PALERMO – Nessuna novità per le risorse economiche necessarie per prorogare fino alla fine dell’anno la cassa integrazione in deroga in Sicilia. Servirebbero circa 50 milioni di euro per coprire le esigenze dei lavoratori di tutta la Regione, ma al momento ne sono stati stanziati circa 21 per la Sicilia. Il pacchetto definito dal ministro del Lavoro Enrico Giovannini prevede infatti uno stanziamento complessivo di 550 milioni, ma le regioni ne chiedono almeno il doppio.
“A Roma c’è stato un nulla di fatto – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche sociali Ester Bonafede –. La questione degli stanziamenti per la cassa integrazione in deroga non si è sbloccata perché siamo ancora fermi ai 550 milioni di euro stanziati che non bastano”. Oltre tutto all’incontro tenutosi nella Capitale non era presente nemmeno il titolare del dicastero, al suo posto il sottosegretario Carlo Dell’Aringa. “Torneremo a Roma la prossima settimana per affrontare nuovamente la questione – afferma l’assessore Bonafede – e per quell’appuntamento chiederemo anche la presenza del ministro dell’Economia. Quella della cassa integrazione in deroga è un’emergenza che riguarda più o meno tutte le realtà italiane. Bisogna considerare che di fatto sostituisce il reddito minimo garantito, di cui nel contesto economico attuale è una sorta di supplente”. Intano il mancato sblocco dei fondi si ripercuoterà direttamente sui lavoratori dal primo luglio. Fra i casi più spinosi quello della Gesip, anche se l’assessore Bonafede getta acqua sul fuoco: “E’ una situazione come le altre, noi ci auguriamo di trovare un accordo con il ministero il prima possibile per tutte le realtà coinvolte dalla cig in deroga”:
nessuno parla del corteo organizzato ieri sera dai sindacati dei TEATRI palermitani????? non si vuole ferire esterina che poverina cerca come pagare i lavoratori e si scaracolla a Roma spesso e volentieri!!!!! ……..dopo avere lei stessa affossato la FOSS…..ma di quei lavoratori non parla nessuno!!!!!!! tantomeno si parla più delle sue dimissioni……..che spunteranno vedrete…..questa è la terra delle magie…….
ieri crocetta ha fatto uno scivolone in conferenza stampa……”la gestione dei teatri è stata allegra – finora….abbiamo diminuito il budget vedremo come si comporteranno e poi ne riparliamo” con ESTERINA seduta al suo fianco!!!!!!!! ha tagliato subito corto e ridacchiando ha cambiato argomento……..ambiguo e furbo…….pensate che chiedono agli impiegati di rimpinguare le casse…….quando nei consigli di amministrazione si sono fatti i bagni…… a partire dai sovrintendenti!!!!!!!!!!
Egregia Assessora..mi sa che è rimasta un pò indietro..ci sono persone che ancora aspettano quella del 2012..Inoltre la invito a seguire con attenzione il telegiornale regionale..ieri c`é stata una morte dovuta appunto al suo mal governo. La invito inoltre a dirigere La sua attenzione alle Problematiche della formazione professionale e nello specifico della filiera dei Servizi..anziché piroettarsi fra le sue amate Poltrone..non vorrei si affezionasse anche a quelle dell`aeromobile
La soluzione finale! Abbiamo lanciato un guanto di sfida a giornalisti, politici, economisti e giuristi. La sfida consiste nella proposta di un confronto costruttivo nell’interesse della Sicilia e dei Siciliani. Progetto Sicilia è in grado di dimostrare che, facendo lavorare i 250.000 disoccupati, in cerca di occupazione, per realizzare investimenti infrastrutturali e strategici (€ 40 miliardi in 5 anni), pagati dalla Regione, i benefici finanziari per le casse della Regione sarebbero maggiori rispetto al costo sostenuto per realizzare, subito, la piena occupazione in Sicilia. Progetto Sicilia invita politici, economisti, editorialisti, deputati, assessori, Presidente del Governo a raccogliere il guanto di sfida: provate a confutare!
Questi i numeri: anno 2014, maggiori entrate per € 3.350 milioni e risparmi per € 2.950 milioni sommano € 6.300 milioni a fronte del costo lavoro pari a € 6.250 milioni. Inoltre, nel 2015, l’effetto del progetto di crescita (17,2% Pil regionale/1% Pil nazionale) determinerà maggiori entrate tali da ridurre il debito della Regione a € 7,9 miliardi (€ 4,5 verso banche e € 3,4 verso terzi), diversamente dalla stima in € 20 miliardi (€ 4,5 verso banche, € 15,5 verso terzi) dell’assessore all’economia dottor Luca Bianchi. Siete invitati a dimostrare, in un serio confronto pubblico, l’inesattezza della nostra tesi, diversamente, avere l’umiltà di condividerla, nell’interesse della Sicilia e dei Siciliani.
Occupare tutti i disoccupati (capitale umano) costa € 6.250 milioni.
Questo è il costo medio, pari a € 25.000 annuo, per occupato.
A fronte di questo costo corrispondono maggiori entrate per: Irpef € 650 milioni; Ires € 950 milioni; Irap € 350 milioni; Iva € 800 milioni; straordinarie (spiegato in pubblico) € 600 milioni. Totale maggiori entrate € 3.350 milioni.
Questi i risparmi: CID (e/o ammortizzatori sociali equivalenti) costo per la Regione (stima prudenziale) pari a € 12.000 anno per 60.000 lavoratori, per un importo di € 720 milioni. 20.000 dipendenti della formazione che troverebbero lavoro per un risparmio di € 18.000, pari a € 360 milioni l’anno. Risparmio di € 1.420 milioni proveniente dagli assessorati (escluso: Presidenza, Sanità, Autonomie locali, e, Istruzione cui, di contro, maggiori risorse per € 115 milioni) interessati dagli investimenti. Infine, risparmio per una sana amministrazione della cosa pubblica (soprattutto sanità) pari al 3% del totale delle uscite (€ 15 miliardi anno) per € 450 milioni. Totale dei risparmi € 2.950 milioni, e, maggiori entrate per € 3.350 milioni sommano € 6.300 milioni a fronte di un costo lavoro pari a € 6.250 milioni. Attenzione, bisogna intervenire subito, non sottovalutate che l’anno scorso, in Sicilia si sono persi 39.000 posti di lavoro e hanno chiuso 6.000 imprese.
Questo ha significato che, in ogni comune della Sicilia, nel vostro comune, i disoccupati sono aumentati di altre 100 unità e hanno abbassato le saracinesche altre 15 attività. I numeri parlano chiaro, non sono equivoci, dovevano fare tremare le vene ai polsi. Questi numeri, già drammatici, che tutti pensavano fossero gli ultimi di una lunga serie, difficilmente replicabili, saranno peggiori quest’anno, l’apocalisse sociale!
Nei primi tre mesi del 2013 hanno perso il lavoro altri 34.000 lavoratori, quasi quanto l’intero 2012, significa che potrebbero aggiungersi ai disoccupati altri centomila siciliani, badate bene, altri 250 cittadini del vostro comune si troveranno senza occupazione.
Altre 25 attività del vostro comune chiuderanno. Questo è un evento eccezionale che non ha precedenti nella storia di Sicilia. Quando si vuole rappresentare quanto una situazione sia grave socialmente ed economicamente si fa riferimento alla Grecia. Ebbene, state ben attenti, la disoccupazione giovanile nel resto di Italia è del 32% in Grecia è il 44%, in Sicilia questa è del 52%. Questo è il vero tsunami! Quando le onde si ritireranno resteranno disperazione, povertà e tanta rabbia da sfogare nei confronti del primo che capita.
La soluzione al problema esiste ed è subito praticabile, questa è la proposta di Progetto Sicilia, la moneta siciliana denominata Grano. Una situazione eccezionale, quale è quella economica e sociale della Regione Siciliana, per essere risolta ha bisogno di strumenti eccezionali come un sistema monetario regionale complementare al sistema delle banche centrali europee, che consenta di fare incontrare il capitale umano rappresentato dai disoccupati in cerca di lavoro ed il lavoro da fare, che di certo non manca, tale da ridurre il gap infrastrutturale tra la Sicilia ed il resto d’Italia. Non restate impassibili a guardare la progressione degli eventi, affrontate il problema con coraggio, evitate di essere maledetti per la vostra inerzia, non solo dai vostri concittadini ma anche dai vostri figli.
Egregia Assessore..le consiglio vivamente di aggiornarsi leggendo quotidiani o vedendo gli Stessi in tv. Capisco che risulta difficile farlo quando, chi come lei, é impegnata in acrobazie circensi per mantenere le ambite poltrone che ostinatamente tiene occupate. La informo Che i cassaintegrati aspettano ancora le indennità del 2012.. e La invito a non avere bramosie per la poltrona dell`aereo che la porta a Roma..quella soldi non ne da. La informo inoltre che se si dedicasse a tempo pieno all`attività di assessore al lavoro probabilmente si potrebbe evitare la morte assurda di alcuni lavoratori..costretti ad aspettare gli stipendi e e indennità maturate da diversi mesi.
manco e buona per fare l,architetto…………………
è stata prestata alla Foss dalla politica…..non è un grande manager…..basta leggere il curriculum prima degli incarichi nei cda…….non aveva le carte in regola per gestire un teatro e si vede…..
BambOlinaaa dimmi di chi sei ….cantava mal dei primitives
Vediamo se é in grado di risolvere il problema o se é solo un bluff!!
Buonanotte! chiedetelo a quelli della sinfonica se e capace di risolvere i problemi
dei lavoratori, i suoi di certo li ha risolti vista la fulgida carriera fatta
Si può sapere se è stato nominato un nuovo soprintendente alla FOSS al posto della BOnafede, oppure è tutta una farsa e la Ester rimane seduta su due comode poltrone. Chiedo a livesicilia di tenere informati i cittadini anche su queste nefandezze perchè non se ne può più dei politici che pensano solo a restare in piedi.
Ai lavoratori Gesip non spetta la CIG in deroga e nonostante ciò fino a giugno saranno pagati, mentre i lavoratori delle aziende private aspettano ancora gli ultimi mesi del 2012 e 6 mesi del 2013. Si stanno mettendo in ginocchio migliaia di famiglie nel silenzio più assoluto e si continua a parlare solo di Gesip. Che schifo!
Sono un cassa integrato in deroga qualcuno sa se ci sono novita sul apgamento 2012 visto che sono caduto nel dimenticatoi visto che ho avuto la sfiga diessere stato agganciato all imps nel 2013 pur avendo avuto il decreto nel 2012? Grazie per eventuali risposte
io sono in cassa integrazione dal mese di ottobre 2012, ad aprile ci hanno pagato due mensilita per fortuna, e ancora aspettiamo di completare dicembre per non parlare del 2013 che non si sa nulla. Che vergogna come si fa ad andare avanti cosi.