Niente soldi al film su Rostagno | Damiano di nuovo nella bufera - Live Sicilia

Niente soldi al film su Rostagno | Damiano di nuovo nella bufera

Il sindaco di Trapani, Vito Damiano

L'amministrazione comunale ha negato il contributo e il patrocinio gratuito. La replica del primo cittadino: "Prima di concedere il patrocinio vorremmo avere le idee più chiare. Ho dato mandato agli uffici di sentire i responsabili della società per avere maggiori ragguagli e valutare l'eventuale concessione del patrocinio".

TRAPANI – La polemica scorre sul web ma ora è anche un caso politico. Il sindaco di Trapani, Vito Damiano, nega il patrocinio gratuito ad un documentario su Mauro Rostagno e finisce tra le polemiche. In una nota inviata alla società di produzione l’iniziativa viene considerata di valore culturale ma non rientrante tra le manifestazioni che possono promuovere il capoluogo. Neanche a parlarne di un contributo perché le casse del Comune sono in sofferenza era stata la prima risposta. Il documentario “Sanatano” con la regia di Federico Zanghì è a cura dei giornalisti Andrea Ossino, Diego Gandolfo e Saul Caia è arrivato in finale l’anno scorso al Festival del giornalismo di Perugia. Ora la produzione intende realizzarne uno più lungo sempre sulla storia del sociologo torinese ed ha chiesto il sostegno dell’amministrazione comunale di Trapani. Al no al contributo ha replicato con una richiesta di patrocinio gratuito, che non ha avuto però sorte migliore. Il sindaco Damiano affronta la questione e rivendica le ragioni del suo operato: “Qui si tratta di un’opera nuova che credo debba essere realizzata tra i mesi di novembre e dicembre. Prima di concedere il patrocinio vorremmo avere le idee più chiare. La risposta che è stata data è quella che normalmente diamo quando non concediamo il patrocinio, però con riserva di verificare, infatti ho dato mandato agli uffici di sentire, per le vie brevi, i responsabili della società per avere maggiori ragguagli e valutare l’eventuale concessione del patrocinio”.

Ma il circolo “Mauro Rostagno” dei Giovani Comunisti picchia duro e chiede le dimissioni del primo cittadino. “E’ lo stesso sindaco – scrive Francesco Bellina – che solo un anno fa disse che non bisogna parlare di mafia perché si rischia di darle soltanto troppa importanza. E’ lo stesso sindaco che, in campagna elettorale, fu sostenuto dal senatore D’Alì, sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa”. Damiano torna dunque nella bufera mediatica e politica dopo esserci uscito appena qualche giorno fa. Era stato tirato in ballo per la sua disponibilità a conferire la cittadinanza onoraria al presidente del Trapani Calcio Vittorio Morace, dopo la promozione in serie B, mentre si era riaperto il confronto sulla cittadinanza onoraria da concedere all’ex prefetto Fulvio Sodano che impedì alla mafia di riappropriarsi della “Calcestruzzi Ericina”, confiscata al boss Vincenzo Virga.

Ed intanto al processo per l’omicidio di Rostagno la Corte d’Assise di Trapani, presieduta da Angelo Pellino, ha dato incarico a tre periti di accertare l’eventuale presenza di impronte digitali o residui biologici sui reperti balistici sequestrati. L’incarico è stato affidato a Elena Carra, Paola De Simone e Gaetano Roccuzzo. Hanno 60 giorni di tempo per fare le verifiche. Sotto accusa per l’omicidio del sociologo torinese sono Vito Mazzara e Vincenzo Virga.

 


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