Letta nomina 35 saggi |C'è anche Ida Nicotra - Live Sicilia

Letta nomina 35 saggi |C’è anche Ida Nicotra

C'è anche la docente dell'Ateneo catanese tra i saggi nominati dal premier Enrico Letta che costituiranno la commissione che affiancherà i lavori della convenzione parlamentare. “Sono onorata - afferma la Nicotra a LivesiciliaCatania - di poter mettere a servizio delll’intero paese le mie competenze”. Domani incontro con il Capo dello Stato e il Premier.

ROMA – C’è anche Ida Nicotra tra i 35 saggi nominati dal presidente del Consiglio, Enrico Letta, che faranno parte della commissione per le riforme costituzionali che affiancherà i lavori parlamentari. Il decreto di nomina, che sembrerebbe già stato firmato dal premier, dovrebbe approdare al Consiglio dei Ministri già alla fine di questa settimana. Docente di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Catania, la Nicotra era stata indicata in un primo momento come la possibile candidata sindaco per il centrodestra, prima che la coalizione si orientasse verso l’appoggio al sindaco uscente.

“Sono onorata di poter mettere a servizio delll’intero paese le mie competenze”. È questo il commento a caldo della costituzionalista Ida Nicotra, che riferisce a LiveSiciliaCatania: “Questa è davvero l’ultima occasione dell’Italia per rialzarsi. Non è un caso che la necessità di riformare il paese arrivi in coincidenza con un momento di forte crisi come quello attuale, il nostro paese ha bisogno innanzitutto di una maggiore efficienza istituzionale per ripartire anche economicamente”. Sulle tappe di questa nuova fase costituente, la Nicotra spiega: “Il ruolo di noi saggi sarà solo consultivo. La direzione politica resta ovviamente al potere politico. C’è però un segnale importante che da valore alla nostra funzione, quella cioè di coinvolgere anche la società civile e il corpo elettorale in questo processo così importante. È necessario che ci siano delle riforme quanto più condivise possibili. Per questo è da stimare positivamente – continua la Nicotra- la scelta fatta dal governo di andare in deroga all’articolo 138 della Costituzione e sottoporre al vaglio popolare la riforma approvata in Parlamento, anche se non è strettamente richiesto. Lo spirito di questa stagione- conclude-  è la partecipazione”.


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