Palermo è sporca | Facciamola più sporca - Live Sicilia

Palermo è sporca | Facciamola più sporca

Certo, sono più contento quando posso lasciare cadere le cicche di sigaretta o i fazzoletti usati fuori dall'auto quando passo sotto casa di un politico qualunque.

Quando mi dicono che Palermo è piena di spazzatura non so mai che cosa rispondere. Certo, la colpa è dell’amministrazione, dei disservizi e delle ruberie di quei farabutti che vivono sulle nostre spalle e si mangiano tutti i soldi per fare la bella vita. Le cose funzionano male, tutte, e io non posso fare il lavoro degli altri.

Io, palermitano, che sono scaltro come nessuno, non ci penso nemmeno a preoccuparmi di affari che non mi riguardano, già è tanto che pago le tasse, figuriamoci se posso perdere tempo ed energie per la spazzatura. Tanto anche se io facessi tutto per bene ci sarebbero gli altri a sporcare. L’angolo lì sotto è sempre pieno di sacchetti, piante secche, divani. Perché mai dovrei rovinarmi la vita se poi la città è sporca comunque? Io, le mie cose, le lascio un po’ dove mi pare. Non che non me ne importi, è solo che con tutta la spazzatura che c’è cosa può fare un sacchetto in più? A volte si creano queste montagne di immondizia che mi sembra inutile andare e a cercare un cassonetto vuoto, lascio il mio sacchetto lì in mezzo agli altri e non ci penso più.

Anche perché così i giornalisti hanno qualcosa da scrivere e i politici hanno qualcosa da dire. Allo stesso modo, quando i bambini finiscono di mangiare il gelato in macchina, sanno che devono gettare il tovagliolo fuori dal finestrino. È abbastanza più semplice lasciarlo volare indietro che metterlo nel posacenere e magari dimenticarlo per chissà quanto tempo, poi puzza. Certo, sono più contento quando posso lasciare cadere le cicche di sigaretta o i fazzoletti usati fuori dall’auto quando passo sotto casa di un politico qualunque. In quelle zone è sempre tutto così pulito che se non fosse lontano da dove abito io andrei a passeggiare proprio lì con il cane.

A fine serata, quando chiudo il ristorante, dico al ragazzo di portare i sacchi neri stracolmi e maleodoranti dietro il palazzo, i cassonetti sono troppo lontani e tutti vogliamo andare a casa presto. Immagino che prima o poi qualcuno li vedrà e li porterà via. L’importante è che non stiano troppo vicino a me e al mio naso.

Del resto, i dipendenti comunali sono pagati anche per questo. Con tutti i soldi che do via in tasse, con i loro stipendi milionari, potrebbero anche fare qualche deviazione qui e là e recuperare tutta l’immondizia che c’è in giro. Non sono mica scemo io, palermitano, che vado a cercare il cassonetto vuoto chissà dove o che perdo tempo a differenziare i miei rifiuti. Tanto so per certo che va a finire tutto a Bellolampo. Altro che raccolta differenziata. Dove abito io, gli spazzini svuotano tutti cassonetti nello stesso camion, vetro, plastica, cartone e bucce di banana. Io certo non tengo la spazzatura in casa due giorni perché una cosa va buttata il lunedì e un’altra il giovedì, quando poi ‘sta differenziata non la fa nessuno. Ah, ho anche scoperto che gettare via le cose vecchie ha un costo. Mi hanno detto che si deve pagare per far portar via gli elettrodomestici rotti e io non ho nessuna intenzione di regalare altri soldi a quelle sanguisughe.

Quando si è rotto il frigorifero ho aspettato che arrivasse la mezzanotte e poi con i miei figli l’ho portato giù in strada. L’ho lasciato vicino il cassone del vetro lì, quello verde all’angolo. Non mi ha visto nessuno, così ho fatto la stessa cosa con il materasso, le poltrone di mia suocera e l’armadio. Sono rimaste tutte cose lì per due settimane, poi alla fine le hanno portate via, non so bene chi ma, secondo me, se vado a Bellolampo le trovo lì.

Ci sono persone che buttano le cose a mare. Io non lo faccio, non mi sembra giusto poi, che vado a fare un tuffo e ritrovo il copertone che avevo lasciato a febbraio. Però quando vado in spiaggia, sotto il sole, con quel caldo, non mi alzo per andare a cercare il cestino che comunque è sempre pieno che non ci entra nemmeno uno spillo. Tanto c’è il tizio che passa con il retino e pulisce. In ogni caso, la spiaggia è grande, se domani le lattine sono ancora dove le abbiamo lasciate noi mi metterò da un’altra parte.

Quello che penso io è che la gente qui non fa il suo lavoro. Quando il mese scorso, ad Amsterdam, ho buttato la sigaretta sul marciapiede, ho visto che dieci metri più avanti c’erano quelli con le scope e le palette che raccoglievano tutto. Se le altre città sono pulite e profumate, se non ci sono le colline di spazzatura, è perché chi viene pagato per fare qualcosa questo qualcosa lo fa. Qui a Palermo ci facciamo prendere per fessi. Dopo che ogni mese se ne vanno in tasse, centinaia di euro, ci dobbiamo sentire dire che la colpa è nostra se ovunque c’è immondizia. Siccome io fesso non sono, la spazzatura la lascio dove voglio, se vogliono se la vanno a prendere.


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