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Dal Canada all’Australia |La Regione giramondo

Un bando prevede un finanziamento da 335 mila euro per eventi all'estero. La vigilanza? Un dipendente regionale dovrà recarsi lì di persona. ECCO L'ELENCO DELLE MANIFESTAZIONI

PALERMO – La Sicilia è il paese dove nascono i limoni. Presto lo sapranno anche i canadesi. Merito di un finanziamento regionale che consentirà all’associazione “Crases” di organizzare un evento dedicato agli agrumi siciliani nel Paese nordamericano.

“Immagini del Paese dove nascono i limoni”, a dire il vero, è solo una delle manifestazioni che – grazie ai soldi della Regione siciliana – verranno organizzate in giro per il mondo. Dall’Argentina alla Svizzera, dalla Tunisia all’Australia. Per questo, ecco appunto uno stanziamento per ogni manifestazione che va dai 16 ai 22,5 mila euro. Per una cifra complessiva di 335 mila euro, come previsto dal cosiddetto “Avviso 4” del 25 settembre 2012 “per lo svolgimento delle attività culturali previste dall’art. 24 bis della legge regionale 55/80”. Una legge, appunto, vecchia di oltre trent’anni, e che prevede una serie di interventi in favore degli emigrati siciliani sparsi sul Globo. “La Regione, nell’ambito delle proprie competenze e nel quadro della politica sociale, nazionale e comunitaria nonché della politica di programmazione e di massima occupazione, – si legge al primo articolo della norma – promuove la tutela morale, l’assistenza materiale e la elevazione sociale dei lavoratori siciliani emigrati e delle loro famiglie”. E ovviamente, l’amministrazione dispone in bilancio di uno stanziamento per queste manifestazioni. Per quest’anno ammonta appunto a 335 mila euro previsti dal dipartimento Lavoro–Servizio Emigrazione e Immigrazione dell’Assessorato Regionale della famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro.

Ma la Regione è furba. E non si fa fregare. Così, nel bando pubblicato a settembre (che ricalca in parte analoghi bandi degli anni passati), ecco spuntare un articolo che scongiurerà qualsiasi tentativo da parte degli enti beneficiari di approfittare della distanza. E per, magari, incassare il finanziamento senza garantire quanto previsto.

Già. La Regione è furba e non si fa fregare. Così, ecco spuntare l’articolo 13 del bando, quello riguardante il “controllo sullo svolgimento delle attività”: “Il controllo sullo svolgimento delle attività – si legge – viene effettuato con le seguenti modalità: presenza durante la realizzazione dell’iniziativa di un rappresentante dell’Amministrazione che eroga il finanziamento, il quale, a conclusione dell’attività, avrà il compito di stendere apposito report sull’attività realizzata”. Insomma, il “povero” funzionario sarà costretto a mettersi su un aereo, e volare, per esempio fino alla tristissima città di San Paolo, in Brasile, per verificare se l’associazione Euroform ha effettivamente svolto la manifestazione “Saisicilia: sapori e saperi”. O qualche altro funzionario, ancora più sfortunato, magari sarà costretto ad accollarsi quasi un giorno di volo per raggiungere l’Australia e la Nuova Zelanda dove la “Rete dei musei siciliani dell’emigrazione” ha organizzato eventi sparsi tra Sidney, Melbourne, Perth. E alla fine di tutto ciò, dovrà persino redigere un apposito report sull’attività finanziata.

A dire il vero, esisterebbe un’altra modalità di verifica: “In mancanza del rappresentante dell’Amministrazione”, si legge infatti nel bando, si può procedere a un “controllo in itinere, effettuato all’estero dalle Autorità consolari, che attesteranno l’avvenuta manifestazione (documento da allegare alla rendicontazione)”.

Ma la Regione, probabilmente, vorrà vederci chiaro. E in passato, in effetti, ha deciso di affrontare in prima persona questi pesantissimi viaggi, per vedere con i propri occhi come vengono spesi i soldi pubblici. Nel marzo del 2010, infatti, ecco una delegazione della Regione presente a Chicago per verificare l’effettivo svolgimento della manifestazione “San Giusippuzzu chiuvìti chiuvìti… – Il culto di San Giuseppe in viaggio da Bagheria alle terre di emigrazione”. In America, infatti, raccontano le cronache locali, ecco l’allora dirigente generale della Funzione pubblica Giovanni Bologna e quello della Famiglia Alesandra Russo. Nell’ottobre quest’ultima si fiondava a New York per verificare l’effettiva realizzazione di una manifestazione teatrale organizzata dalla “Federation of Italian-American Organizations di Brooklyn e della Sias, Servizi sociali e assistenziali” della città statunitense. La stessa dirigente torna – come raccontano i siti locali – negli Stati uniti il mese dopo, per uno spettacolo teatrale organizzato dall’Associazione ragusani nel Mondo il Florida. In quell’occasione è accompagnata dall’allora Segretario generale Giovanni Bologna. Tra marzo e aprile, poi, la Russo vola prima in Sudafrica, poi in Sudamerica, anche stavolta insieme a Bologna. L’evento, in questo caso, “Arte, moda e cucina di Sicilia: una tradizione che si proietta al mondo” è organizzato, tra gli altri, da Fesisur, la federazione dei siciliani in Sudamerica, presieduta da Carmelo Pintabona, l’ex presidente della sede argentina del Ciapi (che infatti è tra gli enti organizzatori) finita nell’occhio del ciclone dopo le recenti dichiarazioni del governatore Crocetta. Il sito www.sicilianiinargentina.blogspot.com racconta della presenza de “dirigenti della Regione Siciliana Alessandra Russo (Lavoro, Famiglia, Previdenza Sociale ed Emigrazione), Ing. Maria Carmela Di Bartolo e Dott. Lucio Oieni”. Bisognava controllare, in effetti. Niente di irregolare, per carità. Ma qualche associazione, che preferisce rimanere nell’anonimato, racconta di come, negli anni, a volte, le “delegazioni” fossero un po’ troppo “corpose”. E di come a loro spettasse l’onere delle spese per il viaggio, il vitto e l’alloggio dei funzionari. Non a caso il bando, anche quest’anno, chiede alle associazioni, all’atto della rendicontazione, di presentare le ricevute riguardanti “biglietti di trasporto in originale, fatture o ricevute in originale, debitamente quietanzate e in regola con le vigenti disposizioni fiscali”. Che verranno quindi rimborsati attraverso il finanziamento della manifestazione.

Insomma, anche quest’anno vita dura per i dipendenti della Regione. Il rischio, adesso, è quello di dover “volare” nuovamente in Argentina, dove la U.i.m. Ital ha organizzato la manifestazione “Cibo di strada e dieta mediterranea”, o negli Stati uniti dove l’Anfe penserà all’evento “Pane e pregiudizio” o addirittura in Australia, dove il Centro Studi Aurora Onlus organizzerà una manifestazione intitolata: “Lo squartucciato e il rito degli altari di San Giuseppe a Poggioreale”. Già. Meglio andare a verificare.


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