PALERMO – “Chiederò un risarcimento per questo abuso di potere di cui sono stato vittima”. Il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto non ci sta. E contrattacca. È pronto a chiedere l’annullamento della delibera che lo ha sospeso dalla carica di vertice dell’ente. Già, sospeso, “in via cautelare”. La sua nomina non è stata ancora revocata. Per questo, oggi, Pizzuto è a tutti gli effetti il presidente del Parco delle Madonie. Certo, un presidente “congelato”. Ma fino a un certo punto. “Domenica scorsa – racconta – sono stato a Gangi a una manifestazione, in qualità di presidente del Parco”. Quel giorno, in verità, non gli era stato ancora notificato il provvedimento deciso dalla giunta di governo, riunita l’11 luglio scorso. “Commissarieremo l’ente” avevano annunciato in coro l’assessore al Territorio Mariella Lo Bello e il presidente della Regione Rosario Crocetta. E il commissario in effetti è arrivato: si tratta dell’architetto Erasmo Quirino. Ma Pizzuto è ancora in gioco. La sua carica è solo “sospesa”.
“Da giorni – ha commentato Pizzuto – subisco una campagna diffamatoria ove si da atto, quale fatto storico certo, di una mia presenza in Canada a spese della Regione Siciliana. Ribadisco quanto da me dichiarato a tutela della mia persona e del ruolo che attualmente rivesto, certo che in uno stato di diritto ogni violazione di legge costituisce abuso di potere. Sono consapevole che tali notizie diffamatorie – ha aggiunto – sono esclusivamente finalizzate a mortificare la mia persona ed il mio lavoro, i cui frutti positivi sono peraltro facilmente apprezzabili. Resisterò con i mezzi a mia disposizione alle retrive logiche partitiche o di gruppo, nella piena convinzione che la magistratura in tempi brevi possa ricostruire secondo verita’ tale vicenda, alla quale mi ritengo completamente estraneo”.
Ma al di là della “resistenza” e della difesa, Pizzuto ha deciso di mettere in campo dell’altro. E sta agendo su due binari. Da un lato, c’è la richiesta di annullamento della delibera che lo ha, appunto, sospeso dalla carica di presidente. Dall’altra, una denuncia per diffamazione, nei confronti di chi “ha propalato informazioni false riguardo alla presenza di Pizzuto in Canada. Se serve, esibiremo anche il passaporto”, hanno commentato i suoi legali di Roberto Tricoli e Raffaella Geraci. E a dire il vero, dal carteggio che accompagna la delibera con cui Pizzuto è stato sospeso, un po’ di nodi vengono al pettine. Intanto, il riferimento a coloro i quali potrebbero essere l’oggetto della querela. “Sarà il presidente Crocetta a spiegare chi gli ha dato quelle informazioni”, spiegano i legali. Che, però, quasi certamente hanno le idee chiare.
Dalle carte, infatti, viene fuori che a segnalare la vicenda, per primo, è il capo di gabinetto dell’assessore al Territorio, Marcello Loria. È lui che informa l’assessore che il 26 giugno un fax firmato da una tale Roxana Cirstea, vice-direttore della Camera di Commercio italiana in Canada, contiene la richiesta di pagamento di alcune fatture per un viaggio in Canada. Fatture per quasi 50 mila euro. “Nessun riscontro – scrive Loria – è ancora pervenuto all’ufficio”. Così, vengono richiesti chiarimenti al frsco dirigente generale Gaetano Gullo. Anche lui verifica l’inesistenza in assessorato di qualsiasi documento che giustifcasse quella missione. Insomma, per farla breve, della vicenda viene messo al corrente l’assessore Lo Bello. Anzi. Gullo solleva dubbi anche sulla legittimità della nomina di Pizzuto a presidente del Parco. “Il dottor Angelo Pizzuto – scrive Gullo – non appartiene al ruolo dirigenziale dell’Amministrazione regionale. Ancorché all’atto della nomina, il dottor Angelo Pizzuto era inquadrato all’Ufficio di gabinetto dell’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, a parere dello scrivente, il provvedimento di nomina risulta viziato di legittimità, quanto meno a partire dalla data di cessazione dell’incarico ricoperto dal dottor Angelo Pizzuto presso l’Uffcio di diretta collaborazione dell’Assessore regionale del Territorio e dell’ambiente”. A prescindere dal viaggio a Montreal, quindi, secondo Gullo, Pizzuto poteva al massimo, ricoprire il ruolo di commissario, effettivamente ricoperto fino al luglio del 2012. Non quello di presidente. Ma Pizzuto, come detto, contrattacca. E reputa illegittima semmai la sospensione del suo incarico. “La a deliberazione di Giunta – dichiara Pizzuto – che mi sospende da presidente del Parco delle Madonie è assolutamente illegittima e viola la normativa vigente. Attraverso i miei legali il provvedimento sarà immediatamente impugnato innanzi i giudici amministrativi per richiederne l’annullamento unitamente ad un cospicuo risarcimento dei danni per i responsabili di questo enorme abuso di potere”.
E il ricorso si fonderebbe sul’errore materiale alla base della sospensione: la convinzione del governo regionale della presenza di Pizzuto in Canada. A dire il vero, nella delibera del governo non si trova traccia di questo riferimento alla presenza di Pizzuto a Montreal. Nella delibera, infatti, si parla più genericamente delle “vicende riguardanti una missione in Canada da parte di una delegazione del Parco delle Madonie”. Vicende di “estrema gravità”, secondo il governo, “che fanno certamente venire meno il rapporto fiduciario con l’Amminisrazione regionale e che creano incompatibilità con il ruolo di Presidente del Parco”.
“Continuo a non capire – insiste Pizzuto – visto che io in Canada non sono mai stato”. E almeno su questo, anche le carte esibite dalla Regione gli danno ragione. In Canada, tra il 17 e il 20 settembre del 2011, lui non c’era. C’era, invece, l’allora sindaco di Castelbuono, Mario Cicero, presidente del Consorzio per la promozione dei prodotti agroalimentari delle Madonie. Con lui, la dipendente del Parco Santa La Spada, Amabile Di Gangi e Antonio Mariorana. Il volo per i quattro costerà 3.300 complessivamente. Quasi quanto le spese per il solo “trasporto della delegazione in loco e da e per aeroporto” (2.262,50 euro). Per l’albergo, invece, la delegazione spenderà oltre duemila euro per tre notti. Poi ecco le spese per il “corner espositivo” (10.850 euro), il workshop (tremila euro), l’acquisto, il trasporto e lo sdoganamento dei prodoti (24.630 euro) e il “coordinamento complessivo e reporting finale” (altri 1.500 euro). La cifra dello scandalo, insomma. Quei 50 mila euro richiesti all’assessorato Ambiente lo scorso 24 maggio, del resto, da Pizzuto come “contributo straordinario” per le attività di “promozione e divulgazione precedentemente assunti”. Una spesa che ha convinto il governo regionale a “disfarsi” di lui. Con tanto di “sentenza” in piena conferenza stampa. Pizzuto, intanto, ha già iniziato il contrattacco: una querela per diffamazione, che potrebbe anche evolvere in accuse più gravi (calunnia o abuso d’ufficio). E un ricorso contro la sospensione. “Quella decisione è illegittima, la Regione dovrà risarcirmi”, insiste il presidente. Sventolando un passaporto privo di timbri canadesi.
Una delle tante c…di crocetta,purtroppo e’ soltanto un parolaio in grado di fare soltanto un bel niente
Un altro risultato del “Modello Bordello”.
Bravo Pizzuto che con il ricorso presentato vera fuori la verità. ma mi chiedo se il governatore per revocarti l’incarico non trovava una norma, è tirò fuori dal cilindro il “canada” per revocarti l’incarico è nominare persone sue. vedi come sono ridotte le 9 province siciliane, dichiarando in diverse interviste, televisive è radiofoniche, diceva fuori dai palazzi delle provincie la polita e dentro i tecnici ma cosi non è.fuori la politica dentro persone nominate da lui “politici”non eletti dal popolo ma soltanto da una persona crocetta.
Agitare una richiesta di risarcimento da parte della Regione in questo momento non mi pare, comunque, di buon gusto… Per il resto, è un delirio ormai generale.
Bella fiura……….Gullo……Lo Bello……Crocetta…….pur di distrarre i siciliani dalle cose ben più importanti…..escono in conferenza stampa: annunciazio’ annunciazio’ (ricordate Troisi??) di queste cose in amministrazione ne succedono in numero infinito…….atti amministrativi x i quali si verifica il riscontro delle spese, giacché se le stesse non sn accompagnate da giustificativi, non avviene nessun rimborso…….. Tranne che non si attinga a fondi specifici……. Quindi senza anticipazioni
Quando Morinello era assessore anche i suoi consulenti diplomati viaggiavano. Vi fate raccontare dall’ex assessore ai bb.cc. dove andavano, in quanti erano, chi erano, quanto costavano e cosa andavano a fare?
a crocetta vedi di muoverti per la sicilia che fino ad oggi nn hai concluso un bel niente rivoluzionario del niente
Leggo le dichiarazioni, corredate di documentazione, di Pizzuto ed attendo che venga fatta chiarezza su questa ennesima denuncia di Crocetta. Il sistema di Governo di Crocetta si deve alimentare quotidianamente di nuove vittime. Poco importa l’accertamento preventivo dei fatti e delle responsabilitá. Poco importa se nel nostro Ordinamento vige la presunzione di innocenza sino ad una condanna penale passata in giudicato. La veritá è mediatica e la rapiditá con la quale il nostro Presidente della Regione passa da una denuncia all’altra non consente di verificare la fondatezza di ciascuna esternazione. Nel frattempo persone talvolta oneste possono perdere il lavoro o peggio solo perchè non fanno parte del cerchio magico. Se si ferma questo modo perverso di alimentare il consenso popolare, se si fermano queste veritá “megafonate”, il cittadino rischia di soffermarsi sulla progettualitá (mancata) del Governo Crocetta, sui tempi di risposta della Burocrazia (la spesa dei fondi europei ad esempio), sull’inconsistenza della sua Giunta (Esterina etc. etc.).Temi questi molto più impegnativi per Crocetta. Peraltro quando le inchieste della magistratura ordinaria o contabile toccano o sfiorano il cerchio magico (Polizzotto, Corsello, Monterosso e domani chissá?) con la stessa leggerezza con la quale Crocetta lancia anatemi sui suoi avversari si alza un muro di protezione con nuovi incarichi e nuove consulenze a favore dei suoi protetti. L’inserimento di Ingroia in questo sistema è perfettamente congeniale al meccanismo terribile che sostiene questa Sicilia e che mi fa paura.
ma piantarla con lo spoil system pure sulla più alta carica del parco regionale, no? pizzuto, come altri suo predecessori, non è laureato, viene dalla politica, e per ricoprire questa carica ha usufruito dell’amicizia di Aricò! In Canada non c’è mai stato e la Lo Bello ha preso una bella cantonata, in un delirio di onnipotenza tramutatosi in pessima figura, però la questione dei parchi va risolta, perchè dietro ettari ed ettari di natura ci sono famiglie, giovani e piccole aziende che arrancano, mentre i vertici guadagnano 80000 euro l’anno (*direttore) e pensano a discutere dei viaggi in Canada…
Ma bisogna essere dirigenti di ruolo della Regione per essere nominati Presidenti di un Parco?
Crocetta pur di fare audiance spara contro tutti, senza approfondire l’argomento, lo sperpero ci sarà stato, ma prima di fare nomi si accerti. A questo punto a pagare dovrebbe essere chi gli ha dato la falsa informazione, in questo caso il sig. Loria. E poi che si occupi più dei problemi che stanno soffocando la Sicilia, vogliamo fatti, basta con le parole.
“Il dottor Angelo Pizzuto – scrive Gullo – non appartiene al ruolo dirigenziale dell’Amministrazione regionale”.
Ma perchè, la Monterosso segretaria generale invece sì?
Una semplice amministrativa , attività svolta senza previo decreto ed impegno di spesa, i fregati sono quelli del Canada perché non uscirà un solo euro dalle casse regionali se e’ mancato a monte l’impegno di spesa. Non c’è storia , la camera di commercio può tentare la via legale con pochissime speranze di vittoria! Non avrebbero dovuto affrontare spese senza avere un decreto di finanziamento con relativo impegno contabile.
Ora ci si ricorda che i commissari governativi non possono ovviamente essere esterni? Ma vanno di moda come incarichi di sottogoverno, commissari, liquidatori, membri cda etc.. Sono tutti sinonimi di incarichi politici di crocetta.
Basta basta non se ne può più tutti a casa
Visto che vi appassiona il tema, ci raccontate anche i viaggi dei consulenti dell’assessore ai beni culturali del governo Capodicasa, così giusto per sapere cosa succedeva qualche anno fa?
Se la versione di Pizzuto verrà confermato, Crocetta dovrebbe dimettersi, non ha la stoffa di presidente di una regione.
UNA VOLTA SI DAVA LA SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DELLA MAFIA, OGGI CHE IL PROBLEMA SI E’ CALMATO, LA GENTE COMINCIA A SENTIRE L’ESIGENZA DI DARE SOLIDARIETA’ A TUTTE LE VITTIME DEL MOSTRUOSO SISTEMA DI GOVERNO ED IN PARTICOLARE DI QUELLO SICILIANO DI CROCETTA. ALLORA QUANTO DICE FARAONE SARA’ CORRETTO ?
.. aspetta e spera! Certo noi tutti auguriamo a questa nostra povera isola, dei governanti un po meno irruenti e un po di più operativi, magari che tirassero fuori dal cilindro un’idea per risolvere il problema lavoro dei giovani (.. e non solo). Che ne pensate se si cominciassero a realizzare le opere pubbliche finanziate dalla comunità europea?
Ma perche subire tutto questo angelo sei perdona intelligente indossa il saio Megafono e tutto filerà liscio con crocetta o sei con lui o fuori e la tecnica gelese che lui ha imparato bene altro che anti mafia lui appartiene alla logica anti Lui
Vogliono soltanto la POLTRONA.
Non c’è reato. Non c’è abuso. Non c’è nulla di nulla.
E non si puo’ “congelare” un bel niente.
Crocetta, tiri fuori gli attributi se ce li ha, e butti fuori Pizzuto.
E poi vedra’ quanto costera’ alla Regione ripagare Pizzuto e non solo in termini economici
Crocetta, torni al paesello…. si fidi.
L’importante e’ denunciare secondo Cricetta. Però solo le cose, vere o false non gli importa, che gli fanno comodo.
Caro Crocetta, secondo lei i viaggi a Ginevra fatti lo scorso anno dalla dottoressa Cilia solo per portare all’allora assessore Zichichi documenti da firmare non configurano un danno erarie e non andrebbero denunciati?
Crocetta = fallimento totale.Sono con te Angelo speriamo che a pagare non sia la regione Sicilia ma lui personalmente,pensavo che non ci sarebbero stati dopo Lombardo pessimi presidenti,invece Crocetta a sbalordito tutti.
Siamo ancora davanti all’ennesima performance di Crocetta che pur di apparire Don Chisciotte davanti all’opinione pubblica, talvolta però si trova i muli a vento, che non sono sisposti a sentirsi colpevoli , pertanto invito a chi ha la responsabilità di tutelarci , prima di emanare sentenze , che abbia la buona creanza di appurare la veridicità delle denunzie, perchè diversamente la smania di protagonismo potrebbe avere un pessimo ritorno d’ immagine ,siamo in pieno effetto mediatico in cui come sempre l’opinione pubblica è desiderosa di mostri e non gente che lavora e fatica. Il malefico senso di convivenza tra il travestimento di noi tutti ,ai quali seiudici inappuntabili dove la disgrazia dell’uno diventa narcisisticamente benessere e felicità dell’altro come se si provasse una sorte di perverso godimento quando l’altro vive e muore attraverso l’infamia di chi ,denunziando,sporca inesorabilmenta la tua dignità e la tua libertà.Attenzione quindi prima di rendere pubblica una notizia pasto prelibato per il mondo del cortile,che ci sia piena fondatezza
vericidità di quello che si vuole pubblicamente denunziare. E’ triste ed angosciante difendere la propria libertà,ma soprattutto la propria innocenza .
S’io fossi giornalista
a Morinello chiederei la lista
E seguendo questa pista
affonderei il moralista.
Mettendo bene in vista
che è solo un populista.
Per la Sicilia è peggio di una cista!
Dove si compra il saio Megafono? Ne ho veramente bisogno…questo sistema sta schiacciando me e alcuni colleghi con dei incredibili risvolti, questa testata giornalistica ,nonostante le nostre mail di richiesta di aiuto, ha ritenuto forse l’argomento troppo scomodo e quindi….non ci resta che il saio…sperando costi poco!!!
Quello che è accaduto, dovrebbe servire a stimolare i politici illuminati a mettere in atto profonde modifiche alle regole.
Quello che è accaduto, dovrebbe insegnarci che per evitare in futuro questa vergogna, i rappresentanti di Enti così importanti dovranno essere scelti dai madoniti e non dalla politica di turno.
All’interno di questi territori esistono persone che ogni giorno lottano per provare a restare….le stesse persone sono stanche di assistere a tutto questo e si avviano pericolosamente a sostituire l’entusiasmo con la rassegnazione.
Quello che è accaduto conferma che la scusa del viaggio, serve solo a Crocetta per sostituire il Presidente Pizzuto. Il territorio madonita si trasforma in un teatrino di scontro politico distante anni luce dai problemi veri e gravissimi.
Chi srive, riveste la carica di vice-presidente del Parco, eletto dai Sindaci del territorio madonita, gli stessi Sindaci che vivono in modo diretto la drammaticità del duro momento e che provano con enormi sacrifici a dare risposte ai cittadini.
Lo statuto del Parco, partorito dalla politica che conta, dice che io posso solo sostituire il Presidente in caso di assenza…….
Non mi dimetto e non per motivi economici perchè non percepisco nessun compenso, ma solo perchè voglio provare a far sentire la mia voce.
Il prossimo Presidente dovrà essere eletto dai MADONITI.
Giovanni Battista Meli, Sindaco di Collesano.
Caro sindaco Meli,
per fare cio’ bisognera’ aspettare circa 5 anni perche’ Pizzuto sara’ certamente reintegrato dai giudici a seguito di questo vergognoso abuso degno dei paesi dell’est di era pre comunista
Pizzuto non è stato in Canada, ma il viaggio lo ha autorizzato lui? Il costo lo ha autorizzato lui? E 50.000 euro (nostri) per 4 giorni di viaggio per 4 persone vi sembrano poco?
A me sembrano una cifra da denuncia alla Magistratura.
Sei un poeta!
Ma il PDl fa ancora opposizione o fa parte della maggioranza?
Mario Cicero scrive:
25 luglio 2013 alle 18:35
Come e’ nella prassi, quando sono uscite le prime notizie sulla vicenda della missione in Canada, sono apparsi commenti polemici sia su questo giornale (sempre anonimi), che tra alcuni ben pensanti,di chi spera di potermi incastrare, in qualche vicenda di gestione “allegra”di beni pubblici. Evidenziando che era strano che quattro persone fossero costati per una missione quasi cinquantamila € cioè 12500,00 € a persona per tre giorni. Sicuramente chiunque comprende che e’ impossibile tutto ciò. Ma insinuare il dubbio non e’ male. Il bello della vita e’ che la verità viene sempre a galla, infatti, l’ articolo pubblicato da livesicilia fa chiarezza, sulle spese sostenute, infatti, si evince che chi con me ha partecipato alla missione,non ha gestito fondi, ha espletato il suo compito senza risparmiarsi, dando ancora una volta l’ immagine seria della nostra terra, di un popolo operoso pieno di risorse culturali, sociali e disponibile al confronto e alla contaminazione senza farsi colonizzare. Nelle prossime settimane si farà maggiore chiarezza su tutta questa vicenda, ma una domanda viene spontanea dove l’ aspetto penale? Perche’ il presidente Crocetta va in procura? Se per dimettere una persona bisogna inventarsi uno scandalo siamo alla ” frutta”. Ora mi pongo una domanda,che immagine stiamo dando ai funzionari della camera di Commercio di Montreal, o a tutti coloro che sono stati interessati a questa missione? Una politica seria e rispettosa dell’ istituzioni, avrebbe pagato e se vedeva del marcio inviava tutto alla corte dei conti, i Giudici contabili avrebbero deciso il da farsi. Ma ce qualcuno che fa carriera creando polveroni o inventandosi di peggio, a discapito della nostra Sicilia. Io non condivido tutto ciò, scusate se lo dico.
MOvimento 5 Felle, temo che NON HAI CAPITO
Del resto, votando 5 STELLE chi po’ capiri? :-))
Non ti pare di buon gusto? E se Crocetta ti licenziasse perchè deve cedere il tuo posto di lavoro a un amico che faresti? ANdresti da un avvocato o no? Parlare del C…. degli altri è facile.
E scommetto che G.B. Meli è Madonita ! :-)))
Il signor Crocetta dovrà preoccuparsi di tutta la gente onesta che sta perseguitando…prima o poi saranno loro a perseguitarlo, altro che la “mafia” !!! (Ridicolo)