CATANIA – Si è svolta stamattina in aeroporto la cerimonia di inaugurazione della nuova toponomastica dello scalo di Fontanarossa. Il presidente della Sac, Enzo Taverniti, l’amministratore delegato, Gaetano Mancini, e il direttore generale, Renato Serrano, insieme all’assessore comunale alle Attività produttive, Angela Mazzola, hanno presentato le paline viarie progettate dall’architetto Giuliano Mignemi di San Gregorio e realizzate dalla Fonderia Ursino di Piano Tavola. Fra gli intervenuti anche le vedove di Angelo D’Arrigo e Giuseppe Gulli, nonché una cugina di Ettore Majorana, nomi indissolubilmente legati alla storia del volo italiano e della scienza.
Per Enzo Taverniti, «era giusto dare un riconoscimento a uomini e donne che hanno sperimentato, si sono spesi e in alcuni casi sono anche drammaticamente caduti per alimentare il sogno dell’uomo di volare. La viabilità dello scalo di Fontanarossa oggi si approssima a quella del resto della città, con nomi di grande rilievo a segnare ogni strada». Anche per Gaetano Mancini, «con l’inaugurazione di oggi si avvicina ancora di più lo scalo a Catania, con dei nomi normali a indicare ogni via. Il che ci ha poi dato l’occasione anche per rendere omaggio a delle grandi personalità sia della nostra terra che dell’aeronautica in generale».
L’assessore alle Attività produttive, Angela Mazzola, ha evidenziato «l’assoluta vicinanza dell’amministrazione comunale guidata da Enzo Bianco allo scalo etneo, motore di scambi umani, culturali e commerciali che nei decenni si sono tradotto in crescita e sviluppo del territorio». Laura Mancuso, vedova di Angelo D’Arrigo, ha dal canto suo sottolineato di essere «contenta che con questa intitolazione la Sac abbia deciso di onorare la memoria di Angelo. È l’ennesima dimostrazione di come le sue imprese e il messaggio contenuto in esse, fatto di coraggio, libertà e simbiosi con la natura, abbiano lasciato un segno tangibile nel cuore di molte persone. Ringrazio il presidente Taverniti e l’ad Mancini per la loro scelta, che ha voluto ricordare chi al volo ha dedicato tutta la sua vita».
