Messineo ascoltato dal Csm | Chiesta una nuova istruttoria - Live Sicilia

Messineo ascoltato dal Csm | Chiesta una nuova istruttoria

Il procuratore Messineo

Il procuratore capo di Palermo si è difeso ancora una volta. E ha chiesto un approfondimento delle indagini.

L'audizione
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PALERMO- Il Csm continui la sua istruttoria sulla procura di Palermo, per verificare la correttezza della gestione messa in atto in questi anni dal procuratore capo Francesco Messineo. Questa l’istanza che lo stesso Messineo, con il suo difensore, il procuratore generale di Torino Marcello Maddalena, hanno rivolto alla prima commissione del Csm, davanti alla quale il capo della Procura siciliana è tornato di nuovo in audizione oggi pomeriggio. Non chiudere qui, dunque, gli approfondimenti condotti finora, con la pre-istruttoria compiuta negli scorsi mesi, con la convocazione di numerosi magistrati della procura di Palermo ma, ha chiesto Messineo, compiere un’istruttoria ancora più ampia.

Una richiesta, questa, che ora la commissione dovrà valutare: momento decisivo sarà la prossima settimana, quando i consiglieri di Palazzo dei Marescialli riprenderanno in mano il caso. Se dovessero accogliere l’istanza di Messineo, si dovrebbe stabilire un nuovo e fitto calendario di audizioni, da svolgere però dopo la pausa estiva. Se invece i componenti della prima commissione riterranno di avere sufficiente materiale per decidere, si troveranno davanti due strade: archiviare il fascicolo su Messineo, e dunque non presentare in plenum una richiesta di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale, oppure procedere con il deposito degli atti. Decisioni, queste ultime due, che potrebbero essere prese entro la fine di questo mese, se non si scegliesse invece di riaprire l’istruttoria. Nel caso in cui la commissione optasse per il deposito degli atti, il rischio di un trasferimento per Messineo si farebbe ancor più concreto: a quel punto, infatti, avrebbe tempo 20 giorni per presentare eventuali nuovi atti difensivi, dopo di che la commissione potrebbe decidere di presentare in plenum una delibera sul suo trasferimento. In ogni caso, l’assemblea plenaria del Csm non potrebbe votare in via definitiva un eventuale trasferimento di Messineo prima di settembre, dati i tempi stabiliti dal regolamento per il deposito degli atti.

Nell’audizione di oggi, che segue quella di giovedì scorso, interrotta perché i consiglieri dovevano presentarsi in plenum, Messineo, assieme a Maddalena, ha ribadito la sua linea difensiva, respingendo le accuse di non aver gestito bene la Procura di Palermo e negando di essere stato condizionato da Antonio Ingoria, ex procuratore aggiunto dell’ufficio giudiziario siciliano. Giovedì scorso, Messineo aveva anche puntualizzato alle ‘accuse’ circa la mancata cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro, sostenendo davanti al Csm che non vi erano “elementi concreti” per arrivare al boss ancora ricercato.


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