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LiveSicilia.it / Archivio / La Corte dei Conti striglia la Regione

La Corte dei Conti striglia la Regione

DI CARLO PASSARELLO E ACCURSIO SABELLA La relazione della Corte dei conti sul giudizio di parifica del rendiconto finanziario del 2012 sottolinea tutti i punti deboli, ma non mancano gli incoraggiamenti. Oltre 20 mila i dipendenti regionali, un terzo di tutte le regioni italiane sommate insieme

il giudizio di parifica
di Carlo Passarello
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PALERMO – Un quadro a tinte fosche quello tracciato dalla Corte dei Conti in occasione del giudizio di parifica sul rendiconto generale della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2012. Al netto di una congiuntura negativa, con il Pil in ribasso del 2,7% nel 2012, le cifre restano particolarmente preoccupanti. Si evidenzia infatti “uno scenario particolarmente preoccupante con riguardo sia all’andamento economico generale che all’evoluzione della finanza pubblica”. Per la Sicilia l’indebitamento tocca quota 5,3 miliardi di euro e “desta particolare preoccupazione sia in relazione al continuo aumento degli oneri per il servizio del debito, pari a 490 milioni di euro nel 2012 destinati a lievitare per via dei finanziamenti attivati nello stesso anno, sia per i risultati dell’indicatore del debito regionale pro capite che ha raggiunto un valore di 1.077 euro”. Il risultato di amministrazione che emerge contabilizza quindi “un avanzo complessivo di 6,3 miliardi, che segna un decremento del 23 per cento rispetto al 2011.

La lente di ingrandimento di Maurizio Graffeo, presidente delle sezioni riunite in sede di controllo si rivolge poi ai cosiddetti fondi fantasma. E lo fa con il bastone e la carota. La Corte da un lato si dice “ben consapevole degli sforzi che il legislatore regionale ha ultimamente posto in essere” per affrontare la problematica delle entrate rispetto alle quali c’è un concreto rischio di inesigibilità. Dall’altro però esprime “una valutazione negativa circa l’adeguatezza della quantificazione operata sui fondi appostati in bilancio per sopperire ai rischi”, il cui impatto – secondo la Corte – potrebbe “seriamente compromettere in futuro i complessivi equilibri di bilancio”. Proprio su questo tema, ieri il governo regionale ha annunciato un intervento per mettere in sicurezza il Bilancio.

La spesa del 2012 però è più bassa di quella dell’esercizio precedente, soprattutto per la riduzione del 34% delle spese per investimenti. Sono dati che “confermano la sostanziale incomprimibilità della spesa corrente che una sensibile riduzione della spesa per investimenti”. Il debito? Cresce anche se di pochissimo, per l’esattezza dello 0,61%. Secondo la Corte però la Regione dovrà agire “nel senso del deciso contenimento dell’esposizione debitoria regionale”.

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C’è quindi il capitolo delle spesa per il personale, che costa alle casse della Regione quasi un miliardo di euro all’anno. I dati delle retribuzioni evidenziano una riduzione del 4,5% anche perché i dipendenti in servizio diminuiscono leggermente, anche se restano poco più di 20 mila (per l’esattezza, 20.613 unità). “La flessione della spesa per il personale è imputabile da una parte al calo del dato occupazionale e dall’altro al contenimento della dinamica retributiva che risente della mancata definizione della contrattazione collettiva e delle relative misure legislative”, sottolinea comunque la Corte.

Nel 2012 in Sicilia la consistenza numerica del personale in senso stretto “regionale” è pari a circa un terzo (il 29,5%) di quello di tutte le regioni italiane sommate insieme. Il numero dei dirigenti è quasi il doppio rispetto al dato aggregato delle altre regioni a Statuto speciale e resta elevato anche il rapporto tra il numero di dirigenti e quello del personale non dirigenziale (1 su 8,64 a fronte di una media nazionale di 1 ogni 15,89).

Continua dunque a pendere la spada di Damocle sul comparto della sanità. “Preoccupa a fronte dell’accertata mancanza di stabili fonti di finanziamento del maggior impegno finanziario per la crescente incidenza della quota di compartecipazione regionale della spesa sanitaria ormai fissa al 49,11 per cento – si legge nel giudizio di parificazione –. Detraendo dal totale degli impegni regionali, pari a 18 miliardi e 536 milioni, si rileva come la spesa sanitaria assorba nel 2012 il 52,27% dell’intera spesa regionale. La compartecipazione alla spesa sanitaria e’ invece di ben 4 miliardi e 224 milioni, 21 milioni in piu’ rispetto al 2011, importo che assorbe il 52 per cento circa del complesso delle entrate tributarie della Regione”.

Tags: bilancio · corte dei conti · debito · regione · sicilia

Pubblicato il 28 Giugno 2013, 13:58
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Commenti
  1. Giuseppe Pizzino 8 anni fa

    La soluzione finale! Abbiamo lanciato un guanto di sfida a giornalisti, politici, economisti e giuristi. La sfida consiste nella proposta di un confronto costruttivo nell’interesse della Sicilia e dei Siciliani. Progetto Sicilia è in grado di dimostrare che, facendo lavorare i 250.000 disoccupati, in cerca di occupazione, per realizzare investimenti infrastrutturali e strategici (€ 40 miliardi in 5 anni), pagati dalla Regione, i benefici finanziari per le casse della Regione sarebbero maggiori rispetto al costo sostenuto per realizzare, subito, la piena occupazione in Sicilia. Progetto Sicilia invita politici, economisti, editorialisti, deputati, assessori, Presidente del Governo a raccogliere il guanto di sfida: provate a confutare!
    Questi i numeri: anno 2014, maggiori entrate per € 3.350 milioni e risparmi per € 2.950 milioni sommano € 6.300 milioni a fronte del costo lavoro pari a € 6.250 milioni. Inoltre, nel 2015, l’effetto del progetto di crescita (17,2% Pil regionale/1% Pil nazionale) determinerà maggiori entrate tali da ridurre il debito della Regione a € 7,9 miliardi (€ 4,5 verso banche e € 3,4 verso terzi), diversamente dalla stima in € 20 miliardi (€ 4,5 verso banche, € 15,5 verso terzi) dell’assessore all’economia dottor Luca Bianchi. Siete invitati a dimostrare, in un serio confronto pubblico, l’inesattezza della nostra tesi, diversamente, avere l’umiltà di condividerla, nell’interesse della Sicilia e dei Siciliani.
    Occupare tutti i disoccupati (capitale umano) costa € 6.250 milioni.
    Questo è il costo medio, pari a € 25.000 annuo, per occupato.
    A fronte di questo costo corrispondono maggiori entrate per: Irpef € 650 milioni; Ires € 950 milioni; Irap € 350 milioni; Iva € 800 milioni; straordinarie (spiegato in pubblico) € 600 milioni. Totale maggiori entrate € 3.350 milioni.
    Questi i risparmi: CID (e/o ammortizzatori sociali equivalenti) costo per la Regione (stima prudenziale) pari a € 12.000 anno per 60.000 lavoratori, per un importo di € 720 milioni. 20.000 dipendenti della formazione che troverebbero lavoro per un risparmio di € 18.000, pari a € 360 milioni l’anno. Risparmio di € 1.420 milioni proveniente dagli assessorati (escluso: Presidenza, Sanità, Autonomie locali, e, Istruzione cui, di contro, maggiori risorse per € 115 milioni) interessati dagli investimenti. Infine, risparmio per una sana amministrazione della cosa pubblica (soprattutto sanità) pari al 3% del totale delle uscite (€ 15 miliardi anno) per € 450 milioni. Totale dei risparmi € 2.950 milioni, e, maggiori entrate per € 3.350 milioni sommano € 6.300 milioni a fronte di un costo lavoro pari a € 6.250 milioni. Attenzione, bisogna intervenire subito, non sottovalutate che l’anno scorso, in Sicilia si sono persi 39.000 posti di lavoro e hanno chiuso 6.000 imprese.
    Questo ha significato che, in ogni comune della Sicilia, nel vostro comune, i disoccupati sono aumentati di altre 100 unità e hanno abbassato le saracinesche altre 15 attività. I numeri parlano chiaro, non sono equivoci, dovevano fare tremare le vene ai polsi. Questi numeri, già drammatici, che tutti pensavano fossero gli ultimi di una lunga serie, difficilmente replicabili, saranno peggiori quest’anno, l’apocalisse sociale!
    Nei primi tre mesi del 2013 hanno perso il lavoro altri 34.000 lavoratori, quasi quanto l’intero 2012, significa che potrebbero aggiungersi ai disoccupati altri centomila siciliani, badate bene, altri 250 cittadini del vostro comune si troveranno senza occupazione.
    Altre 25 attività del vostro comune chiuderanno. Questo è un evento eccezionale che non ha precedenti nella storia di Sicilia. Quando si vuole rappresentare quanto una situazione sia grave socialmente ed economicamente si fa riferimento alla Grecia. Ebbene, state ben attenti, la disoccupazione giovanile nel resto di Italia è del 32% in Grecia è il 44%, in Sicilia questa è del 52%. Questo è il vero tsunami! Quando le onde si ritireranno resteranno disperazione, povertà e tanta rabbia da sfogare nei confronti del primo che capita.
    La soluzione al problema esiste ed è subito praticabile, questa è la proposta di Progetto Sicilia, la moneta siciliana denominata Grano. Una situazione eccezionale, quale è quella economica e sociale della Regione Siciliana, per essere risolta ha bisogno di strumenti eccezionali come un sistema monetario regionale complementare al sistema delle banche centrali europee, che consenta di fare incontrare il capitale umano rappresentato dai disoccupati in cerca di lavoro ed il lavoro da fare, che di certo non manca, tale da ridurre il gap infrastrutturale tra la Sicilia ed il resto d’Italia. Non restate impassibili a guardare la progressione degli eventi, affrontate il problema con coraggio, evitate di essere maledetti per la vostra inerzia, non solo dai vostri concittadini ma anche dai vostri figli.

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  2. Michi 8 anni fa

    I debiti….. Se si mangiano i soldi
    È logico che i debiti aumentano a dismisura.

    Rispondi
  3. giodiben 8 anni fa

    La Regione Sicilia è costretta a spendere più soldi per fare funzionare i propri ospedali perché il governo Monti aveva bloccato i finanziamenti che spettavano (e spettano) all’Isola. Il sistema Balduzzi aveva bisogno di togliere ossigeno agli ospedali siciliani per far prevalere la linea della “privatizzazione ineluttabile”. Le altre Regioni si sono già liberate da questa corda al collo. Cosa aspetta a farlo anche la Sicilia?

    Rispondi
  4. casimiro 8 anni fa

    e siccome abbiamo pochi dipendenti interni abbiamo bisogno di professionalità come Lupo, Alongi, Monterosso e Palma! a fior di milioni di euro, vero Corte dei conti e signor presidente?

    Rispondi
  5. a lavorare 8 anni fa

    20.000 dipendenti?
    tutti a progetto! se producono output bene, altrimenti a casaaaa!!!
    si adeguino ai tempi odierni cui noi giovani siamo oramai abituati

    Rispondi
  6. Birba 8 anni fa

    Ma non sarebbe il caso di prendere in considerazionie tale proposta? Cos’e un pazzo questo tizio? Magari ci azzecca

    Rispondi
  7. Birba 8 anni fa

    Se i regionali siamo troppi chiediamo allo stato di riprendersi i suoi, soprintendenze, genii civili , protezione civile , forestali etc…

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  8. Cico (l'originale) 8 anni fa

    La Corte dei Conti dia il buon esempio, sulla strada del contenimento delle spese, rinunciando alle autoblu che le fornisce gratuitamente la Regione, con relativi straordinari per gli autisti assegnati.
    Non sarà molto, ma altamente simbolico sarebbe il gesto….e aumenterebbe la credibilità degli stessi magistrati.

    Rispondi
  9. il siciliano 8 anni fa

    se eravate un impresa da mo eravamo falliti, credo che sia meglio fallire che dare da mangiare a tutti sti corrotti per favore defoult

    Rispondi
  10. lady oscar 8 anni fa

    I dipendenti regionali assunti per concorso sono 5.000 e non 20.000. Nella Pubblica Amministrazione si puo’ essere assunti solo con pubblico concorso, tutto il resto e’ frutto della politica clientelare perpetrata in questi anni da tutti i Signori della politica…e che politica!

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  11. Giorgio F. 8 anni fa

    Un Anno di governo Crocetta ha solo aumentato i problemi il dato(drammatico) rimane questo….. solo parole parole e conferenze stampa ma la Sicilia continua ad avere tutte le sue difficolta.

    Rispondi
  12. Michele C. 8 anni fa

    Che vergogna,in tutto questo ora la risposta sara una fantomatica conferenza stampa fatta da tante chiacchiere e annunci….

    Rispondi
  13. Carlo 8 anni fa

    Per ridurre il numero dei dipendenti e, conseguentemente, la spesa occorrerebbe rivedere la norma sul pensionamento e prevedere la possibilità di lasciare il posto di lavoro anche prima dell’attuale età limite.

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  14. Anello (al naso) 8 anni fa

    CARA CORTE DEI CONTI,
    sappiamo che trasparenza e legalità sono elementi fondamentali di una sana amministrazione.
    La sezione giurisdizionale d’appello (della Corte dei conti), nella sentenza n° 48/A/2012 (a pag.35) ha sancito che:
    “Non sarebbe certamente un accadimento fisiologico nella fenomenologia degli istituti e dei servizi della PA che un ufficio, istituito non per esigenze transitorie con legge regionale, come l’Ufficio Stampa e Documentazione, inserito stabilmente nell’ordinamento della Presidenza della Regione, di punto in bianco possa essere smantellato in modo dirompente solo perchè il presidente della Regione, che ha conferito le nomine ai giornalisti, sia cessato dal suo mandato presidenziale.”
    Com’è noto il presidente Crocetta, appena insediato, ha smantellato in modo dirompente proprio l’Ufficio stampa a cui fa riferimento la sentenza citata, interrompendo il flusso di comunicazioni istituzionali previsto dalla legge a garanzia della trasparenza.
    LA CORTE DEI CONTI VORRA’ INTERVENIRE SECONDO LE SUE FUNZIONI ISTITUZIONALI?
    Ricordo soltanto ai lettori che la notizia a cui faccio riferimento è un fatto notorio e non necessita, quindi, di un esposto ad hoc.

    Commento delle 16:30 del 28.6.2013

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  15. Io c'ero 8 anni fa

    Ma questi sono indispensabili, non hai visto la trasmissione di Report . Che belloooooo!!

    Rispondi
  16. eroudc 8 anni fa

    se alle altre regioni sommate i dipendenti di: genio civile, soprintendenza, motorizzazione civile, forestale, protezione civile, ecc., saranno molti di più dei regionali siciliani! e finemula ccu sta bazzelletta!

    Rispondi
  17. Mah 8 anni fa

    E la Corte dei Conti, finora, dov’é stata, alle cene eleganti con i politici di turno?

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  18. Mah 8 anni fa

    E rivedere il potere dei sindacalisti.

    Rispondi
  19. Birba 8 anni fa

    Altroché! Anzi in regione si sono adattati a quelle grigie perché tutte quelle blu , piu riconoscibili, le voleva la corte dei conti, ma per il giudizio di parificazione si affitta una macchina piu di lusso per arrivare in pompa magna allo Steri! Miserie umane.
    Aggiungo che i conti non erano diversi negli anni scorsi ed ora sveglia dopo il letargo? Come mai ? Per essere alla page con la rivoluzione? Porco mondo sono gli stessi giudici dell’anno scorso!

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  20. Maria Cristina 8 anni fa

    Ci vorrebbe un assessore alla Sanità!

    Rispondi
  21. Maria Cristina 8 anni fa

    Ma che ci aspetta la regione a mettere in moto una rideterminazione degli organici degli assessorati? Cos’è? l’uovo di Colombo? Fare scendere a 5.000 il numero massimo dei dipendenti (quelli che hanno vinto un concorso pubblico) e assegnare agli enti di provenienza (o nel frattempo trasformati) gli altri. Ciò che è possibile nelle altre regioni in Sicilia perché non è possibile? Il clientelismo politico paga ancora?

    Rispondi
  22. antonio 8 anni fa

    la spesa dei dipendenti regionale lievita con le continue nomine di dirigenti generali ad ogni tornata elettorale , tutti dirigenti di solo terza fascia o esterni.P
    Perche’ non si pubblicano gli stipendi piu’ accessori vari di questa categoria e si confrontano con gli stipendi deldipendente regionale medio.
    Spesso questi dirigenti non hanno alcuna responsabilita’ di spesa o addirittura occupano uffici che dovevano essere chiusi per contenimento spesa vedi ad esempio Dipartimento Affari Extraregionali che guarda caso è stata nominata la moglie o ex di un deputato PD .La
    stessa dirigente ancora dopo anni di ufficio di Bruxelles con lauta indennita’ estero continua a fare viaggi nella citta’ Belga e non solo a spese della regione..

    Rispondi
  23. claudia 8 anni fa

    via tutti gli esternidalla regione sicilia che ha gia’ i propri dipendenti interni che hanno vinto un concorso!!!! via auto blu………………..in tutto il mondo qualsiasi lavoratore va al lavoro con auto propria o mezzi pubblici…………….in Sicilia ancora il piu’ alto numero di auto blu…bastaaaaaaaaaaaaaaaaas

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  24. Rachele 8 anni fa

    Crocetta, che aveva annunciato da una riduzione di ALMENO il 30% del suo stipendio, a quanto pare, guadagna 311mila euro l’anno, 30mila più di OBAMA! <se cosi fosse: VERGOGNA E DIMETTITI!

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  25. Francesco 8 anni fa

    si vabbè, u cavuru ‘ncumincia a dari ‘ntesta

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  26. gio 8 anni fa

    Lupo non mangia Lupo.

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  27. a casaaa 8 anni fa

    Per birba. Ripeto: se alla fine della giornata lavorativa hai prodotto un output stai bene dove sei. Altrimenti a casaaaa

    Rispondi
  28. totò scannaliato 8 anni fa

    Il ragionamernto non fa una piega. Ma il lavoro in Sicilia è merce di scambio e garanzia e tra poco ci sono le elezioni per il rinnovo del parlamento europeo. Grandi impegni per superare questa stagione dei sacrifici e poi gli eletti saranno presi dai GRANDISSIMI IMPEGNI INTERNAZIONALI PER SUPERARE LçA CRISI MONDIALE e A li poviri e a li sbinturati cci continua a chioviri ‘nta lu culu macari assittati.

    Rispondi
  29. persona informata 8 anni fa

    l’età madia del dipendente Regionale si colloca tra i 50 anni(pochi) e i 65 anni..un pò di pazienza..nelle partecipate tantissimi sono vicini alla pensione..non ci sono concorsi quindi..e non ci dovrebbero essere subentri..il problema si risolverà da solo..e saremo a posto?

    Rispondi
  30. phil 8 anni fa

    FACCIAMO APPLICARE REALMENTE(!) L’ARTICOLO 37 DEL NOSTRO STATUTO AUTONOMO, VALORIZZIAMO IL NOSTRO PATRIMONIO ARTISTICO E NATURALISTICO e poi vediamo chi fallisce…

    Rispondi
  31. enzo 1 8 anni fa

    dovendo certificare per l’ennesima volta la propria esistenza in vita, ogni 30 giugno, o giù di lì, mi pare abbastanza normale che giunti con l’acqua alla gola, tirasse in ballo, la Corte dei Conti, il personale della regione, facendo una operazione becera da perfidi mentitori. E si, perchè se la famosa coppia al soldo del Corriere , Rizzo/Stella, sui dipendenti della regione siciliana si vendono il giornale, ci fanno libri e ci lucrano, i nostri giudici contabili sanno bene che il personale regionale in Sicilia svolge i compiti che la legge regionale 53/85 ha tolto dalle competenze statali per assegnarle alla regione, e sanno pure che in quella legge ci sta una norma mai applicata, che prevede un indennizzo da parte dello stato alla regione legato appunto al passaggio di dette funzioni. ma ancor di più sanno che la madre di tutte le battaglie starebbe nella piena applicazione dell’art 37 dello statuto, che applicato in maniera piena comporterebbe per la sicilia maggiori entrate per circa 4 miliardi l’anno, e invece Crocetta e il suo assessore si vantano di un accordo chiuso per 50 milioni l’anno. Ora certo il personale ha i suoi costi, ma con la deriva rinunciataria che i vari governi regionali hanno vi via assunto in materia di personale e di pensioni dello stesso, recependo le leggi dello stato e tranciandosi la possibilità di legiferare. sappiamo bene che applicando le regole della pre fornero, andrebbero in pensione circa 3000 persone, con un risparmio di almeno il 20% dei costi attuali sulle voce stipendiali, ma vanno considerati i risparmi di scala dovuti ai consumi (stanze, pc, luce ecc.), non facilmente quantificabili. Nell’immediato, certo si potrebbe rinunciare agli esterni, tra dirigenti generali, gabinettisti, consulenti forse una 15 di milioni li trovi subito.

    Rispondi
  32. calogero 8 anni fa

    Lo stipendificio e tanti enti inutili per i trombati della politica , precludono ormai qualsiasi forma di sviluppo e crescita sostenibile di questa bella terra di sicilia.. a casa i fannulloni, i funzionari potesta cretini …. ora tocca a loro e ai politici ……. dopo avere distrutto e falciato le imprese …. che dovrà pagare a questi Impiegatucci . lo stipendio … subito una norma per il licenzamento degli impiegati pubblici …..come nei privati .. chi non rende ed è ignorante a casa …. non si accettano più raccomamdati ..

    Rispondi
  33. lady oscar 8 anni fa

    @enomis, non so se devono o non devono esistere, dico che il pubblico impiego non e’ pascolo abusivo dove i politici possono piazzare gli elettori in cambio di voti. Nel pubblico impiego si accede per concorso, ovvero assumendo dipendenti se ci sono posti vacanti.e non una mandria come funziona adedso!!!

    Rispondi
  34. Giovanni TAS 8 anni fa

    CROCETTA FACCIA PULIZIA NELLE PARTECIPATE COMINCI DALL’AST CHE NON SI CAPISCE NIENTE.

    Rispondi
  35. BABBOMORTO 8 anni fa

    Io invece spero che Crocetta cacci via tanta gente che non serve a niente e che costa tantissimo ai contribuenti.
    Spero inoltre che riveda certe pensioni d’oro che risultano ormai un privilegio insopportabile.
    Ma sono comunque fiducioso. Perché se il Governo non riuscirà a ridurre il “buco nero” il fallimento della Regione sarà inevitabile. Quest’ultima soluzione anzi mi sembra la più probabile e, forse, la migliore di tutte. Perché la normativa attuale è così scandalosamente protettiva verso i dipendenti e i pensionati pubblici che, francamente, sembra impossibile venirne a capo.
    Sono stanco di pagare tasse su tasse per tutte queste sanguisughe!

    Rispondi
  36. libero 8 anni fa

    almeno uno su tre che scriviamo, una volta in qualche ufficio o assessorato regionale ci siamo entrati…
    uno scrive, uno legge, un’altro appunta sul calendario le ferie o il permesso…
    parecchi leggono il giornale…
    altri vanno a caccia della carta per le fotocopie, cercando di ricordare a memoria il codice personale del fotocopiatore… ormai è rimasta poca carta.
    le belle signore ammiccano e i baldi giovanotti sfoggiano il baffo curato.
    certo di essere commentato con parecchi pollici verso, la dura realtà è questa.
    I costi non valgono i benefici.
    una azienda privata avrebbe già chiuso da tempo.
    Nella mia inseguiamo il centesimo e l’euro che si fanno via via sempre più rari.
    buone ferie

    Rispondi
  37. toti 8 anni fa

    …..e ancora ‘un ‘sapi che i 6.500 dipendenti provinciali che venivano pagati anche dallo stato in parte ed in parte da imposizione fiscale…..tra poco se li ritrovera’ ‘na ‘so testa…. troppa arroganza…troppa supposizione…..

    Rispondi
  38. phil 8 anni fa

    @enomis 1. i dipendenti regionali vengono pagati con i soldi di noi siciliani, la sicilia è una regione a statuto autonomo e non ordinario come la lombardia e il veneto.
    2.lo stato italiano non ci regala un bel niente, anzi! da quando esiste questa sfortunata e malriuscita unità d’italia lucra e ruba sulla nostra terra(con la complicità di buona parte della nostra classe dirigente, sia ben inteso); per non parlare poi del nostro statuto autonomo mai applicato, pur essendo antecedente e facente parte della stessa costituzione italiana… enomis, qui il problema è molto più complesso di quello che può sembrare… la favoletta della sicilia povera, sporca e cattiva non regge più. fattene una ragione.

    Rispondi
  39. Atta affrittalora 8 anni fa

    “Tale rapporto – si legge nella sentenza – non assume le vesti di un lavoro subordinato (tanto meno a tempo indeterminato), bensì di una collaborazione professionale eminentemente fiduciaria, che esclude che i giornalisti facciano parte dell’organico del personale della Regione”.

    Il Giudice Pignataro ribadisce proprio l’aspetto della “fiduciarietà” del rapporto, che è sempre stato alla base, anche alla Regione, degli incarichi affidati dai vertici della giunta ai giornalisti e che solo negli ultimi anni, si era tramutato in un contratto a tempo indeterminato indipendentemente da chi venisse o meno eletto.

    “Il rapporto del giornalista addetto all’Ufficio stampa della Regione- si legge ancora- si fonda, oltre che sul requisito indefettibile dell’idoneità professionale, su un particolare elemento di fiduciarietà intercorrente tra il soggetto incaricato e gli Organi di vertice della Regione. Non a caso, infatti, l’Ufficio stampa è stato posto funzionalmente ‘alle dirette dipendenze del Presidente della Regione’. Il rapporto che si instaura, quindi, non ha natura di lavoro alle dipendenze della PA, bensì di collaborazione professionale esterna”

    Rispondi
  40. Giuseppe 8 anni fa

    Con presidente Crocetta andremo sicuramente al fallimento totale,gli conviene andarsene a casa unne’ cosa,ci portera’ al fallimento come ha fatto a Gela,e ora alla Regione Siciliana!

    Rispondi
  41. giuseppe rossi 8 anni fa

    Toh! La Corte dei conti, quelli che non tornano. O degli sconti ai potenti in sella.
    Ogni tanto, secondo opportunità, si svegliano e parlano. Almeno una volta l’anno. Solite parole, soliti strali. Solito pulpito e soliti parrucconi.
    Gli unici (insieme all’altro universo dei magistrati) ai quali il rigore del blocco dei contratti non si applica. Incassano, con regolarità e aumenti.
    E per tutti gli altri annuali prediche, senza disturbare troppo i veri potenti.

    Rispondi
  42. caledoscopio 8 anni fa

    Uffici alle dirette dipendenze di chicchessia, con esterni e interni che guadagnano spropositatamente per il momento che attraversiamo. Gabinetti, Direzioni, Uffici Speciali, Dirigenti con contratti e parti variabili elargite senza controllo di obiettivi concreti, quando svuotiamo questo sarcofago invece di spolverarlo per annebbiare l’attenzione della gente.
    Abbiamo vissuto spendendo moto più di quanto era possibile fare, abbiamo iimpiantato il nostro benessere superando le nostre reali possibilità. Lo sentiamo dire da più parti ma facciamo finta di nulla. La corte dei conti ci rimprovare da anni e da anni facciamo finta di nulla. Siamo rassegnati ad un classe politica che promette cambiamenti e viene subito fagocitata dalle prossime elezioni e da clientelismo che garantisca la permanenza al potere. Il giornalista Buttafuoco ha definito in maniera cruenta la sicilia e la mentalità complice dei siciliani. I nostri figli aspettano solo di partire per l’estero. Dobbiamo ridimensionare tutto ciò che supera i 3500€ mensili.Dobbiamo farci restituire chi si è creato benessere e privilegi con i soldi delle nostre tasse. Si pensa ancora che i soldi dell’Unione Europea sono soldi che provengono da un’altra galassia e non dalle nostre tasse. Bisogna che tutti facciamo un passo indietro. I sindacati due. I classe dirigente 3. Gli esodati dalla politica 5.La classe politica 10. Forse cominceremo a potere sopravvivere per recuperare quanto consumato in questo ventennio.
    Bisogna ascoltare e agire, non polemizzare per allungare i tempi che ormai si stanno travolgendo in questa crisi creata da noi stessi.
    Grazie al PD, prima con Capodicasa promotore della legge di riforma della P.A. che ha creato 2500 Dirigenti ben pagati e privi di responsabilità per portare la sicilia nello sfascio in cui siamo. Poi sempre il PD con Cracolici che evita con un proprio emendamento l’annullamento della norma di salvaguardia per la dirigenza, forse per il PD questa è la classe dirigente che ci meritiamo o ancor meglio lo sfascio generale è quello che ci meritiamo. E le stelle stanno a guardare.

    Rispondi
  43. philosicil 8 anni fa

    E’ una strada da percorrere. Un’altra è quella dell’applicazione integrale e immediata dello Statuto Siciliano.
    Invece di piagnucolare e dare ascolto a chi in modo interessato demolisce i siciliani e la Sicilia , e tutto il Sud, privandolo di anno in anno sempre di più di risorse in favore del nord e incolpandolo di non fare quello che lo stato non ha fatto e non fa, ferrovie, strade, infrastrutture, datevi da fare.
    Siate degni di chi ha dato la vita per conquistare lo Statuto Siciliano. E spazzate via, con il voto, i politici siciliani e meridionali che non hanno saputo e non sanno o non vogliono difendere gli interessi dei siciliani e dei meridionali. Le campagne di stampa denigratorie hanno sempre uno scopo: qualche anno fa contro il proliferare di sportelli bancari e si sono prese le banche meridionali, poi l’ ignoranza dei docenti meridionali e si sono presi i soldi per la scuola, poi le regioni sprecone e ci rubano quote della spesa in conto investimenti e i fondi FAS, rubando il futuro dei nostri figli. Cosa ci dobbiamo fare togliere ancora l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo? Un poco di pasienza e vedrete che troveranno il modo di farlo.

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  44. Salvo 8 anni fa

    Svecchiamento,,,,,tutti a casa….magnini politici e dipendenti che si alzano la mattina e dicono:mi siddia…..spazio ai giovani intraprendenti….è vincitori di concorsi che aspettano…come quelli dei beni culturali….

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  45. tt 8 anni fa

    DUE GIORNALISTI INSIEME, MA NON SIETE TROPPI? CHE SPRECO PER SCRIVERE UN ARTICOLO FAZIOSO?
    lo pubblicherete questo post????

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  46. Lupo 8 anni fa

    Bentornato Simone il veneto a romperci i grandissimi zebedei! In gondoletta devi stare, fatti i casi tuoi

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  47. Lupo 8 anni fa

    Sempre ottimo Enzo 1 , se a questo scalcinato governo avissiro un’unica comu a tia già sarebbe un successo, e invece ci dobbiamo sorbire a carissimo prezzo i sapientoni gay.

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  48. Lupo 8 anni fa

    Simone ti piace il commento di Phil ? Incarta e porta a casa, vai fuori dalle balle e studia un po’ di storia di Italia .

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