Battiato: "Rivoluzione? |Con Bianco penso proprio di si" - Live Sicilia

Battiato: “Rivoluzione? |Con Bianco penso proprio di si”

Spettacolo a piazza Università. Dal palco Enzo Bianco promette: "Mi prenderò cura di Catania".

CATANIA EVVIVA
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4 min di lettura

Franco Battiato sul palco

CATANIA – Arriva puntuale, come da scaletta. Alle 22 Franco Battiato sale sul palco di Catania EvViva e canta. Cuffie alle orecchie, asta e microfono davanti a sé e quando parte la musica le sue braccia ondeggiano: inconfondibile.  Inneres Auge è il suo primo regalo a Catania, a Piazza Università, al pubblico, ai consiglieri comunali presenti, ai politici, agli assessori designati e a Enzo Bianco, seduto in prima fila. “Uno dice – intona Battiato – che male c’è a organizzare feste private con delle belle ragazze per allietare primari e servitori dello stato?  non ci siamo capiti e perché mai dovremmo pagare anche gli extra – sospira il maestro e poi scandendo ogni sillaba –  a dei rincoglioniti?”  E scatta l’applauso. “Canta per Catania Franco” urla uno spettatore, Battiato sorride ed è il tempo di Bandiera Bianca, anche se prima di far partire la base, nel suo stile diretto, mormora: “Acustica tremenda”.

Battiato nel backstage

Punta il dito verso Bianco appena intona l’ultima nota e poi scende dal palco. Un assaggio. Troppo poco per dei catanesi affamati di magia. Il sindaco si alza e va nel backstage, un veloce abbraccio e poi Battiato lascia Piazza Università, non prima però di aver dedicato tempo ai suoi fan, tra foto, autografi e strette di mano. Gioviale e attento con il suo pubblico, silenzioso con i giornalisti. Generoso di sorrisi con la macchina fotografica, ma avaro al microfono. “La sindacatura di Bianco la vedo benissimo per il futuro di questa città – afferma a LiveSiciliaCatania  – Sarà una rivoluzione per Catania? Penso proprio di si, sicuramente porterà un cambiamento positivo”.

Il pubblico a piazza Università

Uno show Catania EvViva: voluto dai Giovani Democratici per ricominciare. Una nuova pagina per la città da scrivere insieme a Battiato e i tanti artisti, l’attore Vincenzo Perrotta, i Crabs, i Caftua, Puccio Castrogiovanni e Pablo Rabito, che hanno voluto celebrare l’elezione di Enzo Bianco.

 

Bianco con Tiziana Lodato

Ed è proprio lui, il sindaco, alle 22.30,  a essere chiamato sul palco dall’attrice Tiziana Lodato, trasformata in conduttrice per una sera. Blocco in mano ed  Enzo Bianco  parla ai suoi cittadini, ai suoi elettori: “Oggi sono qui per dirvi grazie, un grazie a voi e un grazie ai tanti artisti che hanno deciso di esibirsi qui gratuitamente. Provo una grande emozione a ricominciare da una piazza e soprattutto da questa piazza dove insieme abbiamo condiviso tanti momenti in passato”.  Il sindaco ricorda in particolare un capodanno: e mette a confronto piazza Università con le piazze delle grandi città: Roma e New York. “Questa è una città ferita e umiliata e – continua Bianco quasi citando un testo di Battiato – io voglio prendermene cura, voglio che torni ad essere una città felice, dove i ragazzi possono trovare un posto di lavoro, una città con migliaia di turisti, immagino una città in cui i giovani possano mettere a frutto il loro talento, penso al ritorno della movida catanese, che si svolga però in un ambiente sicuro. Noi abbiamo ottenuto un successo incredibile, questa è l’unica grande città in cui un sindaco ha vinto al primo turno, e questo – aggiunge il primo cittadino – mi da una grande forza che userò fino in fondo per fare rialzare Catania”.

Bianco sul Palco di Catania EvViva

Per chiudere Bianco sceglie di raccontare una storia. “Io sono del segno dei pesci – racconta – e alla voce del mio segno zodiacale ho trovato questa indicazione: da più di 30 anni un uomo di Assam in India lavora per costruire una foresta, quando Jadaf Mohai ha cominciato a piantare semi e a prendersi cura delle piante aveva 16 anni e le rive del fiume Badamapruta erano spoglie, oggi, grazie a lui, sono coperti da 5000 km quadrati di foresta, abitata da cervi, tigri, rinoceronti e elefanti”. Dall’analisi le “stelle” per Bianco prevedono nei prossimi dodici mesi un grande progetto creativo a servizio della sua città. “Non vi preoccupate anche se sono il sindaco dei fiori, non voglio riempire Catania di un migliaio di fiori, oppure far passeggiare rinoceronti e elefanti. Noi il nostro elefante, il Liotru – afferma – ce lo abbiamo e ci basta. Questa storia vuole essere solo una vicenda simbolica, perchè possiamo vedere spuntare una foresta dove prima c’era una landa desolata. Insieme possiamo riuscirci”

E prima di lasciare il microfono Bianco si rivolge all’ospite d’onore della serata: “Battiato nel 2005 durante un concerto disse che se non avessi vinto avrebbe lasciato Catania, lui quella promessa la mantenne, ma ora che sono tornato chiedo a lui e a tutti quelli che vivono fuori di tornare e di dare – conclude il sindaco – un nuovo impulso a questa città”.

La promessa di Bianco per Catania si potrebbe sintetizzare rubando uno dei versi de La Cura di Battiato: “E guarirai… perché sei un essere speciale, ed io, avrò cura di te”.

 

 

 


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