Il carro della Santuzza | Tra mistico e barocco - Live Sicilia

Il carro della Santuzza | Tra mistico e barocco

Il carro della Santuzza durante gli ultimi ritocchi

Un carro che si ispira al barocco e all'iconografia del '600 con i colori oro e rosso in primo piano. Novità ed elementi originali sul modello del carro dello scorso anno.

389° Festino di Santa Rosalia
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PALERMO – Dal color oro intenso dello scafo al rosso corallo di rami e fiori. Il carro trionfale con il quale sarà portata in processione Santa Rosalia, quest’anno, torna in grande stile. Tante le novità e gli elementi di design aggiunti sul modello del carro precedente: “Ci siamo ispirati all’iconografia del ‘600. Lo scafo è ricoperto da una foglia color oro ardente e tutt’intorno abbiamo riproposto le centine scenografandole come coralli- spiega Claudio La Fata, uno degli scenografi -. Nella parte posteriore è stato invece posto un pannello decorativo risalente al 1661 fin adesso collocato in una chiesa antica di Palermo”.

Un palcoscenico di ispirazione barocca dunque con al centro la statua della patrona di Palermo. Ai piedi della Santuzza, come da tradizione, prendono vita le forme del Monte Pellegrino. Proprio la parte anteriore è quella ad aver subito i ritocchi maggiori: “La parte della montagna dove era presente il pulpito della santa è stata sostituita con una gradinata contenete una prospettiva accelerata e ricoperta in foglie d’argento – continua La Fata -. Per la prima volta, inoltre, il carro è dotato di un impianto di amplificazione che renderà fruibili le note dell’Orchestra giovanile del Conservatorio di musica Vincenzo Bellini”.

Il carro, metafora del trionfo della santa, sin dalla prima celebrazione risalente al 1625 rappresenta la vera anima del Festino. Nelle intenzioni di architetti, organizzatori e scenografi c’è soprattutto la volontà di non deludere le aspettative: “Abbiamo lavorato tanto mettendo in questa opera una parte di noi stessi – conclude lo scenografo -. Questo carro vuole rimandare all’origine della festa, alla tradizione mistica ed allietare gli occhi dei fedeli che attendono la processione con ansia”.


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