"La bianca Stromboli" |dello stilista etneo Di Mari - Live Sicilia

“La bianca Stromboli” |dello stilista etneo Di Mari

"La bianca Stromboli" disegnata dal giovane catanese Claudio Di Mari. Un evento esclusivo nella settimana del FilmFestival, tra ospiti nazionali e star del calibro di Russel Crowe.

Claudio Di Mari e Costanza Caracciolo

CATANIA – La terrazza del lussuoso Hotel Metropole di Taormina, ha ospitato la presentazione della collezione sposa houte couture 2014, “La bianca Stromboli” disegnata dal giovane catanese Claudio Di Mari. Un evento esclusivo nella settimana del FilmFestival, tra ospiti nazionali e star del calibro di Russel Crowe.

Sembrava di toccare con mano il cielo ed il mare insieme. Senza soluzione di continuità dando vita ad un’unica immagine nei toni del rosa, dell’indaco, del pervinca e del celeste. Una cartolina in cui, a far da sfondo, un gigantesco veliero a cinque alberi (si trattava di una nave crociera della compagnia Rojal Clipper salpata ieri sera alle ore 23). Un mix perfetto per un appuntamento moda: “La bianca Stromboli” e Claudio Di Mari i protagonisti assoluti circondati da tanti amici, stampa e blogger, non solo siciliani.

Occhi puntati su sei incantevoli creature – per l’occasione imbellettate dal visagista delle dive, nostro conterraneo e titolare dei saloni Chery, Orazio Tomarchio – che hanno indossato solo alcuni degli abiti della collezione fotografata il mese scorso nell’isola ispiratrice, Stromboli, appunto. Pizzi chantilly, sangallo, macramê, trasparenze, applicazioni floreali su corpetti nei quali si rimane (con piacere) strizzate. Tutto rigorosamente bianco. Per l’esattezza un bianco verginale, che rimanda al concetto di purezza e di austerità senza però provocare l’effetto <antico>; molteplici, infatti, gli spunti di modernitá che rendono la collezione perfettamente inquadrabile nell’epoca 2.0.

Per ogni donna un solo abito nuziale in grado di donarle allure ed esaltare la femminilitá che seppur racchiusa in ognuna di noi, riesce, talvolta, con difficoltá a manifestarsi all’esterno. Principessa che veste un abito dalla struttura importante, oppure sexy short provocatori che non danno spazio all’immaginazione, o ancora ampie gonne a balze lavorate su micro corpetti e sirene dalle linee evanescenti e dai tessuti impalpabili, per incantare il promesso sposo e confermargli che la scelta fatta è quella giusta.

Il ventiseienne Di Mari, fashion designer proveniente dall’istituto Marangoni di Milano, ha all’attivo giá quattro collezioni ma un’esperienza di gran lunga maggiore avendo mosso i primi passi nella sartoria della boutique di abiti da sposa della madre. “Una collezione dedicata alla mia terra, in grado di solleticare la curiosità e di ispirarmi – dichiara un radioso Claudio Di Mari – nella creazione dei modelli e nella scelta dei tessuti. Mi inorgoglisce – prosegue – vedere un mio abito indosso a donne molto spesso non siciliane: è la dimostrazione che la “sicilianitá” non conosce confini territoriali e diventa espressione di bello”.

L’unico abito colorato quello sfoggiato dall’ex velina bionda Costanza Caracciolo, ammaliante sirena che si ê concessa ai fotografi e ai giornalisti, senza lesinare sorrisi ed autografi. Si è presentata accompagnata dallo stilista, indossando elegantemente un lungo vestito blu segnato da un cordoncino bianco che impreziosiva il corpetto. Tra gli intervenuti anche alcuni ospiti impegnati in questi giorni con il Filmfestival, tra le poche manifestazioni internazionali che si svolgono a Taormina. Per i giornalisti e le fashion blogger un cadeaux profumato, nato dalla collaborazione tra Di Mari e la storica azienda Citroflor, da tre generazioni leader nella produzione di olii essenziali ed estratti floreali. Il cofanetto contenente ‘L’essence de bergamote’ è un concentrato di bergamotto che evocando i profumi della nostra terra vuole portare un tocco di Sicilia nelle case dei fortunati possessori.

L’after dinner, tra un hashtag e una posa ammiccante dinnanzi al backdrop (per la cronaca, il pannello- sfondo, tanto amato dalle dive) si è protratto sino a tarda notte accompagnando allegramente tutti i presenti con un sottofondo musicale live. From Brazil with love. Con buona pace di quanti, stazionati al piano superiore, si godevano – credendo (!) di sfuggire agli occhi dei vicini- lo spettacolo. Jeremy Irons incluso.

 

 

 


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