Ordinanza sulla movida| Ecco i manifesti abusivi - Live Sicilia

Ordinanza sulla movida| Ecco i manifesti abusivi

Uno dei manifesti affissi in via Daita

Qualche giorno fa il Comune aveva dato il via alla campagna di sensibilizzazione sulle nuove regole della movida. Adesso spuntano anche i manifesti che riprendono il pay off del fumetto “Ma sei fuori?” (nella foto in via Daita).

via gaetano daita
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PALERMO – Qualche giorno fa il Comune di Palermo aveva dato il via ad una campagna di sensibilizzazione e informazione sulle nuove regole per i locali notturni realizzando un fumetto rivolto ai giovani. Adesso spuntano anche i manifesti, peccato che siano abusivi. Risale a quasi una settimana fa infatti la notizia della campagna promossa dal comune in collaborazione con la Scuola del Fumetto che mirava a informare i giovani in merito alle nuove regole dell’ordinanza sugli orari e sui limiti della musica nei locali pubblici.

Quello che aveva colpito era il linguaggio colloquiale e giovanile del fumetto, raccolto in sei tavole, in virtù proprio del target che intendeva raggiungere. Quello che colpisce oggi è invece che i nuovi manifesti che riprendono il pay off del fumetto “Ma sei fuori?” sono affissi in bella mostra nel centro di Palermo senza particolare attenzione. Le fotografie si riferiscono infatti a via Gaetano Daita, nel centro città, a due passi dal teatro Politeama, dove da poco più di 24 ore sono comparsi due manifesti affissi rispettivamente in una porta metallica e sul fianco di un distributore di sigarette.

“‘Ma sei fuori?’ non è soltanto il pay-off della campagna di sensibilizzazione fumetto riguardante le nuove regole sulla movida palermitana, ma è la domanda che in queste ore molti cittadini (compreso me), alla luce delle affissioni abusive del fumetto relativo alla tanto discussa ordinanza, vorrebbero sottoporre al Comune – dice in una nota il consigliere dell’Ottava circoscrizione Umberto Giglio – non è possibile che il Comune richieda pedissequamente il rispetto di alcune regole trascritte frettolosamente in un’ordinanza e poi si sponsorizzi l’obbedienza alla stessa affiggendo abusivamente il fumetto-campagna in vari punti della città. Quale credibilità agli occhi dei cittadini, dei commercianti e di tutte le qualsivoglia categorie può avere un’amministrazione che in prima persona disattente, viola o non fa rispettare le norme di civiltà e di decoro del suo stesso territorio?”.


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