Il risiko dei ballottaggi |L'ora delle alleanze "atipiche" - Live Sicilia

Il risiko dei ballottaggi |L’ora delle alleanze “atipiche”

A Ragusa inedito asse fra Movimento cinque stelle e Sel. A Siracusa l'Udc si ricompatta col centrosinistra. Ecco tutti gli accordi chiusi in vista della sfida di domenica e lunedì

 

Amministrative
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PALERMO –  Tutto pronto in vista dei ballottaggi. Domenica e lunedì prossima tredici Comuni siciliani sono attesi al secondo turno delle rispettive tornate amministrative per scegliere il proprio sindaco. I riflettori sono rivolti ai tre capoluoghi Messina, Siracusa e Ragusa. E sia a Siracusa che a Ragusa emergono le novità più gustose, mentre a Messina il vantaggio di Calabrò fa optare il democrat per una corsa autonoma.

Nel centro ibleo nessun apparentamento formale è stato definito, ma il dato nuovo è l’accordo fra il Movimento cinque stelle e Sinistra ecologia e libertà. Ad annunciarlo è stato ieri il coordinatore regionale Erasmo Palazzotto, ma l’incontro fra gli esponenti locali di Sel e quelli del M5S è di qualche giorno fa. “Noi abbiamo un obbligo morale: rispettare lo statuto e il patto sancito con i cittadini che ci hanno votato – afferma la deputata regionale grillina Vanessa Ferreri –. Non facciamo alleanze ‘elettorali’, ma ricerchiamo ed auspichiamo quelle civili. Per questo sono certa che con le liste civiche Movimento Citta e Partecipiamo di Giovanni Iacono, si possa iniziare un percorso comune senza accordi elettorali e vincere queste elezioni”. Così è, tanto che il responsabile Enti locali di Sel Sergio Lima commenta: “La scelta del sostegno al candidato del Movimento cinque stelle a Ragusa è semplice: da un lato ci sono forze del cambiamento, che lavorano per la discontinuità, dall’altro la vecchia giunta pdl di Dipasquale, divisa tra vari partiti ma unita nel voler continuare a devastare la città”. Dall’altra parte, infatti, centrodestra e centrosinistra si sono ricompattati a sostegno della candidatura di Giovanni Cosentini, candidato del centrosinistra più votato al primo turno.

A Siracusa lo scenario è differente. Il ballottaggio vedrà la sfida fra il democratico Giancarlo Garozzo e Paolo Reale, appoggiato da liste civiche e dalla frangia del Pdl che fa riferimento a Vincenzo Vinciullo. A fianco del centrosinistra si schiera l’Udc, che al primo turno aveva optato per un’alleanza con il Pdl, presentando come candidato sindaco il proprio segretario provinciale Edy Bandiera. Ad annunciare l’accordo con il Pd è il ministro della Pubblica amministrazione e segretario regionale del partito Gianpiero D’Alia: “La scelta di sostenere la candidatura di Garozzo è la logica conseguenza dei buoni risultati che l’Udc, insieme con il Pd e il Megafono di Crocetta, ha saputo raggiungere a livello regionale e alle ultime amministrative”, sottolinea il ministro. Si ricompatta così l’alleanza che a Palazzo dei Normanni sostiene il governo Crocetta e che al primo turno proprio a Siracusa si era divisa.

Dinamiche differenti nei centri più piccoli con protagonista assoluto il Megafono. A Modica il partito di Lumia e Crocetta appoggia l’Udc anziché il Pd, mentre a Piazza Armerina si schiera a fianco del Pdl. Nel popoloso centro ennese, dopo una domenica tribolata, arriva l’accordo fra il Megafono ed il Pdl. L’inedito asse contenderà al candidato Udc Filippo Miroddi la poltrona di primo cittadino, mentre resta fuori dai giochi il candidato democratico Fausto Nigrelli. D’altro canto l’ex candidato a sindaco di Modica del Megafono Mommo Carpentieri non si schiera ufficialmente con l’udc Ignazio Abbate, ma lo appoggia.

Un altro caso particolare è quello di Partinico, dove a sfidarsi sono l’uscente Salvo Lo Biundo che ha già l’appoggio del Megafono, e Gianfranco Bonnì, sostenuto da liste civiche di sinistra. Dovendo scegliere chi appoggiare il Pd si è orientato verso Bonnì (quindi contro il Megafono), con l’investitura dell’ex candidata Chiara Gibilaro. Ad ogni modo l’avvocato partinicese non ha definito un apparentamento formale, mentre Lo Biundo ha stretto un accordo con il centrista Enzo Briganò (Udc e Amo Partinico) e con Diego Campione.

Spostandosi nel Catanese invece definiti apparentamenti sia ad Adrano che a Biancavilla. Nel centro adranita correrà da solo l’ex deputato regionale Fabio Mancuso, mentre l’uscente Pippo Ferrante ha definito l’apparentamento con le due liste che al primo turno erano a fianco di Angela Anzalone, cui va anche la poltrona di vicesindaco in pectore. A Biancavilla, la coalizione di centrosinistra del sindaco uscente Pippo Glorioso si è alleata, senza formalizzare l’apparentamento, con la lista Bene Comune che aveva sostenuto il candidato sindaco Flavia Cantarella. Il centrodestra invece riannoda le fila: Antonio Bonanno incassa l’appoggio di Pietro Manna. Accordo fuori dallo schema dell’Assemblea regionale invece a Mascalucia, dove Articolo 4, il movimento di Lino leanza alleato di Crocetta a Palerrmo, e Pdl marciano insieme: Giovanni Leonardi, infatti, incassa il sostegno di Fabio Cantarella. Vincenzo Magra dall’altro lato trova l’accordo con la lista del Megafono. Un mosaico particolarmente complesso insomma dove le logiche territoriali hanno la meglio rispetto alle alleanze sia regionali che nazionali.

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