Imprese agricole fantasma |Scoperta truffa all'Inps - Live Sicilia

Imprese agricole fantasma |Scoperta truffa all’Inps

La Guardia di Finanza, guidata dal comandante Francesco Gazzani, ha sequestrato beni per un valore di oltre un milione di euro. Le cooperative sono tutte di Adrano.

Catania.  Un meccanismo ormai ben conosciuto all’Inps: imprese agricole iscritte solo sulla carta, ma nate esclusivamente per garantire ai braccianti agricoli la disoccupazione agricola.  Nel mirino della Guardia di Finanza di Catania è finita un’organizzazione a delinquere , operante tra Adrano e Biancavilla, dedita proprio a questo tipo di truffa e ne ha scoperto i meccanismi illeciti. Le fiamme gialle, con la proficua collaborazione del nucleo di vigilanza dell’Istituto di Previdenza di Palermo, ha avviato un’intensa attivitià d’indagine che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip di Catania di sequestro preventivo di beni tra immobili, terreni, veicoli e disponibilità finanziarie riconducibili agli otti gestori occulti delle cooperative fantasma per un valore di oltre un milione di euro, pari all’ammontare che l’Inps ha versato a 155 braccianti agricoli quali indennità di disoccupazione.

Tutto parte da una segnalazione di presunte irregolarità  inviata alla Procura di Catania da parte dell’Inps di Palermo. Le indagini, che si sono svolte sia attraverso controlli documentali che intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso di accertare che la creazione delle false imprese agricole era finalizzata proprio a far percepire rendite illecite ai 155 braccianti, tutti denunciati per concorso in falso e truffa aggravata ai danni dello Stato.

Il metodo per perseguire la truffa, ricostruito dai militari era semplice: le cooperative fantasma presentavano all’Inps false documentazione fiscale e previdenziale che poteva provare i fittizi rapporti di lavoro. Una volta che i braccianti agricoli percepivano l’erogazione indebita, una parte della indennità veniva poi corrisposta agli 8 indagati quale “compenso” dell’attività illecita.

Le indagini portavano ad identificare le tre imprese agricole tutte riconducibili agli otto indagati (rappresentanti legali, gestori occulti e consulenti del lavoro) che avevano costituto secondo le fiamme gialle una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato e al falso.

Le ditte interessate, tutte di Adrano,  sono:  la Società Cooperativa Agricola “La Fondatrice”, con amministratore L. P., socio P. F. e consulente P. V.; la Società Cooperativa “La Golosa”, con amministratore I. G., socio G. V. e consulente P. V.; la Società Cooperativa “La terra del sole”, con amministratore L. C., soci L. P. e B. A. e consulente S. P.

 


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