Noi e il suicidio - Live Sicilia

Noi e il suicidio

La risposta ai lettori.

Il suicidio di un uomo è un atto complesso da decifrare. Ci sono ragioni che alcuni ritengono manifeste. Ci sono pensieri che conducono alla rabbia. In questi giorni disperati, un gesto disperato diventa una scintilla per tutti. C’è chi lo inquadra in un contesto di stenti e di crisi, argomentando a riguardo e traendo accenti di condanna per la classe politica. C’è chi si limita a esprimere un’ira che viene dalla pancia, un sentimento cieco che non lascia indenne nessuno, tale è l’ampiezza della collera. Livesicilia rispetta questo sentire, ma ha compiuto una scelta che abbiamo già chiarito. Eppure è giusto tornarci: le domande dei lettori sono tante in occasione di un nuovo suicidio di cui potrete leggere altrove. E meritano risposta.

La scelta definitiva di chi si toglie la vita esprime un malessere in parte chiaro, in parte al buio. E’ una fiamma che può produrre un incendio più grande. Le cronache di un suicidio possono, involontariamente, spingere altri sullo stesso crinale, trasformando, per esempio, la depressione in abisso. Le parole, il racconto, tutta la narrazione del passo che non prevede ritorno si trasforma in pericolo, quando incontra uno sguardo già provato. E’ un rischio minimo? No, non c’è nulla di minore nell’esistenza di chiunque.

Perciò, non scriveremo di questo suicidio, né di altri. Non ci offendono le critiche – comprensibili nella collera – di chi ci accusa di omertà, omissione e collusione col potere. Capiamo. E sappiamo chi siamo e cosa facciamo. Abbiamo maturato un’opinione. In certi momenti, è preferibile il silenzio, con il rispetto di un impenetrabile mistero.


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