Stamattina il dovere mi chiama dall’altro capo della città. Ho una sessione d’esami al Policlinico e, abitando a Tommaso Natale, mi toccherà percorrere la strada che ha vinto lo scudetto di “più trafficata d’Italia”: la Circonvallazione. Appena superato il sottopasso di Via Socrate imbocco la corsia laterale lato-monte in direzione del Centro. All’altezza della prima uscita cittadina dall’A29, ecco la prima stazione di questa Via Crucis. Come ogni giorno a quell’ora, i TIR carichi di merce attendono in coda che gli addetti del megastore francese di “cose di casa” si decidano ad aprire i cancelli.
Per scansarli devo invadere la corsia destinata a chi esce dall’autostrada. Accendo l’autoradio mentre su entrambi i bordi della strada scorre il tappeto ininterrotto di immondizia ed erbacce che mi accompagnerà per tutto il tragitto. Di tanto in tanto sulla mia destra, e proprio in concomitanza dei cassonetti, cataste di rifiuti sembrano attendere l’autobus sotto le pensiline. Osservo che i cassonetti sono tutti rigorosamente vuoti e mi domando se i palermitani non riescano più a centrare il bersaglio del loro sport preferito (il lancio del sacchetto, intendo) o se invece proprio gli addetti alla raccolta li svuotino sull’asfalto che tanto la pala meccanica si porta via tutto ogni dieci giorni (alla faccia della differenziata). Beh, forse le due cose insieme.
All’altezza del nuovo ingresso del Cervello, via Maccionello è ostruita da una serie di cumuli di materiale edile di risulta. Qualche furbacchione che sta ristrutturando una casa ha scambiato la strada pubblica per una discarica. Pochi metri più avanti, siamo poco oltre via Trabucco, una piantagione spontanea di parietaria (la famosa “erba di vento” responsabile di asma e allergie) e un fumaiolo di eternit spezzato in più punti annunciano che lì vicino sorge un ospedale (il mio) con una secolare tradizione nella cura delle malattie respiratorie.
Proseguo verso via Belgio e finalmente entro nella corsia centrale. La strada è sgombra, ma un segnale tondo con la scritta “70” e il cartello dell’autovelox mi invitano a moderare la velocità. Poco prima dell’albergo che, comunque si chiami, resterà in eterno “il Motel Agip” inizia la litania dei semafori a chiamata con il variopinto campionario di “chiamanti” a far scattare il rosso. C’è lo storpio che mi guarda come fossi un pezzente quando gli allungo 20 centesimi, che al mio tasso di cambio fanno sempre 40 bustine di Calciatori Panini.
Ci sono i motociclisti che, dovendo invertire la marcia, mi guardano beffardi mentre attraversano in groppa ai loro mezzi. Più avanti, ecco la torma di extracomunitari che vorrebbero pulirmi il parabrezza con la loro bottiglia d’acqua fitusa. Un unico indigeno, giocando in casa, si appoggia confidenzialmente al finestrino per offrimi un accendino o i fazzoletti di carta. Ed è inutile dirgli che non fumo e che in pieno luglio non sono neppure raffreddato. Perché a quel punto l’evocazione dei picciriddi fa di nuovo scattare la mano verso il cassettino con gli spiccioli.
E infine, naturalmente, ci sono quelli che avrebbero il diritto di attraversare la strada per davvero e che si chiedono a cosa servano quei sovrappassi pedonali montati lì in pompa magna ormai quasi due anni fa e sui quali non è mai passato un pedone. Così come se lo chiedono le centinaia di persone che attendono dentro le loro scatole di latta in quella strada eternamente sospesa tra lo status di autostrada urbana e quello di suq mediorientale.
Va beh, le Colonne d’Ercole di Via Perpignano sono passate e il più è fatto. Rallento all’altezza dell’autovelox fisso mentre un energumeno che mi sovrasta da dietro su un gigantesco SUV si dimena e lampeggia dimenticando che in quel tratto, e solo in quello, “70” vuol dire davvero “70”. Imbocco la svincolo di via Basile dove da sempre il flusso di macchine in uscita si interrompe incrociando quello di chi proviene dalla Palermo-Sciacca per dirigersi verso l’autostrada di Catania. Certo, sarebbe tutto più scorrevole se la metà destra della carreggiata sotto il ponte non fosse sempre occupata da un camion pieno di cassette di pesche (o fragole, o arance, secondo stagione).
Finalmente arrivo al Policlinico per gli esami. Gli studenti sono lì in attesa con gli appunti in mano a sperare che l’argomento dell’ultimo ripasso coincida con quello dell’esame. Chiamo l’appello e il primo studente si siede di fronte a me. Per un attimo chiudo gli occhi. “Allora, signor Orlando. Mi parli della Circonvallazione. Le è capitato ultimamente di passare da lì? Si è accorto che l’immondizia e le erbacce sono ovunque, che nessuno rispetta le regole e che dovrebbe far qualcosa per rendere il traffico più scorrevole e l’attraversamento più sicuro? Sa dirmi perché, prima che li prendessero a sprangate, l’unica cosa funzionante erano gli autovelox? Su quale testo ha studiato, signor Orlando? Sa, la Circonvallazione è un argomento importante e lei mi sembra proprio impreparato”. Sono sul punto di alzarmi indignato per bocciarlo, ma apro gli occhi e di colpo quel ciuffo unto e quelle guance paffute scompaiono. Di fronte a me solo un ragazzo pallido che si morde le labbra. “Mi scusi se mi sono distratto. Allora, mi parli delle manifestazioni cliniche dell’asma”.
Il ragazzo si scioglie nel lungo sospiro di sollievo di chi, al contrario di quell’altro, “lo sa”. Io invece ripercorro con la mente la mia Via Crucis mattutina. Mi sento stringere il petto, come una specie d’affanno. Io non ho l’asma. Io vivo, in qualche modo, a Palermo.
Finalmente si parla del supplizio di chi ogni giorno deve percorrere la circonvallazione! O perché va e viene dal lavoro o perché vorrebbe arrivare da un punto all’altro della città. Di giorno impieghi soltanto 30 minuti se viaggi spudoratamente sulle corsie di emergenza. Altrimenti sei fritto! Semafori, innesti laterali, svincoli ti condannano a soffrire. Non ci sono interventi correttivi da anni. I sovra passaggi non sono pronti. I sottopassaggi sino terra di nessuno. I lavavetri impongono i tempi dei semafori. Orlando, i tuoi collaboratori non hanno nemmeno un pizzico di fantasia per trovare soluzioni?
Caro vitogol, la circonvallazione e’ l’emblema quotidiano di cio’ che non dovrebbe essere ed invece e’, di quello che andrebbe fatto e che non si fa, della indignazione rassegnata dei palermitani, degli occhi che non vogliono vedere e che invece parlano avvolti di demagogia. Anch’io vorrei avere come allievo ad un esame il nostro caro sindaco e chiedergli perche’ non gira più la citta’, perche’ non riesce a risolvere non le grandi questioni ma i piccoli cento problemi che soffocano la vita di noi poveri palermitani il cui sogno e’ ormai mandare via i propri figli il più lontano possibile. Il nostro sindaco si vantava di chiedere ogni mattina quanti autobus fossero in giro, oggi, per prima cosa, dovrebbe uscire la mattina con i suoi capiripartizione (o caporali, scelga Lui) e camminare, camminare e chiedere conto e ragione delle ragioni dello stato delle cose. Ma, ahime, anche lui e’ invecchiato e noi non riusciamo a far diventare la nostra rassegnata indignazione una protesta civile. Se credi, una domenica mattina, troviamoci tutti insieme, i soliti professori, avvocati, ingegneri, benpensanti di turno, per una protesta civile che faccia capire che la misura e’ davvero colma. Io ci saro’, con il mio volto e il mio nome non più’ coperto da un nickname!
Caro Vitogol, la devo correggere.
Lei, come tanti altri concittadini, non è al corrente del fatto che l’amministrazione comunale si è dotata da tempo di un formidabile mezzo per portare a termine i propri compiti. È l’Assessorato Comunale alle Disfunzioni. Suo principale scopo è quello di individuare i vari aspetti della vita quotidiana del cittadino e di porre rimedio a quanto eventualmente funzioni, mettendo in atto una serie di provvedimenti atti a riportare il palermitano a livelli barbari. A proposito del traffico della circonvallazione riporto un paio di successi dell’assessorato. Per chi si immette nella stessa provenendo da Viale Michelangelo, percorso che sono costretto a fare ogni giorno, a un certo orario si manifesta un fatto straordinario: il traffico che prima era intenso ma scorrevole, come amano dire i bollettini, improvvisamente diventa di piombo. È successo che, proprio all’incrocio con la rotonda, i Vigili Urbani, su suggerimento del suddetto Assessorato, hanno piazzato di traverso una loro macchina che riduce la carreggiate da quattro a due. Con un solo colpo di genio si blocca lo scorrimento in viale Michelangelo e non si migliora quello proveniente dalla zona ovest della circonvallazione. Se si tenta un percorso alternativo, come l’immissione in circonvallazione dalla via Leonardo da Vinci, si scopre che l’incrocio con le auto che provengono dalla parallela alla circonvallazione, lato est, è in realtá un girone infernale che le pattuglie dei Vigili eventualmente sul posto non tentano neppure di regolare, impegnate come sono a commentare tutte le disposizioni impartite dall’Assessorato alle Disfunzioni. E poi dicono che a Palermo non funziona nulla!!!
Indicate la luna e io guardo il dito…epperò perchè, pur infastiditi dai questuanti, continuate loro ad elargire spiccioli?
Che articolo delizioso! Io invece percorro la circonvallazione perchè vengo da Casteldaccia, e vi assicuro che all’altezza del ponte Corleone non si scherza per intoppi. Ormai sono diventata preparatissima sul flusso delle auto, cioè se sgarro 5 minuti sono fregata ed intoppata. Una cosa che non ho capito, se a noi ci fanno le multe con l’autovelox quando abbiamo la fortuna di trovare le corsie leggermente scorrevoli, le ore ed ore della nostra esistenza persi in questa vetusta, incasinata, sporca circonvallazione chi ce li ripaga? Sindaco Orlando sei in multa! Non vuoi pagare la multa? allora metti quache vigile a fare defluire il taffico tipo allo svincolo del Ponte Corleone. Grazie
Caro autogol , hai dimenticato di appuntare nel bollettino il futuro prossimo che riguarderà la rotonda del motel agip tenuto conto che quando (?????) andrà in funzione , potremo fare notte per raggiungere la parte alta di via leonardo da vinci… ancora non si sa come potrà risolversi si sa già per certo che Orlando candiderà palermo a città per traffico ORDINATO.
Splendido spaccato della nostra realtà palermitana… oramai da qualche tempo solo l’ironia ed il sorriso amaro riescono ad evidenziare i problemi, sempre più gravi, che ci circondano. sovra passi ostacolati per decenni che, una volta installati, non vengono aperti, rendendo il viale regione il supplizio descritto da Vitogol… ed in altri paesi fanno la rivoluzione !!!
a quello che dici aggiungo che la “porcheria” che per me rappresenta questa pseudo linea tram, ha praticamente finito di distruggere, nel vero senso della parola, quel poco di scorrevolezza che c’era in quella zona!
Ma si è poi capito perchè dopo tanta pubblicità a migliaia di euro/nostri, spesi per i sovrapassi, c’è ne è solo uno tra via Pitrè e via Perpignano, funzionante ( ma senza a scensore ), mentre un’altro montato nei pressi del Motel Agip non lo hanno mai aperto ed addirittura hanno montato SOLO il supporto centrale del terzo ponte in mezzo alla carreggiata prima di c.so Calatafimi?
Senza parlare del casino che hanno fatto per la linea tram!
Una circonvallazione che si rispetti, dovrebbe funzionare come un’autostrada, con tanto di svincoli (appunto, autostradali) e privi di semafori e di percorsi pedonali.
I pedoni devono servirsi delle strade laterali e dei sovra (o sotto) passaggi.
Così dovrebbe essere nelle città civili, ma a Palermo le cose più semplici diventano le più comlicate da realizzare.
Chissà perchè…
Caro Vitogol sono pienamente d’accordo con te e anzi rilancio il tuo racconto chiedendo anche al Nostro Sindaco (che lo sa fare) di fare una passeggiata di pomeriggio non su Marte ma nella centralissima via Amari, via Catania ecc. Dove per un disabile o per un passeggino e’ impossibile cambiare marciapiedi a causa delle auto posteggiate rigorosamente sui marciapiedi.
Che schifo!!
E’ la sacrosanta verita’. Ma il palermitano medio se ne frega e tira a campare. Ma la cosa peggiore e’ quella che non sai a chi rivolgerti per chiedere il rispetto delle regole.
Ma Orlando il Sindaco lo sa fare…!!! Ahahahah basta con i soliti noti.
Caro Vitogol,
alla messe di scenette di ogni giorno, vissute da ciascuno di noi, non hai voluto aggiungere, forse, il !”rito” del dare alle fiamme i cassonetti colmi. Una “punizione” o una ritorsione contro chi ci amministra che per la verità fa ben poco per rendere la vita più agevole ai cittadini. Tuttavia, quegli altri , i piromani, non sanno o non vogliono capire che aggiungono danno al danno: la diossina.
Hai scritto anche di Autovelox. Giusto, ma ciascuno di noi, che si trovi a passare per qualsiasi strada della città, vorrebbe vedere, magari di tanto in tanto, qualche vigile, qualche auto di Polizia Municipale, qualche auto-civetta che prendesse la multa alle macchine posteggiate in doppia e tripla fila rendendo un budello una strada altrimenti facilmente percorribile e che dà la possibilità ad altri cittadini “ furbi” di esercitarsi nel l’arte di arrivare o passare sempre prima di un altro che magari ha la precedenza. Tutto,ovviamente, all’insegna del: “ ho fatto la solita stronzata, ergo sum”. Le maledizioni, i motti irripetibili, i borbottii ei suoni dei clacson sono un abituale contorno che soddisfa chi ha fatto la stronzata e scorna di più chi l’ha subita.
Infine l’ultima tappa: quella della ricerca del posteggio. Non lo trovi quasi mai. Sei fortunato se trovi un garage ad ore. Se hai tre euro in tasca potresti aver risolto l’ultimo problema. Quello dell’andata, ovviamente!
Un abbraccio
U Ncazzatu
infatti mi chiedo: sul soprapasso di via Perpignao si sono chieste le dimissioni di cammarata, mentre su quello di via Uditore forse faranno santo Orlando? Ma se nemmeno sono capaci di leggere un flusso di traffico, basterebbe una idiota correzione dell’innesto laterale sempre di via uditore, invertendone il senso per scaricare la rotonda del motel agip, altro esempio a prescindere di grande ingegneria stradale, da dosi di traffico abnorme. ma ormai l’unica attenzione posta su questa strada è quella di intravederne un uso pronto cassa con le multe per l’alta velocità, poi se al semaforo di via perpignano, appositamente non tolto, l’uso che se ne fa non è per i pedoni, ma per l’assalto dei lavavetri, questo non ha alcuna importanza.
ED IO CHE ABITO A BONAGIA …. E DEVO ARRIVARE A TOMMASO NATALE…….. HO SEMPRE AVUTO UN PO’ D’INVIDIA PER COLORO CHE DEVONO ARRIVARE DALLE MIE PARTI……CMQ ….. QUALCHE SEMAFORO IN MENO ……E QUALCHE CONTROLLO PER CHI CON MOTORINO LO BLOCCA FERMANDO SIA A DESTRA CHE A SINISTRA …..ALMENO UNA CINQUANTINA DI AUTO……..
Io la vecchia circonvallazione la percorro al contrario e per fortuna solamente nei mesi estivi. Entrando in città, dalla direzione Catania, mi imbatto quotidianamente in un traffico che secondo me è unico al mondo. Forse, ancora l’attuale assessore al traffico con tutti i suoi precedessori, non ha capito che bisogna eliminare i semafori di via perpignano (e anche i lavavetri) e tutti quelli che seguono in direzione svincolo Belgio, non ci vuole mica una laurea per capire tutto questo. Esistono i passaggi pedonali che sono stati recentemente realizzati ma anche li non sono utilizzabili perchè, leggete, leggete, il comune di Palermo non riesce a trovare un gestore per gli ascensori, siamo al paradosso, una città che si candica a capialte della cultura non riesce ripeto a mettere in servizio degli ascensori vergognatevi……… con questo finisco non ci sono parole……..
era presvisto l’ampliamento del ponte,, ma e’ rimasto un sogno ,, !!
È con viva e vibrante soddisfazione ….. che ho nuovamente la possibilità di darTi il bentornato.
Non c’è che dire: stavolta hai centrato L’ARGOMENTO. Non c’è Angiolina che tenga. Quando si parla di traffico panormitano i commenti fioccano. La p mi sembra altamente significativa.
Arrivederci.
P.S. Come è andato il ritorno e, soprattutto, com’è andata la sessione d’esami?
Sotto il ponte di via Basile, oltre al venditore di pesche, ha dimenticato di menzionare l’onnipresente stigghiolaro, che col suo fumo d’arrosto restituisce un’atmosfera “british” al traffico.
P.S. quando arriverà la crociata contro queste bancarelle immonde che ammorbano tutte le nostre periferie? Altro che igiene e HCCP (o come diavolo si scrive)!
@nemo
Io mio “chissà perchè” non intendeva ignoranza in materia, ma era provocatorio.
Ciao
E quando arriverà una crociata contro quell’esercito di lavavetri, posto al semaforo di Via Perpignano? Nessuno mi leva dalla testa che sono essi stessi ad azionare quel semaforo (pedonale)
Ciao
I TURISTI VENGONO A PALERMO PER VEDERE MONUMENTI CHIUSI.STRADE PIENE DI SPAZZATURE,LA CITTA’ VECCHIA CON STORIA PIENA DI GENTE CHE VENDE SPAZZATURA
RACCOLTA DAI RIFIUTI.
MA I POLITICI NON SI VERGOGNANO DI PRESENTARE AL MONDO UNA CITTA PIENA DI STORIA IN QUESTI CONDIZIONI?
QUANDO VI SPECCHIATE COSA VI DITE?