Giovani e precariato |Incontro con Laura Comi

CATANIA – Il problema del precariato in Sicilia è stato al centro di un incontro, svoltosi nei giorni scorsi a Catania, tra l’U.Gi.P.I. (Unione Giovani Professionisti Italiani) e l’eurodeputato Lara Comi. «La disoccupazione giovanile- ha dichiarato quest’ultima – deve essere un punto centrale dell’agenda italiana ed europea. Il premier Letta l’ha giustamente indicata come una delle questioni prioritarie dei primi cento giorni di governo. In sede europea, poi, gli incontri di questo mese hanno l’obiettivo di una vera e propria mobilitazione generale. In Sicilia – ha continuato- dove quasi uno su cinque non lavora secondo i dati Eurostat, il precariato è sicuramente un problema, soprattutto se di lunga data, ma non dobbiamo demonizzare la flessibilità che spesso rappresenta la porta di ingresso del mondo del lavoro. Con la riforma Fornero, però, – ha aggiunto l’eurodeputato- molti contratti a termine non sono stati rinnovati, con il risultato che chi era precario ora si trova disoccupato». Nel corso dell’incontro, è stato trattato anche il tema della “meritocrazia”, che secondo Lara Comi deve’essere il “caposaldo nella selezione della classe politica e delle future classi dirigenti”, ma anche un “principio che ispiri e modelli la società italiana e che deve innervare tutti i settori: dal lavoro all’istruzione, la ricerca, la giustizia, la pubblica amministrazione”. Secondo l’eurodeputato la meritocrazia è la chiave di volta per la risalita dell’Italia. Sul tema è intervenuto anche Carmelo Puglisi, consigliere del Direttivo dell’U.Gi.P.I. «La piaga del precariato è quanto più significativa se rapportata all’età media ed alla scolarizzazione sempre più elevata. E’ormai assodato – ha dichiarato- che nel sottobosco del precariato cosiddetto atipico, come quello delle P. A. , i contratti a termine provochino anche una forte contrazione dei diritti dei lavoratori». Ha concluso i lavori il Presidente nazionale dell’U.GI.P.I., Luigi Randazzo, che nell’intervento dell’eurodeputato Lara Comi ha colto e ha sottolineato il segnale di un processo di rinnovamento culturale che deve essere incoraggiato anche, come in questo caso, attraverso il dialogo con i rappresentanti delle Istituzioni.