PALERMO – Le fasi che portarono a quel delitto furono praticamente ascoltate in diretta dagli inquirenti: “Dammi due o tre lacci…”. Una frase chiara, che probabilmente indicava gli strumenti con i quali avrebbero eliminato il nemico, Giuseppe Billitteri, imparentato con il boss storico di Monreale, Sergio Damiani.
Come quelle intercettazioni hanno svelato, a pronunciare quelle parole sarebbe stato Giuseppe Lombardo, capomafia di Montelepre che in quell’occasione stava dando indicazioni ad un suo aiutante straniero. Il delitto sarebbe avvenuto con la complicità di Giuseppe Antonio Vassallo, Giuseppe Lombardo, Giuseppe Micalizzi e Francesco Lo Cascio che si sarebbero pure occupati del trasporto e dell’occultamento del cadavere nelle campagne di Camporeale.
Grazie al Gps posizionato sulle auto degli indagati, gli investigatori sono riusciti ad individuare dove si trovavano: nella periferia della cittadina normanna, dove lo scorso si sono perse le tracce di Billitteri, il cui corpo viene cercato, in queste ore, nel territorio di Camporeale, sempre nel Palermitano. Le indagini sarebbero infatti arrivate ad una svolta ed indicherebbero il luogo in cui il corpo è stato sepolto: le ricerche sono affidate ai carabinieri.
Billitteri, venditore ambulante originario proprio di Camporeale, quel giorno del 2012 fu seqestrato e con ogni probabilità strangolato: una condanna a morte avvenuta dopo i contrasti emersi con Antonio Sciortino, il boss che avrebbe voluto unire i mandamenti di Partinico e San Giuseppe Jato dando vita a un’unica grande enclave, quella di Camporeale, proprio come è venuto a galla nel corso dell’operazione “Grande mandamento” dei carabinieri, che hanno arrestato trenta persone persone.
Giuseppe Billitteri si sarebbe opposto alla decisione di Sciortino di riconoscere un ruolo di vertice a Vincenzo Madonia, piuttosto che a Damiani. L’indomani del sequestro, la moglie di Billitteri ne aveva già denunciato la scomparsa: i carabinieri avviarono subito le ricerche e, in quello stesso terreno dove erano stato deciso il delitto, fu trovato il cellulare della vittima. Nessuna traccia del copro però, almeno fino ad adesso. Le ricerche del cadavere a Camporeale sono in corso, le intercettazioni, infatti, avrebbero fornito nuovi elementi utili ad individuarlo.