L'azienda è sequestrata | I dipendenti protestano sul tetto - Live Sicilia

L’azienda è sequestrata | I dipendenti protestano sul tetto

Un'immagine della Veragel il giorno del sequestro da parte degli uomini della Dia

Cinque dipendenti della Sv Srl, azienda della Veragel, recentemente sequestrata a Salvatore Vetrano, sono saliti sul tetto dello stabilimento di Carini per protestare contro il mancato rinnovo del contratto.

PALERMO – Da ieri sera cinque dipendenti della Sv Srl, azienda in amministrazione giudiziaria, stazionano sul tetto dello stabilimento di Carini per protestare contro il mancato rinnovo del contratto. Qualcuno ha anche minacciato di buttarsi giù. I contratti a tempo determinato dei cinque dipendenti sono scaduti il 30 giugno. Ad altri cinque, invece, il contratto è stato rinnovato per tre mesi, “ma senza alcuna apparente motivazione alla base della selezione”, dicono.

La Sv Srl è un’azienda della società Veragel, che opera nel settore degli alimenti surgelati. A maggio il titolare dell’azienda, l’imprenditore Salvatore Vetrano, ha subito un sequestro di 25 milioni di euro ad opera della Direzione Investigativa Antimafia. Tra i beni sequestrati c’è anche lo stabilimento di Carini.

“La Sv Srl e la Veragel sono finite in amministrazione giudiziaria il 30 aprile – continuano i dipendenti –. Ieri pomeriggio una nostra delegazione è stata convocata dal Prefetto, che al termine dell’incontro ha chiesto ai magistrati competenti di rinnovare il contratto anche ai cinque lavoratori esclusi. In serata l’amministrazione giudiziaria ci ha mandato una mail nella quale proponeva il rinnovo per una sola unità lavorativa, mentre le altre quattro sarebbero entrate in un bacino particolare, una sorta di corsia preferenziale per una futura assunzione da parte di un’altra azienda. Nell’attesa, però, non avrebbero percepito alcuna fonte di reddito né ammortizzatore sociale”.

“Questa azienda è florida – concludono –. I cinque dipendenti attualmente in servizio sono del tutto insufficienti: praticamente non si possono assentare, non possono godere di ferie né malattie”. I quattro operai esclusi dal rinnovo sulla base della proposta formulata ieri sera dall’amministrazione giudiziaria intendono fare istanza per accedere ai contratti di solidarietà.


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