Borsellino, col quale si chiede la restituzione delle somme erogate ai laboratori sulla base del vecchio tariffario regionale. Per quel giorno, però, i laboratori potrebbero essere ancora chiusi.


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