Bus nella scarpata | Una superstite esce dal coma - Live Sicilia

Bus nella scarpata | Una superstite esce dal coma

La paziente è stata estubata dai medici del reparto di rianimazione del ''Moscati'' di Avellino e, dopo l'intervento di laparotomia a cui fu sottoposta subito dopo il ricovero

Avellino
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AVELLINO – E’ stata risvegliata dal coma farmacologico, in cui era tenuta da domenica sera, Clorinda Iaccarino, la 44enne superstite della tragedia del pullman finito giù dal viadotto di Monteforte (Avellino), nel quale hanno perso la vita anche suo marito Antonio Del Giudice, 51 anni, e la figlia Silvana di 22. La paziente è stata estubata dai medici del reparto di rianimazione del ”Moscati” di Avellino e, dopo l’intervento di laparotomia a cui fu sottoposta subito dopo il ricovero, verrà nuovamente operata martedì prossimo al bacino, interessato da una frattura complessa. La donna resta in prognosi riservata ma le sue condizioni generali lasciano ben sperare i sanitari dell’ospedale avellinese. Clorinda è vigile ma non ancora in condizioni di parlare: nei prossimi giorni, i familiari avranno il difficile e drammatico compito di metterla a conoscenza della morte del marito e della figlia. L’altra figlia, Simona, di 16 anni, è ricoverata in prognosi riservata al Loreto Mare di Napoli. Al ”Moscati” di Avellino è ancora ricoverata Lucia Frenna, 53 anni, che era a bordo di un’auto tamponata dal pullman: ha un vasto ematoma alla testa e potrebbe essere dimessa nella giornata di domani. Sono stati invece dimessi, Annarita Caiazzo, 33 anni, una dei passeggeri del pullman, a cui era stata ridotta una frattura alla scapola e Giulia Mignuolo, 32 anni. Nella giornata di oggi, lascerà l’ospedale anche suo marito, Domenico Caiazzo, 33 anni, operato per una frattura al polso.

 Si riaccende speranza per piccolo Cristoforo – Si riaccende la speranza per il piccolo Cristoforo, il bambino ricoverato nella terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli dopo il tragico incidente in Irpinia. Oggi i medici gli hanno tolto la respirazione artificiale e, nonostante resti ancora in prognosi riservata, ”questo e’ un primo piccolo passo verso una possibile guarigione” dice il direttore generale, Annamaria Minicucci. ”Si tratta di un segnale che fa ben sperare – spiega il dg – il percorso sarà lungo, ma questa notizia ci rende ottimisti sulla capacità del bambino di rispondere bene alle cure. Riprendere a respirare autonomamente a meno di una settimana da un’incidente del genere è sicuramente un fatto molto positivo”. Migliorano le condizioni dei tre bambini ricoverati in condizioni meno gravi all’ospedale Santobono di Napoli dopo il tragico incidente in Irpinia. Maria si sta riprendendo dall’intervento a tibia e perone subito nei giorni scorsi così come Marianna, qualora il chirurgo valutasse in via di guarigione le ferite riportate dalla bambina, potrebbe essere dimessa già la settimana prossima. Migliorano anche le condizioni di Marco che dovrà subire un intervento alla mandibola, ma che ha la sorellina Francesca nel reparto di terapia intensiva dello stesso ospedale e il padre Gennaro in quella del Cardarelli. Per lui, però, potrebbe arrivare presto l’abbraccio della madre che proprio oggi ha lasciato l’ospedale Moscati di Avellino.


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