Nomine, nasce l'Albo | Ma ecco tre commissari al Cas - Live Sicilia

Nomine, nasce l’Albo | Ma ecco tre commissari al Cas

Palazzo d'Orleans

Nomine: la Regione, il governo dovrà pescare i nomi dei papabili all'interno di un albo. Lo ha deciso la giunta. Tutte le altre novità.

le decisioni della giunta
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PALERMO- Per le nomine future in enti e società partecipate e vigilate dalla Regione, il governo dovrà pescare i nomi all’interno di un albo. È, questa, una delle novità che emerge dalla giunta di governo di stasera, che avrebbe dovuto partorire, cosa che poi non è accaduta, il nuovo schema per la ripartizione dei fondi a enti e associazioni. Quello che resta, insomma, della ex Tabella H. Sul tema, però, si sono incontrati per alcuni minuti i dirigenti generali degli assessorati coinvolti, per chiarire i prossimi passi. L’idea che filtra è quella di spalmare gli iniziali 6,5 milioni agli enti finanziati finora per legge. Ma oltre all’incontro tra i direttori, non si è andati. La giunta affronterà la questione nelle prossime settimane.

Come detto, però, il governo ha deciso di costituire un gruppo di lavoro interdipartimentale per la predisposizione dei criteri che serviranno per la creazione dell’Albo di “soggetti idonei per la nomina ad amministratori in Società ed Enti partecipati, controllati e vigilati dalla Regione Siciliana. Lo stesso gruppo di lavoro – si legge in una nota di Palazzo d’Orleans – si occuperà della predisposizione dei criteri per la costituzione dell’Albo per i medesimi Enti, in conformità alla normativa in vigore”.

Sempre la giunta, poi, ha dato mandato all’assessore regionale degli Enti Locali Patrizia Valenti, di predisporre un apposito disegno di legge per il recepimento della normativa nazionale relativa alla nomina dei revisori dei Conti negli Enti Locali (la norma in questione prevede il sorteggio). Se poi qualcuno si attendeva un ricorso di fronte alla Corte costituzionale in seguito all’impugnativa da parte del Commissario dello Stato della legge “antiparentopoli” rimarrà deluso. Il presidente Crocetta promuoverà sì un ricorso alla Consulta, ma contro alcune norme contenute nel decreto del governo nazionale dell’aprile scorso che prevede la destinazione, fino al 2019, di imposte del bollo auto provenienti da vari enti locali per concorrere alla ristrutturazione delle zone terremotate dell’Abruzzo. I dubbi sarebbero legati al destino delle somme dopo il 2019.

Al Cas, intanto, tornano i tre commissari. Nomine che erano state inizialmente stoppate dall’Ars, e che vengono riproposte oggi, in giornate un po’ meno calde (non certo dal punto di vista climatico). I tre commissari sono il commercialista Rosario Faraci, il docente di economia Francesco Vermiglio e l’urbanista Marina Marino. Le designazioni verranno inviate alla prima commissione per l’acquisizione del relativo parere. “Si tratta – ha commentato Crocetta – di nomine di alto profilo”. Nomine però diverse da quelle decise dalla giunta appena pochi mesi fa. Rispetto alla prima terna, infatti resiste solo Furnari, gelese come il presidente Crocetta. “Saltano” invece Antonino Gazzara, già commissario del Cas con Lombardo e Basilio Ridolfo, considerato assai vicino all’ex segretario del Pd Francantonio Genovese.

La giunta ha deciso poi di intervenire sul tema della Trasparenza, nominando il dirigente generale dell’Ufficio legislativo e legale Romeo Palma, a capo dell’ufficio che dovrà occuparsi proprio di queste questioni. È stato poi dato mandato al responsabile del sito ufficiale della Regione di raccogliere, insieme all’assessore alla Funzione pubblica, i dati relativi alle presunte cause di incompatibilità alla Regione. Regione che ha stabilito, infine, di erogare la somma di 47 milioni di euro, provenienti da Fondi europei, agli asili nido siciliani.

 


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