"Papà è come una stella" - Live Sicilia

“Papà è come una stella”

Luca Parmitano

Come si sta lassù, tra il cielo e le stelle? Lo racconta un testimonial d'eccezione, Luca Parmitano.

Parla Parmitano
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ROMA – Non se lo aspettava proprio, Luca Parmitano, di ritrovarsi a uscire dalla Stazione Spaziale nel pieno del tramonto, a un passo dal buio e ritrovandosi capovolto e sospeso nel vuoto. La sua prima passeggiata spaziale, la prima in assoluto di un astronauta italiano, è cominciata all’insegna di una grandissima emozione che ancora traspare nella voce e nel sorriso dell’astronauta, collegato oggi dalla stazione orbitale con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). “Sono uscito per i piedi e ho visto la Terra sotto di me e avevo la sensazione di essere capovolto”, ha detto l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e pilota dell’Aeronautica Militare, impegnato nella missione italiana Volare fino al prossimo novembre. “Mi sono ritrovato sottosopra, ma il disorientamento è durato un istante, poi mi sono raddrizzato, riassestato e mi sono trovato a mio agio, ho ripreso il controllo e mi sono concentrato sul lavoro che dovevo fare”.

Tanto che i 15 minuti di adattamento concessi agli astronauti che affrontano una passeggiata spaziale ha preferito trascorrerli cominciando a spostarsi verso la prima area di lavoro. Essere sospeso nel vuoto, ha aggiunto, “è stata una bellissima emozione”, così come vedere la Terra, che da lassù sembra “un gioiello”, uno “spettacolo che l’uomo non è preparato a vedere”. Tanta emozione, ma anche tanti progetti. Luca Parmitano è già concentrato sulla sua seconda passeggiata spaziale, prevista il 16 luglio. Il suo compagno sarà, come il 9 luglio, l’americano Christopher Cassidy. Veterano di ben cinque passeggiate spaziali, Chris ha scelto di dare la precedenza al collega e amico Luca: “sarò il primo a uscire – ha detto Parmitano – e questo è un onore grandissimo”. Rispondendo al presidente dell’Asi, Enrico Saggese, ha aggiunto di aver finito proprio oggi di “configurare tutti gli strumenti per la prossima attività extra-veicolare”. Alcuni dei compiti previsti per la passeggiata del 16 luglio erano stati infatti eseguiti nella passeggiata del 9, conclusa con un’ora in anticipo rispetto alla tabella di marcia, nonostante qualche imprevisto. La prima passeggiata spaziale è stata un primato anche per il Paese ha aggiunto l’astronauta: “adesso l’Italia ha tutta la competenza necessaria per sedersi ai tavoli nei quali si prendono importanti decisioni per il futuro dell’esplorazione spaziale”.

Nel frattempo Parmitano pensa al suo futuro e a nuove missioni sulla Stazione Spaziale con incarichi più importanti: “Mi piacerebbe poter tornare sulla Stazione Spaziale con un ruolo importante, e questo non lo dico per me ma per il prestigio del nostro Paese”. Se sogna già una seconda missione gli è invece difficile pensare a quando dovrà lasciare la Stazione Spaziale: “cerco di non pensare mai a quel momento perché mi rende davvero molto triste”. Ma tornare a Terra significa anche rivedere la moglie e le due figlie. Per spiegare come mai si trova nello spazio dice alle sue bambine: “guardate le stelle e se ne vedete passare una più brillante è più veloce sappiate che quello è il vostro papà. Se pensate che questa sia una cosa bella, allora vuol dire che sto facendo un buon lavoro”


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