Ausiliari, il Cannizzaro |si schiera con i lavoratori - Live Sicilia

Ausiliari, il Cannizzaro |si schiera con i lavoratori

L'Azienda ospedaliera ha espresso la volontà che venga applicato il contratto nazionale dedicato agli ausiliari socio sanitari e voluto dai lavoratori, piuttosto che quello Multiservizi offerto dalla nuova società subentrante.

la vertenza seriana
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CATANIA – E’ la prima volta, dopo tanti giorni di protesta che i rappresentanti dell’ospedale Cannizzaro manifesta palesemente la propria vicinanza agli ausiliari della Seriana in servizio presso il nosocomio. In seguito a riunioni, alcune delle quali durate ore, da parte dell’Azienda ospedaliera è stata la volontà che venga applicato il CCNL UNEBA, dedicato agli ausiliari socio sanitari e voluto dai lavoratori, piuttosto che quello Multiservizi offerto dalla nuova società subentrante Ati Colocop e PFE SpA. Il rappresentante di quest’ultima, Giacomo Casalicchio, però, non ha espresso parere favorevole, chiedendo un incontro con il commissario straordinario dell’ospedale Cannizzaro, Paolo Cantaro, che entro e non oltre il 2 Agosto dovrà consegnare il rapporto, venuto fuori dalla trattativa, al Prefetto di Catania.

Questo è il risultato di cinque ore di riunione di tavolo tecnico, voluto dall’ex Prefetto Cannizzo e dalle associazioni dei lavoratori, che ha visto stilare un verbale d’accordo firmato da tutte le sigle sindacali, tranne che dal sindacato CIGL e COBAS. “Anche se si tratta pur sempre di una proposta – ha commentato Giorgio Pizzati rappresentante della Uil trasporti.- è stata ben accetta sia da parte delle associazioni sindacali che dai lavoratori.  Alcuni – ha aggiunto – hanno atteso con ansia il responso e hanno manifestato la loro preoccupazione, sulla fattiva possibilità di applicazione del nuovo contratto da parte della nuova nuova società subentrate ritenendo, per voce del sindacato USB, di non avere i requisiti per attuare il contratto UNEBA e che quindi il tutto potrebbe essere rimesso in discussione”.

Immediata la replica al responsabile dei cantieri in Sicilia Pasquale De Feudis. “Anche se in realtà alcuni lavoratori all’interno della struttura esplicano mansioni superiori rispetto a quelle per cui sono stati assunti – ha detto –  molti altri stanno cercando un cavillo per poter avere un contratto con mansioni a loro non spettanti. Il settore lavorativo nelle strutture ospedaliere è molto variegato – ha proseguito – e va dal semplice raccoglitore di rifiuti, al pulitore, all’assistente dell’infermiere generico. Molti invece, forti delle conoscenze maturate in materia e con il tacito accordo delle società che negli anni si sono succedute – ha incalzato – hanno ormai assunto incarichi a loro non spettanti, arrogandosi degli illegittimi diritti. Tutto ciò – ha continuato- è peraltro dovuto alla mala gestione del personale internalizzato e dalla mancanza di controlli da parte della direzione poiché sovente i caposala invitano il personale ausiliario a svolgere delle mansioni loro non spettanti facendo diventare di uso comune ciò che sarebbe dovuto essere un caso sporadico”.

Una situazione molto complicata, che l’azienda subentrante avrebbe tentato di ordinare. “Ci siamo ritrovati un numero di lavoratori di gran lunga superiore rispetto al previsto – ha proseguito De Feudis. Avremmo potuto optare per il licenziamento, scelta che in un momento di crisi lavorativa come quello attuale avrebbe prodotto decine di disoccupati – ha concluso – mentre abbiamo cercato di levare un po di ore a chi ne aveva tante per darne a chi non ne avrebbe più avute”.

 


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