PALERMO – Millecentottataquattro imprese in attesa a causa di un intoppo ad un canale telematico che impedirebbe loro di fruire del cosiddetto credito d’imposta, ovvero sgravi fiscali a chi ha assunto lavoratori svantaggiati. L’allarme è lanciato dal Movimento Cinque Stelle, che ha chiesto la convocazione del governatore Rosario Crocetta e degli assessori a Sala d’Ercole e un’audizione in Commissione Lavoro. Alla voce del Movimento Cinque Stelle si aggiunge sulla vicenda anche quella della deputata regionale di Grande Sud Bernadette Grasso. E già la prossima settimana, secondo voci di corridoio, il governo risponderà in Aula.
Il server sotto accusa sarebbe quello dell’assessorato regionale al Lavoro: le imprese che hanno assunto lavoratori svantaggiati (ben 5 mila) confidando proprio sulle agevolazioni assicurate dalla legge 106 del 2011, sottolineano i grillini, attendevano di poter compensare il proprio debito fiscale col credito d’imposta. Ad oggi però sul sito non c’è né il testo di un atto di adesione né quello di una polizza fideiussoria, entrambi indicati nel bando, “a quanto pare per un guasto”, dicono i grillini. E quindi niente sgravi.
“E’ assurdo – afferma il capogruppo del Movimento Cinque stelle all’Ars, Giancarlo Cancelleri – che per un semplice intoppo telematico 1.184 imprese e 20 mila lavoratori siano messi in ginocchio. Non si può fermare l’economia di una regione per un guasto ad un server. La burocrazia spesso – prosegue Cancelleri – è uno dei nemici peggiori per le aziende. E’ un nemico subdolo, difficilissimo da combattere. E nell’attesa di attrezzarci per farlo, quantomeno, è nostro dovere provare a limitarne i danni, cosa che cercherà di fare il ddl per il ristoro delle vittime della burocrazia su cui stiamo lavorando alacremente”.
