Asilo nido diventa un residence| Orlando: 'I danni degli abusivi' - Live Sicilia

Asilo nido diventa un residence| Orlando: ‘I danni degli abusivi’

Gli sfollati di via Bagolino che hanno occupato l'asilo nido di via Rallo avrebbero stravolto la planimetria dell'edificio, realizzando quattro mini appartamenti. La polizia municipale e i tecnici del Comune hanno anche trovato due piscine, due aree riservate al parcheggio di tre nuove auto e di una barca, un orto, un gallo, quattro galline, due conigli e due cani.

Dopo lo sgombero in via Rallo
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PALERMO – C’erano due piscine all’esterno di quell’asilo nido, mobili nuovi di zecca e, gli abusivi, avevano anche costruito alcune pareti divisorie trasformando l’asilo in una vero e proprio residence, dove era stata anche creata un’area dove custodire una barca. Gli uomini della polizia municipale e del Comune intervenuti negli scorsi giorni in via Rallo, nella zona di via don orione, hanno trovao di tutto dentro le aule della struttura occupata dagli gli sfollati di via Bagolino, fattis gomberare. “Finalmente si chiarisce perché due famiglie coinvolte nel crollo abbiano rifiutato l’assistenza del Comune occupando invece un asilo pubblico – si legge in una nota – e si spiega perché abbiano reagito in modo violento allo sgombero operato dalle forze dell’ordine: l’asilo era diventato un piccolo residence, con gravissimi danni alla struttura e, addirittura la realizzazione di mini appartamenti in cui venivano “ospitate” altre famiglie.

Si conferma – aggiungono dal Comune – quanto avevamo detto fin dal primo momento, ricevendo qualche insulto da presunti difensori di presunti poveracci, circa l’esistenza di un racket delle occupazioni abusive.” La denuncia del sindaco Leoluca Orlando e degli assessori Barbara Evola e Agnese Ciulla, riguarda la vicenda delle famiglie Crivello e Ferraro, coinvolte nel crollo di via Bagolino e che in modo abbastanza incomprensibile avevano rifiutato l’assistenza comunale preferendo l’occupazione dell’asilo di via Rallo. Dopo lo sgombero operato la scorsa settimana infatti, i tecnici del Comune e gli Agenti della Polizia Municipale hanno effettuato i sopralluoghi per verificare lo stato della struttura, riscontrando una situazione ai limiti dell’incredibile.

“Le famiglie – precisano – lungi dall’avere attrezzato un momentaneo ricovero, hanno da subito predisposto lavori ingenti, realizzando ben quattro mini appartamenti con tre cucine, separati da muri divisori che hanno stravolto la planimetria del nido, compromettendo la struttura e danneggiando pesantemente l’impianto elettrico. Oltre all’area dedicata alla barca, ce n’era una utilizzata per il aprcheggio di tre auto, tutte di recente immatricolazione”. Il Comune poi aggiunge che gli abusivi avevano creato un orto e una sorta di stalla dove sono stati trovati un gallo, quattro galline, due conigli e due cani. “Gli occupanti – precisano – hanno pure avuto la sfacciataggine di recarsi presso gliuffici dell’anagrafe per chiedere la residenza presso l’Asilo.

Come se tutto questo non bastasse, stamattina alcune componenti delle due famiglie si sono recate all’Assessorato alla scuola pretendendo che i funzionari dell’Assessorato paghino il trasloco dei mobili e minacciando “di farla pagare” se le loro richieste non saranno accolte”. Ma il sindaco Leoluca Orlando, oltre ad avere già precisato nelle scorse settimane che il Comune non avrebbe avuto alcuna tolleranza nei confronti di chi occupa edifici pubblici, aggiunge:

“Ho immediatamente disposto che l’Avvocatura Comunale si attivi per sporgere formale segnalazione all’Autorità giudiziaria contro queste persone sia per le minacce rivolte ai dipendenti comunali e le violenze compiute durante lo sgombero, sia per i gravissimi danni apportati all’asilo comunale la cui apertura, prevista a settembre, è ora a rischio, dovendo avviare alcuni lavori di ristrutturazione e di verifica dell’impianto elettrico. Ho inoltre chiesto che la Guardia di Finanza svolga accertamenti sullo stato patrimoniale degli occupanti al fine di verificare l’eventuale possesso di immobili ed altri beni”.

 


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