Comunali, la carica dei "transfughi"| Sono loro i più votati - Live Sicilia

Comunali, la carica dei “transfughi”| Sono loro i più votati

Non sono ben visti, ma alla fine sono tra i più votati. I "voltagabbana" premiati dai catanesi.

Lino Leanza, fondatore Articolo 4

CATANIA – Se è vero che “ricollocarsi non è una vergogna”, come spiegava Gianni Villari, uomo da sempre nelle fila della sinistra catanese, non c’è nulla di cui scandalizzarsi se almeno un quarto dei consiglieri eletti ha militato nel centrodestra etneo entro lo scorso quinquennio. Insomma, i cambi di casacca –parlando di politica e non di calcio- sono sempre avvenuti. Certo, ultimamente, sono assai frequenti. Tanto da passare, quasi, inosservati. Negli anni della Prima Repubblica, però, quando la configurazione ideologica dei partiti aveva dei tratti più netti rispetto a ora, un cambio di fronte si notava e si pagava pure, quasi a costo dell’onorabilità del soggetto in questione. Pazienza, però. La legge non li vieta e l’elettorato neppure. Anzi, nel caso dei “voltagabbana” appena eletti, il popolo sovrano dimostra di apprezzare le scelte politiche dei loro rappresentanti. LivesiciliaCatania ha voluto offrire una mappatura quanto più completa possibile di questo fenomeno, limitandosi però a chi il fosso lo ha saltato in queste amministrative.

È la lista Articolo 4, cartello di riferimento della coalizione che lunedì ha eletto per la quarte volta sindaco Enzo Bianco, nato a suo volta dallo scisma provocato da Lino Leanza all’interno l’Udc, a marcare con maggiore evidenza il fenomeno dei “transfughi”. Questo perché l’ex numero due del Movimento per l’autonomia è stato protagonista assoluto delle giunte regionali di Cuffaro prima e Lombardo poi. LiveSiciliaCatania ha contato ben cinque cambi tra le sue file: Sebastiano Arcidiacono, ex Mpa ed ex assessore di Raffaele Stancanelli, i consiglieri uscenti Ludovico Balsamo e Carmelo Nicotra, il quale è stato eletto prima con il Pd nel 2008, per lasciarlo poi nel 2010 in favore dellMpa, spostarsi ancora nel 2012 tra i banchi dell’UDC, seguendo Leanza; la consigliera di municipalità Beatrice Viscuso e l’entrante Giuseppe Musumeci, da sempre vicino all’ex consigliere Alessandro Corradi, eletto nel Pdl, passato poi al Pdl-Sicilia, al Gruppo Misto, all’Udc, e, infine, nel progetto Articolo 4.

Tra gli eletti del Megafono – lista Crocetta si contano ben quattro cambi di maglia: Francesco Salvatore Trichini già consigliere comunale Pdl poi passato al Mpa, vicino al presidente del consiglio comunale uscente, Marco Consoli; Ersilia Saverino, già candidata alle regionali del 2012 nel Pps-Mpa; Rosario Gelsomino e l’ex Mpa Erika Marco. Attenzione però, fa parte della lista dei convertiti anche il primo dei non eletti della rivoluzione targata Crocetta, Bartolomeo Curia, rimasto fuori da Palazzo degli Elefanti, con 1.389 preferenze.

Non mancano i transfughi anche all’interno delle due civiche direttamente collegate al sindaco Enzo Bianco. Primo tra tutti, Alessandro Porto già consigliere comunale Mpa, che ha raccolto la cifra record di 1.791 preferenze personali. Agatino Lanzafame, vicino anche lui a Marco Consoli, che é stato consigliere della VI circoscrizione eletto nell’Mpa. Elisa Vanin vice presidente Associazione Catania Futura, prossima all’Udc e Agatino Lombardo già consigliere comunale Mpa, e assessore nella giunta Stancanelli in quota autonomista.

Il pragmatismo politico comunque paga. Non è un caso infatti se parte dei candidati consiglieri più votati di questa tornata, tra eletti e non, provengono dall’ex centrodestra catanese. Dietro questa strategia c’è ovviamente Enzo Bianco, che da parte sua ha sempre precisato come la sua coalizione non volesse rappresentare il centrosinistra catanese, “da sempre minoritario in città”, ma la più grande convergenza possibile. Come ha detto lo stesso Bianco: “In una città come Catania, bisogna parlare con il centro. Sennò la sinistra ha un unico destino: perdere. E a me non piace perdere”. Una scelta dunque, pallottoliere alla mano, risultata vincente.

 


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