Ballottaggi, si eleggono 16 sindaci | IL CROLLO DELL'AFFLUENZA - Live Sicilia

Ballottaggi, si eleggono 16 sindaci | IL CROLLO DELL’AFFLUENZA

Sullo Stretto si assisterà a un "derby" della sinistra tra il candidato dei democratici Calabrò e la sorpresa Accorinti. Nel capoluogo aretuseo l'Udc torna col centrosinistra, dopo il "fallimento" del primo turno. I grillini cercano il sorriso perduto nel ballottaggio della città iblea. E nelle Province, il Megafono (alleandosi persino col Pdl) sfida il Pd. Poche persone alle urne.

PALERMO –  Per ora ha vinto la voglia di mare. Bassa affluenza per le amministrative siciliane. Sono in corso i ballottaggi in Sicilia. Alle 12 la percentuale complessiva dei votanti, fornita dall’ufficio elettorale della Regione siciliana, è del 7,66%, contro 11.69% del primo turno alla stessa ora. Tre i comuni capoluogo alle urne: a Ragusa ha votato l’8,32% (oltre due punti in meno rispetto al primo turno); a Siracusa il 6,98% (6 punti in meno); a Messina l’8,34% (meno cinque punti). Al primo turno aveva votato il 67,9%.

Dato delle 19. Calo di affluenze in Sicilia dove sono in corso i ballottaggi in 16 comuni. Alle 19 la percentuale complessiva dei votanti, fornita dall’ufficio elettorale della Regione siciliana, è del 18,65%, contro il 32,87% del primo turno alla stessa ora (-14 punti). Tre i comuni capoluogo alle urne: a Ragusa ha votato il 18,48% (oltre 11 punti in meno rispetto al primo turno); a Siracusa il 14,47% ( quasi 18 punti in meno); a Messina il 20,82% (meno 14,72 punti).

Ballottaggi, alleanze e “consolazioni”
La “consolazione” per i grillini. Le strane alleanze del Megafono di Crocetta. Il derby “della sinistra”. Sono diversi gli spunti offerti dai ballottaggi che stanno coinvolgendo 16 Comuni siciliani per la scelta del primo cittadino. Tra questi, tre capoluoghi di provincia. Ed è lì che la “sfida” va oltre la semplice cornice amministrativa e assume contorni politici.

Si vota fino alle 22 di oggi e dalle 7 alle 15 di domani. E a Messina, il centro più grosso ad andare al secondo turno per l’elezione del sindaco, si respirerà area di “stracittadina”: centrosinistra contro sinistra-sinistra. Una manciata di voti, infatti, hanno impedito a Felice Calabrò di festeggiare la vittoria al primo turno. Ma la sorpresa, al di là dello scarto minimo tra il candidato del Partito democratico e la “linea d’arrivo” è il rivale. Renato Accorinti, tra i fondatori del comitato ‘No ponte’, proverà a raccogliere il voto d’opinione e a strappare a Calabrò la poltrona di primo cittadino. Da cui si è distanziato di appena 59 voti.

A Siracusa, l’Udc ci ripensa, e dopo la “batosta” arrivata con il fallimento dell’idea “restauratrice” di allearsi col Pdl e sostenere Edy Bandiera, torna nella zona di campo nella quale solitamente milita insieme ai partiti di maggioranza alla Regione. Così, Giancarlo Garozzo, già sostenuto da Pd e Megafono incassa anche il sostegno dei centristi. Lo “sfidante” Ezechia Paolo Reale, proverà a recitare il ruolo di vera sorpresa. È stato già un gran risultato, infatti, quello di raggiungere il ballottaggio. Reale, infatti, è sostenuto da liste civiche e soprattutto da esponenti di centrodestra “dissidenti” rispetto al Pdl ufficiale, rappresentato nel capoluogo aretuseo da Stefania Prestigiacomo. In questa partita, infatt, decisivo è stato l’apporto dell’area che fa capo al deputato regionale Vincenzo Vinciullo. Basterà per sconfiggere anche la coalizione che governa a Palazzo d’Orleans?

A Ragusa, per chiudere il capitolo dei capoluoghi al ballottaggio, il Movimento cinque stelle prova a raccogliere l’unica soddisfazione dopo il flop del primo turno. L’unica sfida del “secondo turno” alla quale i grillini sono stati ammessi, infatti è proprio quella che vede il proprio candidato Federico Piccitto opposto a Giovanni Cosentini. Piccitto, intanto, in questi giorni ha raggiunto una intesa con le liste civiche ‘Movimento Citta” e ‘Partecipiamopuo’ e può contare anche su Sel e la Destra, anche se il Movimento ha precisato di non fare accordi con i partiti. L’obiettivo è recuperare il gap con Giovanni Cosentini (Pd), che al primo round ha ottenuto il 29,34% e che ha raggiunto una intesa col Pdl.

Pd e Megafono: uno contro l’altro
Il governatore continua a parlare del suo movimento come una “risorsa” per il Pd. Ne propone persino una federazione. Ma intanto, in molte città, decide di correre contro i democratici. Che, a dire il vero, non fanno molto per riavvicinarsi al Megafono. La divisione dei due partiti, infatti, è realtà nei ballottaggi di grossi Comuni. A Modica, ad esempio, il partito di Crocetta sosterrà Ignazio Abbate, appoggiato da Udc e liste civiche, contro Giovanni Giurdanella, sostenuto dal Pd e lista civica. A Piazza Armerina, addirittura, il Megafono appoggerà il candidato di Pdl, Mir e Grande Sud Maurizio Presitifilippo, contro Filippo Miroddi dell’Udc, che sarà appoggiato anche dal Pd. E le divisioni erano già chiare al primo turno a Partinico, dove il Megafono, insieme all’Udc, sosterrà Salvo Lo Biundo, il Pd invece punterà su Gianfranco Bonnì.

Le sfide nel Catanese
Il maggior numero di ballottaggi si svolgerà in provincia di Catania. Ad Aci Sant’Antonio, il candidato del centrosinistra Santo Orazio parte leggermente in vantaggio rispetto a quello del centrodestra Vincenzo D’Agata. Ad Adrano Fabio Mancuso sostenuto da alcune liste civiche, se la vedrà col candidato del centrodestra Giuseppe Ferrante. Sfida simile a Belpasso dove Carlo Caputo (anche in questo caso sostenuto da liste civiche) partirà in vantaggio rispetto al candidato del centrodestra Santo Pulvirenti. Sfida “classica” tra centrosinistra e centrodestra a Biancavilla tra Giuseppe Glorioso e Antonio Bonanno. A Giarre Roberto Bonaccori del centrodestra, sfida Salvatore Ando’, a capo di una serie di liste civiche. A Mascalucia, invece, l’ottimo risultato del candidato di Articolo 4 ha portato al ballottaggio Giovanni Leonardi che ha incassato il sostegno anche del Pdl, contro Vincenzo Magra che verrà invece sostenuto dal Megafono oltre che da alcune liste civiche. A Scordia sfida tra Rocco Sciacca (liste civiche) e Franco Tambone (Pd-Megafono).

Le altre Province
In provincia di Siracusa, oltre al capoluogo, si vota solo a Rosolini, dove si sfideranno Corrado Calvo e Pippo Incatasciato (entrambi sostenuti da liste civiche). Nel Ragusano, oltre al capoluogo e a Modica, si vota a Comiso dove si sfideranno il candidato del centrosinistra Filippo Spataro e quello del centrodestra Giuseppe Alfano. Infine, in provincia di Agrigento sfida solo a Palma di Montechiaro dove andrà in scena un derby di centrodestra tra il candidato del Pdl Pasquale Amato e quello del Cantiere popolare Rosario Bellanti.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI