PALERMO – Nei prossimi anni, la spesa per garantire i loro stipendi potrebbe crescere ancora. A causa delle centinaia di ricorsi e contenziosi che pendono nei confronti dell’amministrazione. Il settore delle società partecipate della Regione è ancora un caos. Nonostante da anni si parli di “riordino”. Un riordino che finora ha prodotto, più che altro, confusione. E scelte, sul piano dell’occupazione, che hanno il sapore dell’assistenzialismo.
È questo, in sintesi, il quadro delineato nell’ultimo giudizio di parificazione per l’esercizio finanziario del 2012 dalla Corte dei conti. Un documento che ha messo in luce le criticità (che spesso affondano in anni lontani) del bilancio regionale, qualche timido progresso, ma anche (ancora una volta) la vastità di quella sorta di mondo parallelo a quello dei dipendenti regionali di ruolo.
Le società partecipate assorbono oltre 7 mila persone. Un dato messo in luce dalla Corte: “Importante – si legge nel rendiconto – è il dato relativo al personale delle società partecipate dalla Regione. A fronte di circa 7300 dipendenti, emerge un costo complessivo di 257 milioni di euro, senza, peraltro, che siano considerati i contratti a tempo determinato, le collaborazioni e le altre tipologie di lavoro atipico. Emerge, – prosegue il documento – che tali costi siano in crescita di circa il 20 per cento rispetto all’esercizio precedente”.
Il “riordino”, quindi, iniziato da Armao e proseguito da Bianchi, finora, ha solo portato a una crescita delle spese. Una cifra legata soprattutto alle retribuzioni del personale. Il piano di riordino, infatti, che consiste – lo ricordiamo – nella riduzione di queste società partecipate (Armao aveva pensato a un numero tra 13 e 14, mentre Bianchi vorrebbe arrivare a circa 5-6 società), si sta concretizzando come un semplice “trasferimento” del personale delle società messe in liquidazione a quelle di nuova costituzione. Un esempio su tutti, quello della società “Sas”, nata dalla fusione di Biosphera, Multiservizi e Beni culturali spa, che in seguito alla riassunzione di tutti i dipendenti delle società “chiuse”, finirà per stipendiare oltre duemila lavoratori.
Una “prassi”, quella della riassunzione nelle mega partecipate, dei dipendenti provenienti dalle società in liquidazione, stigmatizzata dalla Corte: “Tra i fattori di preoccupazione per l’incremento della spesa – scrive la Corte – permane, poi, quello legato all’attuazione del processo di riordino delle società partecipate. Il rischio, già segnalato, è quello di un reclutamento generalizzato e pressoché automatico del personale dalle società regionali dismesse nelle nuove compagini previste dal piano di riordino, prescindendo, da una parte da puntuali valutazioni del fabbisogno rispetto all’assetto organizzativo e finanziario delle società destinatarie dei nuovi dipendenti, dall’altra da una selezione delle professionalità e delle tipologie contrattuali dei lavoratori interessati al trasferimento”. Insomma, secondo la Corte dei Conti, per farla breve, il meccanismo “automatico” di trasferimento del personale da una società a un’altra, senza alcuna reale selezioni, comporterebbe il rischio di assumere professionalità che non servono alla Regione. Ma non solo.
La Corte dei conti esprime una certa preoccupazione anche per i possibili aumenti della spesa per le Partecipate. “Ulteriori oneri sono destinati a gravare sui bilanci delle società partecipate e, per tale via, su quello consolidato della Regione che ne detiene le partecipazioni, – si legge nel rendiconto- a seguito dei contenziosi derivanti dall’abuso del ricorso al lavoro atipico presso talune di esse e della conseguente affermazione, in via giudiziale o transattiva, della contrattualizzazione a tempo indeterminato dei lavoratori interessati”. E il riferimento è indirizzato certamente ai contenziosi sorti con un gruppo di circa 120 interinali della Multiservizi, a molti dei quali i tribunali di Palermo e Agrigento hanno riconosciuto il diritto all’assunzione a tempo indeterminato. E in effetti, continuano a “fioccare” le sentenze a favore di questi lavoratori. L’ultima, appena due settimane fa. La Corte di Appello di Palermo, con sentenza del 13 giugno 2013, infatti, ha confermato una precedente sentenza del Tribunale del Lavoro di Palermo con cui era stato dichiarata la nullità di un contratto di lavoro interinale intercorso fra un lavoratore e la Beni Culturali spa,. Il lavoratore, così ha ottenuto il riconoscimento di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, con tanto di reintegro.
“La sentenza, – spiega il legale del lavoratore, Francesco Domeniconi – riveste una particolare importanza in quanto smentisce totalmente la tesi, sostenuta dalla difesa di Beni Culturali e da parte di settori del governo regionale, secondo cui le società partecipate avrebbero natura di enti pubblici e pertanto non potrebbero essere condannate all’assunzione del personale precario che abbia lavorato in violazione delle norme di legge a tutela del lavoro subordinato”. Insomma, le Partecipate possono essere obbligate a riassumere gli interinali. E da qui, ecco l’innalzamento dei costi per il personale, dovuti anche al riconoscimento delle mensilità arretrate. “I principi affermati con la sentenza – spiega Domeniconi – avranno un’immediata refluenza sul resto del contenzioso che interessa altre società partecipate, fra le quali la Multiservizi nei cui confronti peraltro è stato emesso qualche mese fa un verdetto analogo, sempre dalla Corte di Appello di Palermo. Con ciò verrebbero riconosciute le ragioni di numerosi lavoratori precari che hanno iniziato le cause nei confronti delle società partecipate” con elevate “ricadute di ordine economico, con conseguenti responsabilità per gli organi di amministrazione che non hanno dato seguito agli indirizzi del precedente governo regionale”. L’allarme è proprio quello sollevato dalla Corte dei conti. Nei prossimi anni le “società mangiasoldi” potrebbero persino costare di più. Alla faccia del riordino.
Perché non cominciano a licenziare Segretariessa Generalessa e Ragioniere Generale che mi sembrano , per motivazioni diverse ed uguali allo stesso tempo, inadeguati ancorchè troppo costosi.
SPERIAMO CHE CROCETTA CAPISCA, ADESSO, CHE ALCUNI DEI SUOI PIU’ FEDELI COLLABORATORI, “INCOLLATI E FEDELI” ALLE LORO BELLE POLTRONE ED AI LORO PLURINCARICHI, DEVE ELIMINARLI. STANNO FACENDO TROPPI DANNI. NON PENSO CHE IL PRESIDENTE VOGLIA FAR PAGARE AI SICILIANI QUANTO DEVE AD OGNUNO DI QUESTI SOGGETTI “VINCITORI” DI VERTENZE E/O CONTENZIOSI IN ESSERE, CON ALTRE TASSE. SAREBBE, PER LUI, MOLTO IMPOPOLARE. INFATTI, OLTRE AL REINTEGRO AL LAVORO, DOVRANNO CORRISPONDERE UN PREGRESSO DI CIRCA 40.000 EURO PRO-CAPITE!!!!!!
POTREI SCIORINARE I NOMI DI TUTTI QUESTI PARASSITI CHE HANNO UMILIATO E DERISO PER ANNI QUESTI LAVORATORI RIDUCENDOLI ALL’ELEMOSINA INDUCENDO A SBAGLIATE VALUTAZIONI PERFINO CROCETTA (CHE SPERO SIA ALL’OSCURO).
QUALCUNO DI ESSI SI E’ GIA’ DIMESSO ALTRI, CHE DIGNITA’ NON SANNO NEANCHE COSA VUOL DIRE, SONO ANCORA AL LORO POSTO, AVIDI DI FAR CASSA IN FACCIA ED IN C… AI SICILIANI ONESTI. ATTENZIONE AVV. AL……, DOTT. CO……., DOTT. MO…….., AVV. DI …….., PRIMA O POI LA CORDA SI SPEZZA ED ARRIVA IL GIUSTO GIUDIZIO DI DIO, DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA E, APPUNTO, DELLA CORTE DEI CONTI.
MI SEMBRA GIUSTO E DOVEROSO RINGRAZIARE PUBBLICAMENTE ED A NOME DI TUTTI, LIVESICILIA, ACCURSIO SABELLA, AUTORE DI TANTI OTTIMI ARTICOLI SUL CASO, ED I VARI MODERATORI PER NON AVERCI MAI ABBANDONATI. GRAZIE ANCORA PER AVERCI DATO SEMPRE ASCOLTO E PER LA VOSTRA PAZIENZA BIBLICA.
SIETE UNICAMENTE GRANDI!!!!!!!!!!!!!!!!!
Purtroppo siamo in una terra senza speranze e l’unico rimedio è la repressione penale come dimostra la vicenda giacchetto .La stessa Corte dei conti che pontifica poi avvolte si dimentica di quello che viene detto in fase di parificazione
Competenze inutili alla regione? Centinaia inutili e basta. Persone strapagate, migliaia di stipendi, qualita’ del lavoro bassa…. Che mondo
Anche Noi EX PIP stiamo facendo Vertenza alla regione mi sa mi sa che ne dovra’ pagare soldini solamente per quello che ha fatto danni Materiali, Mentali e Fisici
Uffici alle dirette dipendenze di chicchessia, con esterni e interni che guadagnano spropositatamente per il momento che attraversiamo. Gabinetti, Direzioni, Uffici Speciali, Dirigenti con contratti e parti variabili elargite senza controllo di obiettivi concreti, quando svuotiamo questo sarcofago invece di spolverarlo per annebbiare l’attenzione della gente.
Abbiamo vissuto spendendo moto più di quanto era possibile fare, abbiamo iimpiantato il nostro benessere superando le nostre reali possibilità. Lo sentiamo dire da più parti ma facciamo finta di nulla. La corte dei conti ci rimprovare da anni e da anni facciamo finta di nulla. Siamo rassegnati ad un classe politica che promette cambiamenti e viene subito fagocitata dalle prossime elezioni e da clientelismo che garantisca la permanenza al potere. Il giornalista Buttafuoco ha definito in maniera cruenta la sicilia e la mentalità complice dei siciliani. I nostri figli aspettano solo di partire per l’estero. Dobbiamo ridimensionare tutto ciò che supera i 3500€ mensili.Dobbiamo farci restituire chi si è creato benessere e privilegi con i soldi delle nostre tasse. Si pensa ancora che i soldi dell’Unione Europea sono soldi che provengono da un’altra galassia e non dalle nostre tasse. Bisogna che tutti facciamo un passo indietro. I sindacati due. I classe dirigente 3. Gli esodati dalla politica 5.La classe politica 10. Forse cominceremo a potere sopravvivere per recuperare quanto consumato in questo ventennio.
Bisogna ascoltare e agire, non polemizzare per allungare i tempi che ormai si stanno travolgendo in questa crisi creata da noi stessi.
Per capire che nonostante tutto non sono i soldi ai dipendenti delle partecipate che fanno il problema vi dico che nella partecipata dove sta il sottoscritto c’era un consiglio di amministrazione di 15 persone, direttore, 3 dirigenti, vice presidente, presidente e “20” dipendenti con 800 euro al mese che al contrario di quanto si può pensare lavorano.
Direttore: 7.500 euro al mese;
Dirigenti : 3.000 euro al mese;
Consiglieri: 500 euro gettone presenza per ogni assemblea;
vice presidente: ?
Presidente ??
Totale 24.000 euro al mese solo la dirigenza + accessori ( macchina, telefonini, viaggi, ecc.).
Come si evince le società non perdono per il contributo ai dipendenti ma perché tutti sti dirigenti e tizi vari costano tantissimo.
E oggi il problema non sono i dipendenti ma il problema di dove mettere tutti sti trombati che se non reinvestiti fanno un casino tale che bloccano tutto.
CONTINUATE A VOTARE GLI STESSI E POI VI LAMENTATE!
ricordatevi 10 anni di pd e 10 anni di pdl dove siamo arrrivati!
I cittadini del M5S possono gioire e ringraziare la Corte dei Conti in quanto posso cavalcare ancora di più il momento rosicando altri iscritti al PD ormai allo sfascio.
Infatti nell’anno 2000 l’illuminato governo Capodicasa emanava la legge di riforma della pubblica amministrazione creando una classe dirigente, soltanto 2500 persone, che oggi grazie al buon Cracolici (vedi emendamento per l’annullamento della norma di salvaguarda) ancora oggi paghiamo profumatamente. Tutto ciò darebbe merito a detti dirigenti se la sicilia vivesse nel benessere. Ma guarda un pò siamo allo sfascio totale.
Loro invece ancora nel benessere e super tutelati dalla sinistra che li ha voluti ed oggi salvati.
Io propongo di mettere un tetto massimo di 30.000 € annui per TUTTI i dipendenti delle partecipate INCLUSI FUNZIONARI E DIRIGENTI!
E’ assurdo che un dipendente percepisca 1.000 euro ed un dirigente 9.000 euro AL MESE! Ma stiamo scherzando? Nemmeno un magistrato, o un medico guadagna così tanto.
IL PROBLEMA NON SONO GLI IMPIEGATI MA I DIRIGENTI
ERRATA CORRIGE:
il costo dei consiglieri e si di 500 euro come getto ma circa 3000 euro mensili come amministrativi pertanto solo i consiglieri sono 45.000 + 7.500 pertanto il totale spese per la sola dirigenza è = a 69.000.
Quanto sopra per esattezza dei numeri.
MAGARI
come dipendente di una partecipata mi accontenterei anche della metà.
Noi al Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia lo stipendio ce lo scottiamo con fatica attraverso la presentazione dei progetti.
Lavoriamo con impegno e con dedizione e siamo fieri di quello che facciamo per lo sviluppo della nostra Regione.
Peccato che dei vostri progetti dopo quasi un ventennio di vostra esistenza non ci sia traccia in Sicilia invece dell’erosione del capitale messo dalla Regione (oltre 10 milioni di €) se ne accorgono i contribuenti siciliani, servite solo a fare gli interessi dei soci privati con partecipazioni ridicole rispetto a quelle pubbliche e ad alimentare interessi politico universitari catanesi (prima Prof. Catara con l’on. Castiglione e poi il dott. Romano con l’on. Lombardo).
Allora visto che lavorate tanto perchè non inglobate altri dipendenti di altre patecipate in liquidazione così da avere più forza-lavoro? Io pure vorrei lavorare e percepire lo stipendio ogni mese, ma la Regione preferisce che io lavori senza stipendio regolare! In pratica dice: se non ti trasferisco non ti pago! ….insomma faccio tutto io! Mah! Coerenza, responsabilità, dignità, correttezza….. cosa sono? GRAZIE GOVERNO!