Approvate le linee guida del Prg| Salvo Fondo Luparello - Live Sicilia

Approvate le linee guida del Prg| Salvo Fondo Luparello

Una veduta aerea di Fondo Luparello

Sala delle Lapidi approva le linee guida del nuovo Piano regolatore, che dovrebbe vedere la  luce in 15 mesi al termine di un iter che prende il via oggi. E l'assessore Giuffrè chiarisce: "Il centro direzionale della Regione non si farà più a fondo Luparello". Potrebbe essere tramontato, invece, il progetto di Zamparini per il nuovo stadio al posto del Velodromo Borsellino.

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PALERMO – Sala delle Lapidi approva le linee guida del nuovo Piano regolatore generale, dando il via a un iter che in 15 mesi, secondo le previsioni dell’amministrazione Orlando, dovrebbe definire il nuovo assetto urbanistico della città. Un’approvazione a tratti travagliata, che però l’assessore Tullio Giuffrè definisce “un importante risultato, atteso da sei anni”.

Nei fatti, le linee guida definiscono solo i principi su cui si muoverà il nascente Ufficio del Piano, una struttura che riunirà una cinquantina di architetti e geometri di diversi settori di Palazzo delle Aquile (dall’Urbanistica all’Edilizia privata, dalla Scuola al Verde) e anche professionisti esterni: un team che verrà definito da qui a fine giugno e che in sei mesi dovrà approntare uno schema di massima su cui i cittadini potranno fare le proprie osservazioni prima che l’atto torni in consiglio comunale per l’approvazione definitiva.

Ma durante il dibattito in Aula sono già emerse le prime indicazioni del consiglio sul futuro Prg, che prevede anche lo spostamento del centro direzionale della Regione da Fondo Luparello, un polmone verde da 60 ettari sotto Baida che è uno dei pochi resti della Conca d’oro. Un’indicazione già anticipata più volte dall’amministrazione attiva: “Siamo contrari a localizzare il centro direzionale a Fondo Luparello – chiarisce Giuffrè – il che non significa non farlo, ma farlo altrove”. L’area, infatti, presenta numerosi problemi oltre a richiedere un piano traffico adeguato: ecco perché il faraonico progetto da 800 milioni di euro, che prevede la costruzione di una quarantina di palazzine per gli uffici regionali, dovrà essere spostato. “Noi siamo fermi a quanto dicono le linee guida per il Prg – spiega l’assessore al Verde, Giuseppe Barbera – le indicazioni sono chiare: stop al consumo di suolo, massima attenzione al suolo libero, ritorno dell’agricoltura, valorizzazione dei parchi. In questo momento Fondo Luparello è prevista e rimane a verde”. Tra le ipotesi, ci sarebbe anche quella di un campus urbano botanico sperimentale. Per quanto riguarda lo stadio, invece, il consiglio ha sottolineato l’esigenza di individuare un nuovo “Polo sportivo” in città, di cui però non è stata discussa né la localizzazione né la composizione, anche se sembra scontato che il progetto di Zamparini, che prevedeva il nuovo stadio al posto del Velodromo, sia tramontato.

“E’ importante – ricorda l’assessore – che il Consiglio abbia approvato l’impianto generale e la filosofia ispiratrice della nostra proposta che vuole disegnare la Palermo del futuro e sostenere, rendendola ancora più credibile, la candidatura della città a Capitale europea della cultura nel 2019. Il Piano Regolatore che abbiamo in mente mira a valorizzare le borgate, riqualificare la costa e potenziare gli spazi verdi della città. E’ la Palermo, moderna e sostenibile che dovrà essere costruita per tappe intermedie nei prossimi anni”. “Con l’approvazione delle Linee guida – afferma il sindaco – si mette in moto quel processo che abbiamo delineato nei mesi scorsi e che vedrà da un lato l’impegno della struttura comunale e dall’altro l’ascolto ed il confronto che si avvarranno di contributi esterni, anche internazionali, e del confronto con le scuole, il mondo professionale, le otto circoscrizioni e le 54 unità di primo livello, ossia le vecchie borgate. Il metodo adottato sarà quello della partecipazione per promuovere l’orgoglio di essere palermitani. Il piano dovrà guardare alla città metropolitana, immaginando un assetto più vasto di Palermo, che vada oltre i limiti della circonvallazione e del fiume Oreto”.

Le linee guida (gli allegati B e C non hanno alcun valore prescrittivo rispetto al contenuto del futuro Piano che dovrà fare riferimento solo all’allegato A, che è quello contenente le linee guida) prevedono il decentramento e la delocalizzazione dei servizi; lo sviluppo verticale della città per limitare il consumo del suolo; poli scolastici di quartiere, che comprendano diversi ordini e gradi; lo sviluppo digitale; l’intermodalità del trasporto pubblico; case più piccole ed economiche compensate da più spazi pubblici; risparmio energetico; conversione delle aree industriali dismesse; policentrismo dei servizi e delle strutture a partire da alcuni “vuoti urbani”, individuati nell’area Lolli-Notarbartolo, Fiera, ex Ospedale Psichiatrico, piano dell’Ucciardone e mercato ortofrutticolo.

Al netto delle dichiarazioni ottimistiche, però, la maggioranza consiliare non ne esce bene. Malgrado l’atto sia stato votato anche dalle opposizioni presenti, tranne che per Giulio Tantillo del Pdl e Antonella Monastra di Ora Palermo-Sedie volanti (astensione anche del presidente Orlando), sono stati diversi gli emendamenti presentati dalla stessa maggioranza alla proposta della giunta, per non parlare del fatto che gli orlandiani si sono presentati spaccati su molti di essi determinando anche qualche bocciatura e un esponente della maggioranza ha parlato di “errori” e “macroscopiche stupidità” degli uffici.

Diversi gli ordini del giorno approvati, tra cui quelli di Aurelio Scavone sul centro direzionale e il piano del verde e quelli proposti dalla commissione Urbanistica, che chiedono incontri bimestrali tra la stessa commissione e l’Ufficio del Piano, stabiliscono la priorità delle aree bianche e la necessità di interloquire con Regione, forze dell’ordine e forze armate in caso di dismissioni funzionali delle caserme.

LE REAZIONI
“La maggioranza è spaccata e in confusione – dice il capogruppo del Pdl, Giulio Tantillo – hanno presentato emendamenti contro la loro stessa amministrazione, votando peraltro divisi. Senza il nostro senso di responsabilità l’atto non sarebbe mai passato, siamo stati vigili affinché gli emendamenti della maggioranza non stravolgessero le linee guida. E’ stato importante invece ottenere gli incontri bimestrali con gli uffici del Piano”.

“L’Aula non ha approvato un emendamento che prevedeva di qualificare la costa Sud come bene paesaggistico e realizzare il giardino sul mare e non nuovi insediamenti urbani, mantenendo invece l’esistente e dismettendo i manufatti abusivi”. Lo dichiarano i consiglieri di Idv Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti, che hanno contestato la mancata approvazione del l’emendamento. “Ci saremmo aspettati una maggiore sensibilità dei colleghi consiglieri nel rispetto dell’ambiente”.

“Col voto favorevole del gruppo consiliare del Pd – dice il consigliere democratico Rosario Filoramo – si chiude la sessione dedicata alle Direttive del nuovo Prg. Soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento, presentato insieme alla Consigliera Monastra, che rimuove definitivamente ogni riferimento al Piano Strategico, residuo della pianificazione urbanistica dell’era Cammarata. Riteniamo che in fase di stesura della bozza di massima si debba puntare ad un idea di città moderna, attenta allo sviluppo ecosostenibile, capace di ritrovare l’equilibrio che la speculazione edilizia ha fortemente compromesso. Ringrazio per la collaborazione e la presenza ininterrotta alle sedute di Consiglio dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei Professionisti Liberi. La loro presenza e partecipazione sarà utilissima per tutti i consiglieri comunali nell’approfondimento ed elaborazione del nuovo piano. Mi auguro che nel prossimo futuro il gruppo consiliare di Idv e l’Amministrazione dimostrino quel coraggio necessario al raggiungimento degli obiettivi di completezza che il nuovo Prg merita, infatti sottolineo con amarezza il loro voto contrario agli emendamenti relativi all’inserimento nelle direttive del Piano della Protezione Civile, alla zonizzazione sismica, alla pianificazione relativa al piano dei rifiuti, alla ripianificazione delle aree a rischio idrogeologico. Grave il voto contrario sugli emendamenti relativi la perequazione e compensazione urbanistica. Mi auguro che tali obiettivi possano essere recuperati successivamente”.

“Il Consiglio comunale ha votato il primo atto dell’importante processo amministrativo, che portera’ all’adozione del nuovo Piano regolatore cittadino, dando mandato all’ Amministrazione, attraverso direttive e linee guida di predisporre lo schema di massima del Prg”. Lo dice il Vice Presidente Vicario del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta. “Le direttive proposte dall’Amministrazione – prosegue-, assolutamente condivisibili, in quanto rivolte alla riduzione del consumo del suolo, al riuso del patrimonio esistente, alla valorizzazione dei beni ambientali e paesistici, sono state integrate con importanti emendamenti, che hanno rafforzato alcuni principi; primo tra tutti: non rappresenta direttive utilizzabili per il nuovo Prg, il piano strategico, una programmazione voluta dall’Amministrazione Cammarata, che prevedeva interventi, puntuali e specifici (centri commerciali, centri direzionali, stadi, tangenziali poli acquatici ed altri interventi su aree oggi non edificate con inaccettabile consumo del territorio), che mal si conciliano sia con i contenuti che con il metodo delle linee guida (dovendo contenere le direttive principi di carattere generale). In altri termini, la maggioranza del Consiglio comunale, ha con questa presa di distanza dal Piano strategico, confermato la voglia di discontinuita’ rispetto all’azione urbanistica del precedente governo”. “In questa direzione – aggiunge – e’ stato votato anche un emendamento, che di fatto esclude la possibilità di realizzare il centro direzionale regionale su Fondo Luparello ed altresì un ordine del giorno, rivolto alla tutela dell’intera zona di Fondo Luparello, e un emendamento rivolto alla creazione di nuovi parchi, tenendo conto delle indicazioni dei cittadini, su aree come quelle di Parco Uditore e Villa Turrisi”. ”Sono stati altresì votati alcuni ordini del giorno, che impongono la redazione di un Piano del Verde, l’obbligatorio avvio della Vas e della Via, con le conseguenti attività di concertazione, al fine di consentire informazione e partecipazione nella redazione del Piano”. “Credo che l’Amministrazione e l’aula (un plauso particolare va ai colleghi Scavone e Mangano) – conclude- abbiano fatto un buon lavoro, anche se su alcune questioni è mancato probabilmente il coraggio di assumere decisioni piu’ forti e alcuni respingimenti appaiono oggettivamente inspiegabili come per esempio nel caso della bocciatura dell’emendamento, che invitava a potenziare la lotta all’abusivismo edilizio, come ancora nel caso dI quello, rivolto alla salvaguardia della Costa sud ( escludendo interventi edificatori sulla fascia costiera), o ancora più emendamenti rivolti ad introdurre talune indicazioni in materia di Protezione civile. L’adozione di questo atto rappresenta sicuramente un momento storico, perche’ segna l’inizio di un nuovo corso, che dovrà coinvolgere, a mio avviso, tutti nelle scelte di organizzazione e gestione del territorio, dalle quali derivano conseguenze fondamentali per la qualità della vita dei cittadini e le ricadute economica per l’intera collettività”.

“Riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile dovrebbero essere le parole d’ordine di questa Amministrazione nella visione futura e armonica della città, ma sembra che questa Amministrazione voglia guardare indietro”. Lo ha dichiarato Antonella Monastra, capogruppo Ora Palermo – SedieVolanti. “Difatti ripetutamente nell’allegato relativo alle linee guida del Prg si fa riferimento al Piano strategico redatto durante la sindacatura Cammarata, per volontà dell’assessore Maurizio Carta. Inoltre gli allegati B e C, presentati nel corpo della Delibera in discussione, ripropongono, sotto la forma equivocabile di ricognizione della pianificazione esistente, sia il Piano Strategico, sia le aree bersaglio, insieme al nuovo stadio al posto del Velodromo; al centro direzionale di fondo Luparello; al porticciolo turistico di Sant’Erasmo; alla nuova tangenziale e molto altro, che da consigliera di opposizione avversai a suo tempo. E’forte l’ambiguità dell’amministrazione Orlando nell’inserire oggi allegati con gli stessi contenuti, affermando contemporaneamente che il consiglio non li deve considerare! È stato in un clima surriscaldato, in cui la stessa maggiornaza si è spaccata – mettendo in imbarazzo quei consiglieri della maggioranza che ai tempi di Cammarata erano all’opposizione – che é passato un emendamento proposto da me e dal consigliere Filoramo del Pd, che annulla i riferimenti al piano strategico e pone l’accento sulla contraddizione tra ‘il dire e il fare’ di questa nuova amministrazione. Ho già ribadito in più occasioni come, al di là delle dichiarazioni di principio della Giunta in materia urbanistica,potrebbero celarsi insidie come il consumo di verde e la cementificazione. Aderire ad interessi che non sempre rispondono alla sostenibilità reale di sviluppo della Città, come abbiamo già visto purtroppo durante l’approvazione dei Prusst, rappresenterebbe pericolosamente una continuità col passato. Per questo il mio è stato un ‘voto’ di astensione”.

Twitter: @robertoimmesi

 


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