Dirigenti esterni, è polemica| sul bando del Comune - Live Sicilia

Dirigenti esterni, è polemica| sul bando del Comune

Secondo l'ex vicecapogruppo de La Destra, Manfredi Zammataro, gli incarichi costeranno al Comune 400 mila euro l'anno, cifra smentita seccamente dal dirigente Ferlito. "Il compenso sarà comparato a quello dei dirigenti - spiega a LivesiciliaCatania - e sarà nell'ordine, massimo, di 250 mila euro l'anno per tutte e tre le figure".

l'avviso pubblicato
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CATANIA – Tre figure professionali da cercare all’esterno dell’amministrazione per ricoprire altrettanti ruoli. Fa già gridare allo scandalo la pubblicazione dell’avviso pubblico, comparso ieri sul sito web del Comune di Catania a firma del dirigente del Personale, Valerio Ferlito, “per il conferimento, ai sensi dell’art. 110 comma 1 del Decreto legislativo n. 267/2000, di 3 incarichi dirigenziali per la copertura dei posti relativi alle figure di: Capo di Gabinetto, di Ragioniere Generale e di Dirigente del Servizio “Tutela e gestione del verde pubblico – Giardino Bellini – Parchi”, con contratto a tempo pieno e determinato, per la durata di anni due, rinnovabile”.

Ad alzare la voce per primo, l’ex vice capogruppo de La Destra in consiglio comunale, Manfredi Zammataro. “A quanto pare, zitto zitto, il sindaco ha stanziato 400.000 euro per nuovi consulenti e dirigenti esterni che nei cinque anni ci costeranno ben 2.000.000 di euro – afferma l’ex consigliere comunale in una nota. La cosa ancor più grave – aggiunge – è che, tali fortunati, saranno scelti senza alcun concorso pubblico. Il tutto a scapito della trasparenza e della meritocrazia”.

La selezione delle tre figure ricercate dall’amministrazione, due delle quali, il capo di Gabinetto e il Ragioniere generale di fondamentale importanza per il funzionamento dell’Ente, avverrà infatti “mediante procedura comparativa non concorsuale“, quindi non in base a concorso, ma per requisiti. “Tutto questo – prosegue Zammataro – sa di ennesimo schiaffo in faccia alle tante famiglie che vivono ogni giorno l’aridità del pane quotidiano, che si confrontano con il dramma della disoccupazione e con l’impossibilità ad arrivare alla fine del mese. E’ incredibile – continua – che il sindaco una mattina si svegli dicendo che ha trovato le casse comunali dissestate e poi decide di assumere dirigenti all’esterno, come se non ci fossero all’interno dell’amministrazione figure adatte a svolgere quel ruolo”.

Zammataro si riferisce in particolare al Capo di Gabinetto e al dirigente del Verde pubblico, ruoli non certo delicati come quello delò Ragioniere Generale. “Non sono incarichi tecnici – spiega – e non credo che, in pianta organica, il Comune non abbia qualcuno che possa occuparsi della tutela del verde pubblico”.

A rispondere all’ex consigliere comunale è però lo stesso Ferlito che, relativamente all’impatto economico che i nuovi dirigenti esterni avrebbero sulle casse comunali sottolinea come, non solo l’importo complessivo sia notevolmente minore di 400 mila euro, ma anche come il piano triennale del fabbisogno di personale sia stato approvato dal Ministero. “Il compenso sarà comparato a quello dei dirigenti – spiega il direttore del Personale – e sarà nell’ordine, massimo, di 250 mila euro l’anno per tutte e tre le figure. Il fatto, poi – continua – che il piano di fabbisogno sia stato approvato a Roma, significa che il Comune ha la capacità di spesa”.

Aspetto, quest’ultimo, sottolineato anche dal vice sindaco e assessore al personale, Marco Consoli. “Credo che ci troviamo di fronte a una polemica estiva – afferma Consoli – dal momento che la strada percorsa dall’amministrazione non solo è legittima, ma corretta e doverosa. Il sindaco ha il diritto di circondarsi di figure che siano in possesso di curricula di assoluta garanzia e che, al contempo, abbiano un rapporto fiduciario. La legge lo permette – evidenzia Consoli – e, inoltre, sono stati rispettati tutti i parametri di legge e tutti i passaggi del caso, compresa la ricognizione interna al personale comunale, al termine della quale, i dati risultanti hanno spinto l’amministrazione a non sconvolgere la pianta organica”.

Per quanto riguarda gli eventuali nomi, inoltre, Consoli spiega che, dopo la pubblicazione del Bando (datato 21 agosto 2013), ci saranno 30 giorni di tempo per ricevere le candidature da parte di figure esterne. “Tutte verranno valutate con la massima attenzione – specifica – e nel rispetto dei requisiti”. Ma è proprio sui nomi che la polemica sollevata da Zammataro si fa più accesa. L’ex vicecapogruppo, infatti, pur non affermandolo esplicitamente, ipotizza che la pubblicazione dell’avviso di selezione per titoli, oltre tutto compilato in un certo modo, possa favorire qualche personalità specifica piuttosto che un’altra.

“Per questo – conclude – vigileremo per conoscere i nomi che saranno scelti e verificheremo se tali soggetti hanno dei legami partitici o politici con l’attuale amministrazione”. Un’accusa ben precisa, seppur velata, quella di Zammataro che però, è forse l’unico a non conoscere i papabili a ricoprire due dei tre incarichi messi a bando. Sembra infatti il segreto di pulcinella il fatto che a ricoprire il ruolo di Ragioniere Generale sarà, con molta probabilità, lo stesso che svolgeva lo stesso incarico per l’ex sindaco Stancanelli, ovvero Giorgio Santonocito (non si spiegherebbe altrimenti la volontà del sindaco di tenerlo nel suo staff a titolo gratuito poer due mesi), così come che, a diventare Capo di Gabinetto possa essere l’esperto contabile, Massimo Rosso. Diverso il discorso per quanto riguarda il dirigente del verde pubblico, ruolo fino a oggi, e da oltre dieci anni, ricoperto da Marco Morabito.

In ogni caso, è ancora Marco Consoli a tagliare la testa al toro e rispondere a Zammataro anche su questo aspetto. “Non capiosco la polemica – conclude il vicesindaco – dal momento che i posti erano vacanti e che, nella precedente amministrazione, erano ricoperti da persone dal curriculum importante ma anche di fiducia dell’ex capo dell’amministrazione, opportunamente individuate. Ieri Stancanelli ha fatto ciò che era nel suo diritto e oggi Enzo Bianco fa lo stesso”.

 


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