Misilmeri, il mistero del corpo carbonizzato | Prima lo hanno ucciso, poi dato alle fiamme - Live Sicilia

Misilmeri, il mistero del corpo carbonizzato | Prima lo hanno ucciso, poi dato alle fiamme

La scena del delitto

Un corpo carbonizzato nelle campagne di Misilmeri. E un 'giallo' che stenta a trovare soluzione. Nemmeno l'autopsia ha dato una risposta definitiva alle molte domande che circolano intorno alla vicenda. Tranne una.

PALERMO – E’ stata effettuata stamattina l’autopsia sul corpo carbonizzato trovato ieri in un’area di campagna a Misilmeri, nel Palermitano. Ad effettuare l’esame presso l’Istituto di Medicina Legale del policlinico è stato il medico legale Antonina Argo, ma nessun elemento signifatico sarebbe emerso.

Il cadavere, segnalato dal proprietario del terreno ai carabinieri e trasportato ieri a Palermo, viene infatti definito “degradato” e “devastato”, uno stato che non ha permesso di fare venire a galla nulla di significativo. Di certo c’è che l’uomo ucciso, il cui corpo è stato dato alle fiamme, non è stato raggiunto da alcun colpo di pistola, ma qualcuno l’ha voluto “punire” tagliandogli le mani, forse, per vendicare un torto subìto.

Le cause del decesso restano quindi ancora da chiarire. L’uomo, la cui identità è da accertare, sarebbe però stato avvolto dalle fiame dopo essere stato ucciso: secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri, infatti, il cadavere è stato posizionato su due copertoni d’auto per permettere al fuoco di diffondersi.

Sarà l’esame del Dna a fornire le risposte più importanti: l’esame è in mano ai carabinieri del Ris di Messina, che ha già avviato l’iter per ottenere quanto prima i risultati e dare un nome e cognome a quel corpo divorato dalle fiamme e reso irriconoscibile.

Le indagini dei militari dell’Arma, coordinati dalla Procura di Termini Imerese, si muovono sulle ultime persone scomparse nella zona di Misilmeri. In particolare, sarebbe una denuncia di scomparsa dello scorso 26 giugno a concentrare l’attenzione su Massimiliano Milazzo, un ragazzo di 25 anni pregiudicato per furto, originario di Villabate.


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