Legge antiparentopoli |Veto esteso al coniuge - Live Sicilia

Legge antiparentopoli |Veto esteso al coniuge

Marco Forzese, presidente della I commissione

Estesi nella formazione professionale i veti al mantenimento della carica parlamentare se gli enti sono gestiti dal coniuge dell'eletto, dal coniuge separato e dal convivente. La modifica proposta dai grillini

PALERMO – Ancora una riscrittura, l’ultima, per il disegno di legge “anti-parentopoli”, che oggi la Commissione Affari Istituzionali ha finalmente esitato. Determinante un emendamento che allarga le cause di ineleggibilità e di incompatibilità per i deputati e gli assessori e che ha registrato l’accordo di tutti. A proporlo, i grillini. Una modifica sostanziale che ha estinto i nodi che, via via, erano emersi durante l’iter parlamentare dal momento in cui il ddl aveva lasciato la sub commissione. Il nuovo testo estende i veti al mantenimento della carica parlamentare anche se il coniuge dell’eletto, anche se separato, e il convivente more uxorio ricoprono “il ruolo di rappresentante legale, amministratore o dirigente, o sia socio anche occulto, quando la condizione è provata giudiziariamente, in enti o società operanti nel settore della formazione professionale”.

“Si era arrivati al nulla, ad una pagina bianca perfettamente inutile – spiega Salvo Siragusa, del Movimento Cinque Stelle, componente dell’organismo -, ma quello che è stato fatto oggi, con il buon lavoro della commissione guidata dal presidente Forzese, mette dei limiti alle situazioni di cui si legge sui giornali da mesi”.

Per quanto riguarda gli assessori regionali, nominati e non eletti, le nuove cause di incompatibilità e la ineleggibilità varranno anche su tutti i settori della pubblica amministrazione. Spiega il presidente Marco Forzese: “Il ddl verrà trasmesso oggi alla presidenza dell’Ars per esaminarlo in Aula già nei prossimi giorni. Per quanto riguarda le norme sulla trasparenza, legati all’affidamento di appalti in maniera discrezionale a deputati o a parenti ed affini entro il secondo grado, la I commissione avvierà l’esame del mio “lodo” la prossima settimana unitamente alle norme anticorruzione”.


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