Musica e alcool a poco prezzo | Viaggio nella Mondello by night - Live Sicilia

Musica e alcool a poco prezzo | Viaggio nella Mondello by night

Foto scattata lo scorso sabato sera a Mondello

"Altro che movida, lo sballo è in spiaggia". I giovanissimi, stanchi e annoiati, sempre più spesso fuggono dalla città per passare le serate estive sulla spiaggia del borgo palermitano. Luci da discoteca, balli e ... qualche bottiglia di troppo.

Il reportage
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3 min di lettura

PALERMO – Euforia, spensieratezza, emozioni forti, musica di sottofondo, risate e soprattutto tanto alcol. Sono questi gli ingredienti principali per un sabato sera tra le piazze, le ville in stile liberty e le spiagge attrezzate del lungomare di Mondello. In pieno clima estivo, infatti, i giovani abbandonano la movida del salotto cittadino preferendo trascorrere qualche ora in compagnia di coetanei e amici nella rinomata zona balneare tra Monte Pellegrino e Capo Gallo.

“I locali del centro non offrono nulla di che e con le nuove regole soprattutto la città si appresta a diventare un mortorio – spiega un giovane nei pressi del chiosco di piazza Valdesi, il cosiddetto ‘Baretto’ -. Da un paio di settimane vengo qui in comitiva. Si parla, si beve, ci si diverte con poco all’aria aperta davanti a questo splendido panorama. E poi basta guardarsi intorno per vedere come la vita notturna qui prende corpo e sostanza”.

In effetti è sufficiente alzare lo sguardo per rendersi conto del grande numero di ragazzi che scelgono Mondello come luogo preferenziale per le loro serate frenetiche. I giovani che affollano la zona sembrano dividersi in due fazioni: se da una parte infatti c’è chi preferisce passeggiare lungo i marciapiedi che costeggiano il litorale o sedersi in uno dei tanti bar presenti in viale Regina Elena per chiacchierare sorseggiando un drink, dall’altra parte ci sono coloro che muniti di scorte di alcolici accuratamente riposte negli zaini, sdraio e teli alla mano si recano in spiaggia, dove ha luogo la vera e propria “festa”.

Mentre nei pub e nelle discoteche il consumo di alcol è più controllato, in spiaggia i giovani possono darsi alla “pazza gioia” e perché no calmare i bollenti spiriti con un bagno di mezzanotte. “Abbiamo fatto tappa al supermercato questo pomeriggio. Siamo in quattro e con meno di dieci euro ciascuno abbiamo preso due bottiglie di vodka, due di rum e una di sambuca, ma anche patatine e salatini – racconta una ragazza in spiaggia-. In discoteca con lo stesso prezzo riesci a bere solo un cocktail dove quasi sempre il ghiaccio è superiore all’alcol versato. E a volte devi anche pagare a parte l’ingresso”.

 La voglia di libertà e il prezzo di prodotti più accessibili e convenienti ai giovanissimi, dunque, contribuiscono a creare un mix strategico. Si beve per socializzare e trascorrere qualche ora in allegria ma spesso la regola è sballare e trasgredire. E così cocktail, “shottini” ma anche birra e vino sono perfetti per una sbornia a base di superalcolici in compagnia. “È un’occasione per staccare dalla routine quotidiana, si insomma andare un po’ su di giri – continua una coetanea -. E poi ieri ho dato un esame all’università, bisogna festeggiare dopo giorni di reclusione forzata”.

 Serate che, la maggior parte delle volte, riempiono di lavoro i medici di guardia nella zona che a partire da una certa ora devono fare i conti con intossicazioni, nausee, giramenti di testa e, a volte, perdita di coscienza. “Il consumo eccessivo di alcol conduce a sottostimare i pericoli, a percezioni distorte, a sovrastimare le proprie capacità – fanno sapere alcuni medici che prestano servizio nel borgo palermitano -. L’uso smodato può produrre nei giovanissimi anche effetti sul sistema nervoso centrale con possibili danni futuri”.

 Spesso sono gli amici più grandi a comprare le bevande offrendole poi ai giovanissimi nel corso della serata. “Nei locali pubblici vige il controllo sulla vendita al di sotto di una certa soglia d’età – continuano -, qui invece l’uso è libero e incontrollato e spesso ci troviamo ad avere a che fare anche con ragazzi al di sotto dei sedici anni. Bisogna creare nei ragazzi la consapevolezza dei rischi a cui conduce il bere irresponsabilmente”.

Così la facile reperibilità dell’alcol, la disinibizione che provoca la sua assunzione e la scarsa conoscenza dei danni provocata dal suo abuso oltre che il grado sempre più elevato di accettazione sociale che lo elegge a “moda” tra i giovani concorrono ad alimentare il fenomeno del suo consumo smodato in età giovanile. Fenomeno che, dopo un giro notturno tra i lidi di Mondello, non sembra destinato a ridurre le proprie proporzioni.

 


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