Invalidità, erogazioni in ritardo| Forzese presenta la sua richiesta - Live Sicilia

Invalidità, erogazioni in ritardo| Forzese presenta la sua richiesta

Si è svolta questa mattina nei locali dell'Assemblea Regionale in via Etnea la conferenza stampa di presentazione della richiesta promossa da Marco Forzese per l’istituzione all’Inps di una commissione d’inchiesta per gli enormi ritardi dei pagamenti d’invalidità.

CATANIA – Davanti ad una platea di aventi diritto indignati di fronte alla mancata riscossione dei loro pagamenti di invalidità, questa mattina, Marco Forzese nelle sale dell’Assemblea Regionale ha presentato alla stampa le modalità con le quali cercherà di intervenire a loro favore.

“Mi farò carico di presentare la richiesta agli organi competenti – ha commentato Forzese a LiveSicilia Catania – la legge deve essere costituzionale e le situazioni cui sono costretti a far fronte centinaia di invalidi non riconosciuti dalle istituzioni è anticostituzionale. Il nostro obiettivo sarà di sollecitare l’Inps ad inoltrare i pagamenti in ritardo, ma anche di creare un modello di procedimento che basandosi sulla correttezza non soltanto riconosca al cittadino la propria invalidità in tempi brevi, ma che allo stesso modo, in un periodo di tempo ammissibile, invii i pagamenti cui hanno diritto”.

Intervenuta all’incontro  l’associazione nazionale consumatori europei con il suo presidente nazionale Nunzio Vasta, più volte al centro del dibattito ancehe l’associazione San Lorenzo, il centro studi mediterraneo, l’associazione Anml di Catania ed il patronato Epasa di Riposto; “dopo l’antiparentopoli tenteremo la strada dell’anticorruzione – ha proseguito Forzese – ringraziamo quindi i Patronati e le associazioni che stanno sposando la nostra causa. Sconfiggere i compromessi ed i favoritismi proprio tra patronati e classe politica sarà il primo passo verso il successo”.

Tra gli indignati il signor Salvatore Cinquerughe che a LiveSiciliaCatania spiega: “Mia moglie da 39 anni soffre di ulcera varicosa, dopo 4 operazioni invasive e molto pericolose i medici hanno più volte preso in considerazione la possibilità di amputarle le gambe, sono decine le richieste inoltrate all’Inps, ma non abbiamo mai percepito un solo euro. Le visite, le medicazioni sono quotidiane, le spese costanti, una sola pomata costa 55euro, non possiamo più continuare così”.


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