Protesta dei non vedenti all'Ars | "Ci hanno lasciato soli" - Live Sicilia

Protesta dei non vedenti all’Ars | “Ci hanno lasciato soli”

La protesta davanti a Palazzo dei Normanni

Dopo i tagli ai trasferimenti alle onlus che si occupano dei non vedenti, è a rischio l'assistenza a migliaia di disabili. Ardizzone: "Proteste legittime"

PALERMO – Continua la protesta dei non vedenti che da stamattina manifestano davanti a Palazzo dei Normanni per dire no allo stop dei finanziamenti regionali. Sono in circa 500, infatti i disabili non vedenti, responsabili e dipendenti dell’Istituto italiano ciechi a voler chiedere spiegazioni contro i gravissimi danni subiti a seguito dell’azzeramento dei contributi da parte della Regione Siciliana, destinati all’Unione Italiana Ciechi Sicilia, alla Stamperia Regionale Braille e al Centro Regionale Helen Keller con annessa scuola cani guida. Rischiano di rimanere senza alcuna forma di assistenza in Sicilia circa 35 mila ciechi e 90 mila ipovedenti. Le associazioni lanciano l’allarme: hanno un’ autonomia finanziaria di soli due mesi e rischiano di non poter consegnare agli studenti non vedenti e ipovedenti neppure i testi scolastici per l’anno 2013/2014.

“Nonostante le innumerevoli legittime richieste e suppliche – scrivono in un comunicato le associazioni – purtroppo ad oggi ci giungono solo notizie incerte, oscure e scoraggianti, a seguito delle quali i ciechi e gli ipovedenti siciliani hanno deciso di presenziare in maniera massiccia a Palermo affinchè nessuno possa e debba dimenticare i gravissimi bisogni che scaturiscono dalla cecità. È doveroso ed indispensabile – proseguono – che la Regione Siciliana continui a garantire assistenza ai gravissimi bisogni dei ciechi per assicurare il diritto ad una dignitosa vita sociale, il diritto allo studio, il diritto all’informazione, il diritto ad una piena integrazione sociale”.

Tra i manifestanti presente anche Pino Nobile, direttore generale della stamperia regionale Braille: “Oggi è una bruttissima giornata per tutti i non vedenti e ipovedenti siciliani ed è come se tornassimo indietro di cinquant’anni. I non vedenti, ipovedenti e i sordomuti hanno diritto alla cultura e alle pari opportunità e necessitano di vivere dignitosamente la loro vita come le persone normali”. Parole al vetriolo quelle di Giuseppe Castronovo, presidente Regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus Sicilia che punta il dito contro il governo Crocetta: “Siamo stati lasciati soli. La Regione dopo sessant’anni non può negare l’assistenza e la cultura agli invalidi. Non stanno facendo niente per aiutarci e la nostra protesta non si fermerà qui”.

“La Regione siciliana con la legge 4 del 2001 ha delegato all’Istituto dei ciechi – dice il commissario straordinario della sezione dei Trapani Pietro Catalano – l’assistenza a questi disabili. Senza risorse c’è il rischio che dal primo settembre ciechi e ipovedenti non avranno assistenza mentre i 60 dipendenti che lavorano nelle tre strutture rischiano di restare senza lavoro. Lo scorso anno – conclude Catalano – sono stati stanziati 6 milioni di euro complessivamente, per quest’anno invece nulla”. I rappresentanti dei non vedenti e dei sordi sono stati successivamente sentiti in audizione dalla commissione Bilancio dell’Ars. Successivamente la protesta si sposterà a Palazzo d’Orleans.

Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone commenta:  ”Sono stato uno di quelli che è
stato contro la tabella H perché ha rappresentato un alibi per inserire alcune associazioni insieme agli enti strumentali della Regione siciliana.  Le associazioni dei ciechi e dei sordomuti sono enti strumentali della Regione ed è chiaro che dovremo fare il nostro dovere fino in fondo. Le proteste sono piu’ che legittime. La politica deve dare le risposte dovute”.


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