Cara Santuzza, vorrei... | Le richieste dei palermitani - Live Sicilia

Cara Santuzza, vorrei… | Le richieste dei palermitani

Il viaggio di LiveSicilia nel cuore di Palermo, per scoprire quali miracoli gli abitanti di Palermo chiedono alla loro patrona.

389° Festino di Santa Rosalia
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PALERMO – Serenità, salute, lavoro e una città più pulita: sono queste le richieste più frequenti che i palermitani rivolgono alla Santuzza, in occasione del 389° Festino di Santa Rosalia. È quanto emerge facendo un giro nel cuore pulsante della città, partendo da piazza Verdi, passando per via Bandiera e Ballarò, fino ad arrivare alla Vucciria.

“Chiedo alla Santuzza di aiutarci – dice un venditore di granite – di darci la forza di andare avanti e di lavorare”. Ma non è il solo, il lavoro, in particolare, infatti è il miracolo più richiesto alla patrona, un’esigenza profonda, così come emerge dalle parole di un commerciante di piazza Verdi, che domanda “Una vita migliore, visto il momento che stiamo attraversando, non si vende niente, non vengono più turisti”. E non mancano i pensieri più profondi, alla Vucciria un uomo prega la Santuzza di “Illuminare le menti degli uomini di potere affinché aiutino i meno abbienti a fronteggiare la quotidianità”.

Anche tra i più giovani é forte la consapevolezza della situazione critica che la città, e non solo, sta attraversando: “Un po’ di positività e più lavoro per noi giovani”, dice una ragazza. Non mancano anche le richieste personali alla Patrona di Palermo: “Le chiedo di farmi un miracolo, ho subito un intervento alla gola per un tumore, e chiedo salute per me e per i miei figli”.

Non mancano le critiche alle istituzioni, cittadine e nazionali. “Alla Santuzza chiedo una boccata d’aria per tutte le famiglie ma spetta a Orlando ottemperare alle mancanze della città e risolvere tutti i problemi che l’affliggono” dice un passante. E ancora: “Alla Santuzza non chiedo niente, i problemi di Palermo li deve risolvere chi di dovere”.

E con una parola semplice che arriva dritta al cuore, un bambino si rivolge speranzoso alla Santuzza chiedendo soltanto “Felicità“, qualcosa a cui i grandi hanno ormai spesso di credere.


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