Agricantus, c'è "Il Festinello" | di Salvo Licata - Live Sicilia

Agricantus, c’è “Il Festinello” | di Salvo Licata

Costanza Licata e Rosemary Enea decidono di ripercorrere rifacendosi al canovaccio degli ultimi orbi-trionfisti e ad una invocazione onirica del giornalista Filippo D'Arpa, consegnando quest'anno alla città una versione originale della vita di Rosalia

dall'11 al 14 Luglio
di
2 min di lettura

Con Salvo Piparo e Costanza Licata, Rosemary Enea, Filippo D’Arpa, Daniele Billitteri, Mirko Cirrone, Nello Carnevale, Gabriella Cassarino, Ilaria Spagnoli, Lorenzo Marchese, Francesco Meli, Dania Meli, Laura Carnevale, Silvia Lo Verde e con la partecipazione straordinaria dei ragazzi del Centro Padre Nostro Pino Puglisi di Brancaccio: Ivan Bruno, Gloria Lo Bue, Dario Conti, Maria Rinaldi, Antonella Pantaleo, Salvatore Di Fresco, Chiara Pecoraro, Sharon Tringale, Elison Tringale, Deborah Buscemi, Rosalba Razzano.

Tutto risale alla messa in scena del trionfo di Salvo Licata del 2004. Una favola sacra e profana che l’attore Salvo Piparo ricorda di avere visto mettere in scena dai “guitti-figliocci” di Licata. Al tempo, Piparo incontra fatalmente Luigi Maria Burruano che aveva riunito come in una pozione di psicofarmaci, gli artisti della città più rappresentativi del genio e della sregolatezza, come Tony Sperandeo, Lollo Franco, Giorgio Li Bassi, Giacomo Civiletti ed altri ancora fino ad arrivare alla suggestiva figura di Costanza Licata nei panni della “Santuzza”. Salvo Licata che per primo aveva saputo raccontare la strada e la magia della leggenda, imbastisce così quel sentimento umano di bisogno di fede e di abbandono, propri di chi consegna al cielo la propria sorte. Attori-pupi muovevano l’intera storia, tra divertenti fraseggi e antichi stornelli del 700′ che Salvo Piparo, Costanza Licata e Rosemary Enea decidono di ripercorrere rifacendosi al canovaccio degli ultimi orbi-trionfisti e ad una invocazione onirica del giornalista Filippo D’Arpa, consegnando quest’anno alla città una versione originale della vita di Rosalia, dedicando proprio al giornalista-poeta Salvo Licata a cui nei giorni scorsi è stata intitolata una strada (via Venezia), questo straordinario spettacolo di borgata, che raccoglie tutti i fedeli, per devozione o curiosità, adunandoli attorno a un miracolo, un immancabile rito propiziatorio che battezza la città con una cofana di “fave a coniglio” per salvarla da ogni malasorte, come un capodanno estivo che traghetta le anime, i sentimenti e i desideri di ciascuno. Un insieme di avvenimenti storici, una parata teatrale col colpo di coda del “panormitanus” Daniele Billitteri, compagno di Licata a L’Ora, un intenso infuso di tradizione orale per tutti coloro che sono e che non sono palermitani.

Solo per la data del 14 luglio come da tradizione saranno offerti “babbaluci e mellone ghiacciato”

Biglietto euro 11


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