Ville e giardini, è rivoluzione| Barbera punta sugli ex Gesip - Live Sicilia

Ville e giardini, è rivoluzione| Barbera punta sugli ex Gesip

I 700 addetti al verde sono stati suddivisi in 18 squadre e cinque mansioni di settore con relativi capi giardiniere e responsabili tecnici.

INTERVISTA ALL'ASSESSORE
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PALERMO – Cambia l’organizzazione dell’Ufficio Ville e Giardini del Comune di Palermo. L’assessore all’Ambiente Giuseppe Barbera ha rivoltato come un calzino l’intero organigramma e suddiviso i 700 addetti al verde – 600 ex Gesip più un centinaio di giardinieri comunali – in diciotto squadre per le otto Circoscrizioni con cinque mansioni di settore (e relativi responsabili tecnici): giardini storici, alberature e prati, verde di quartiere, vivai e Favorita, scuole. Ogni squadra sarà guidata da un capo giardiniere. A coordinare il tutto, quattro agronomi ex Gesip che faranno riferimento direttamente all’assessore.

Ogni settimana un briefing con i capi giardiniere e i responsabili di settore farà il punto della situazione sugli interventi da espletare. Agli incontri settimanali (in futuro si spera mensili) e al lavoro di coordinamento tra i reparti parteciperanno i due consulenti a titolo gratuito, Manlio Speciale per conto dell’Orto Botanico e Carlo Di Leo, forestale esperto in arboricoltura e artefice del Piano potature 2013, ex allievo dello stesso Barbera ad Agraria. Tutti gli operai ex Gesip sono abili e arruolati: le visite mediche necessarie per gli addetti ai mezzi meccanici come decespugliatori e attrezzi, che erano in ritardo sulla tabella di marcia, “si stanno ormai concludendo – dice Barbera – e le attrezzature mancanti sono state acquistate o stanno per esserlo. Tra Amia e Gesip per il verde è stato un inverno terribile, abbiamo toccato il fondo, è ora di ripartire”.

I gruppi di lavoro saranno ripartiti su base circoscrizionale: 20 alla Prima (16 ex Gesip + 4 comunali); 124 alla Seconda (51+18 per Villa Giulia, Foro Italico, piazza Kalsa e piazza Magione e 52+3 a Settecannoli, Sperone, Brancaccio e zone limitrofe); 63 alla Terza (59+4); 68 alla Quarta (27+10 per Villa Bonanno, piazza Indipendenza e dintorni e 25+6 per viale Regione Siciliana, corso Calatafimi e zone limitrofe); 71 alla Quinta (61+10); 40 alla Sesta (33+7); 55 alla Settima (52+3); 97 all’Ottava (quattro gruppi per complessivi 63 ex Gesip e 34 comunali). Le altre cinque squadre sono così ripartite: 46 al vivaio, 15 per via Ernesto Basile, 18 per le alberature, 4 per piazza XIII Vittime, i restanti (una cinquantina, anche in base agli esiti delle ultime visite mediche) per la Favorita. A Casa Natura opereranno, infine, 57 amministrativi.

Si partirà da alcuni interventi massicci nei settori di maggiore emergenza: una profonda ripulitura di Villa Trabia, la piantumazione di nuove palme a piazza Verdi e piazza Mondello e in viale dell’Olimpo, il diserbo del verde nei quartieri e un’opera di pulizia e diserbo nel vivaio e alla Favorita. Nella Real Tenuta seguirà l’irrigazione estiva, mentre per il vivaio c’è l’intenzione di riorganizzare la filiera e aumentare così l’autoproduzione di piante. Con le potature si andrà avanti per tutta l’estate mentre tra agosto e settembre ricomincerà il trattamento sui prati, partendo da Foro Italico e Magione.

 “A tutti chiedo uno sforzo straordinario per rimontare l’arretrato – continua l’assessore –. Con un’ambizione: ci hanno proposto di ospitare a ottobre 2014 il convegno nazionale dell’Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini e ovviamente intendiamo accettare. Si tratta di un centinaio fra i massimi esperti italiani nel campo. E dobbiamo arrivare a questo appuntamento con una città all’altezza”.

 L’assessore ha portato a termine la sua piccola rivoluzione nonostante all’orizzonte si profili una data cruciale per gli ex Gesip. Il 30 giugno, infatti, scade la prima tranche della cassa integrazione straordinaria in deroga concessa dalla Regione Siciliana sulla base del protocollo d’intesa siglato a Roma l’11 aprile insieme a Comune, Inps e Ministero del Lavoro. Come specificò a suo tempo Palazzo d’Orleans, quell’accordo prevedeva “la possibilità di una proroga fino a un massimo di 4 o 6 mesi, in funzione delle risorse disponibili e comunque non oltre il 31 dicembre 2013”.

Con il decreto del 17 maggio il Governo Letta ha stanziato un miliardo di euro per gli ammortizzatori sociali ma secondo la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ne manca almeno un altro per garantire la copertura finanziaria per tutto il 2013. Il 27 i presidenti di Regione e Provincia hanno incontrato il premier per iniziare a parlare di lavoro e, nel caso specifico, della quota parte spettante alla Sicilia. Ma Barbera preferisce pensare che tutto filerà liscio e che i dipendenti dell’ex partecipata saranno disponibili almeno fino a fine anno: “Altrimenti sarebbe un incubo – commenta –. Non voglio neanche immaginarlo. La città ha una grande quantità e qualità di verde, c’è bisogno della loro forza lavoro”.


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