PALERMO – Dopo otto anni dalla sua scomparsa, sembrano accendersi le speranze per la famiglia di Fabrizio Catalano, il ragazzo di Collegno (Torino) scomparso il 21 luglio 2005 ad Assisi (Perugia). Proprio a Terrasini infatti, sembra aggirarsi un frate scalzo con un saio di iuta, molto somigliante al ragazzo di cui si sono perse le tracce anni fa.
L’uomo sarebbe stato avvistato per le vie del paese e lungo la strada statale che collega Terrasini a Cinisi mentre era intento a fare l’autostop. A dirlo è stata una donna abitante della zona che, dopo i diversi appelli dei genitori lanciati nel web e sulle tv locali, ha riconosciuto nel frate una notevole somiglianza con il ragazzo.
Fabrizio Catalano aveva 20 anni al momento della scomparsa. Era ad Assisi per seguire il corso estivo di musicoterapia. Il 21 luglio del 2005, si sono perse le sue tracce sul sentiero francescano che conduce in direzione di Valfabbrica. Successivamente, un cacciatore trovò nel bosco gli indumenti del giovane e la chitarra dalla quale non si separava mai, mentre il cellulare e gli altri oggetti personali sono stati ritrovati nella stanza che condivideva con le compagne del corso di musicoterapia.
Caterina Migliazza, mamma di Fabrizio, si rivolge a Livesicilia nella speranza che qualcun altro possa aver riconosciuto in questo frate la somiglianza col figlio. I genitori sono convinti che il ragazzo abbia intrapreso un cammino spirituale data la sua profonda religiosità e visto il ritrovamento dei suoi oggetti personali avvenuto proprio sul sentiero francescano.
“Abbiamo cercato nostro figlio nelle diverse comunità limitrofe le zone in cui è stato avvistato, ma nessuno vuole collaborare – ha detto Caterina Migliazza. Temo proprio che mio figlio sia stato plagiato e manipolato da qualche santone che possa essersi finto sacerdote e che potrebbe aver approfittato della sua fragilità”.
Questa non sarebbe la prima segnalazione. Un frate, sempre molto somigliante a Fabrizio, sarebbe stato visto aggirarsi quattro anni fa nei pressi di Maida, in provincia di Catanzaro in Calabria e a Giugno dell’anno scorso a Bracciano, vicino a Roma. Tutte segnalazioni che finora non hanno portato a niente.
“Non me la sento di escludere nessuna ipotesi – precisa Caterina Migliazza -. Per questo in noi si accende nuovamente la speranza che possa trattarsi di lui. Vi chiediamo accoratamente di dare a noi genitori la possibilità di guardarlo negli occhi e di riconoscerlo (o di escludere con certezza che sia lui, per continuare la nostra ricerca). Vi chiediamo, se potete, di fargli alcune foto e inviarcele. Non escludiamo neanche che Fabrizio abbia perso la memoria e sia in giro che vaga come i tanti barboni senza tetto. Fino a quando non ci verrà restituito un brandello di Fabrizio, noi genitori continueremo a sperare e a cercarlo. Per favore, aiutateci”.
