Spallitta tuona: "Via Trabucco? | Porterò le carte in Procura" - Live Sicilia

Spallitta tuona: “Via Trabucco? | Porterò le carte in Procura”

Prosegue la polemica tra le fila della maggioranza del Consiglio comunale di Palermo sul piano particolareggiato di via Trabucco, che revede, nel vecchio Prg, la suddivisione dell’area, che si estenda per 45 mila metri quadrati.

Prosegue la polemica tra le fila della maggioranza del Consiglio comunale di Palermo sul piano particolareggiato di via Trabucco. Il piano, che risale al vecchio Prg, prevede la suddivisione dell’area, che si estenda per 45 mila metri quadrati ed è destinata a zona commerciale D2, in una serie di lotti per centri direzionali commerciali e impianti produttivi, accompagnati dalle relative urbanizzazioni (parcheggi, aree di verde pubblico e viabilità).

Il voto aveva scatenato la sollevazione di alcuni consiglieri di Mov139. Particolarmente rabbiosa la reazione di Nadia Spallitta, per la quale il Ppe aggredisce il verde della zona e dà il via libera a nuovi centri commerciali. “Avevo chiesto una settimana di tempo perché l’atto necessitava di approfondimenti – ha detto oggi in aula la Spallitta –. Questo tempo non mi è stato dato. Questa delibera aspettava dal 2010, poteva aspettare qualche altro giorno. Avevo anche fatto un’interrogazione in tal senso. Nella zona di via Trabucco ci sono degli abusivi edilizi e dagli uffici comunali non mi è giunta alcuna risposta in merito. A questo punto andrò in Procura con tutte le carte”.

Secca la replica del presidente di Sala delle Lapidi, Salvatore Orlando, e del capogruppo del gabbiano arcobaleno, Aurelio Scavone. “Aspettavamo la relazione della collega su via Trabucco prima della delibera – ha risposto Orlando –, ma non è arrivata. L’atto su via Trabucco non è definitivo, tornerà in aula con le modifiche proposte dall’amministrazione”. Per Scavone “gli assenti hanno torto. Se c’è un atto importante bisogna essere presenti. Come capogruppo dell’Idv non ho mai ricevuto le carte annunciate dalla Spallitta. Abbiamo dovuto approvare l’atto, a maggior ragione dopo le due diffide presentate a questo Consiglio. In aula ho sentito dichiarazioni gravissime, qualcuno ha fatto terrorismo su chi faceva il proprio dovere”.

 


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