Amt, Lungaro: "Ho trovato| un'azienda quasi inesistente" - Live Sicilia

Amt, Lungaro: “Ho trovato| un’azienda quasi inesistente”

Intervista con il nuovo presidente dell'Amt, Carlo Lungaro. "Uno dei primi interventi - dichiara a LiveSiciliaCatania - sarà quello di adeguare la rete ai chilometri che la Regione paga. Questo significa che alcune linee dovranno essere rafforzate, ma altre andranno tagliate"

L'INTERVISTA
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CATANIA – E’ Carlo Lungaro il nuovo presidente dell’Amt. Fresco di nomina ma non nuovo nel ruolo, visto che aveva rivestito l’incarico negli anni ’90 sotto la sindacatura del Sindaco Enzo Bianco. Lungaro ha già le idee precise sulle priorità: “Tra i primi interventi ci sarà quello di adeguare la rete”. Nella programmazione garanzia massima per il collegamento con le periferie, così come per il personale. Il Brt? Il neo presidente che lo ha provato personalmente crede “sia una buona cosa”.

Presidente Lungaro, lei che ha guidato l’azienda municipale – oggi metropolitana – trasporti dal 1993 al 2000 come l’ha trovata dopo tanto tempo?

“Ho trovato, a vederla dall’esterno, un’azienda quasi inesistente. Quando la mattina escono per il servizio 70 o al massimo 80 autobus significa che l’azienda non garantisce il servizio. Io ne facevo uscire, mediamente, 240. Non erano certo nuovissimi, ma erano in condizioni accetabili. É facile capire quale sia l’enorme differenza. Quando guardo le fermate e vedo quelle decine di persone che aspettano l’autobus, mi creda, li guardo negli occhi, intuisco che sono lì da molto tempo, e sto male. Da questo punto di vista, che ripeto è esterno dal momento che sono 13 anni che non so cosa avvenga all’interno dell’azienda, il ridotto numero dei mezzi rappresenta un grande problema”.

Quali sono i primi passi che farà da presidente?

“La rete è ancora legata ai 14 milioni pagati dalla Regione, che ora ha ridotto il contributo a 10, 5 milioni, quindi uno dei primi interventi sarà quello di adeguare la rete ai chilometri che la Regione paga e questo è un grande lavoro perchè è diverso gestire una rete da 10,5 milioni rispetto a quella di 14 milioni. Questo significa che alcune linee dovranno essere rafforzate, ma altre andranno tagliate”.

E le periferie? Già lamentano la carenza dei mezzi.

“Credo che debba rimanere fondamentale il discorso legato alle periferie, che a Catania costituiscono la parte più debole della città e vanno sostenute anche a livello di mobilità. Faremo in modo che non venga meno il servizio verso i quartieri periferici”.

Che cosa può dirci relativamente al personale?

“Per quanto riguarda il personale, le dico francamente che potrò capire quando vedrò i numeri che ancora non ho visto. Non ho fatto l’adeguamento della nuova rete, ma penso che qualcosa si potrà fare. Occore il lavoro che abbiamo iniziato a fare, con il vantaggio della mia esperienza e del fatto che conosco l’azienda. Più o meno ho rivisto le stesse persone, mi sono reso conto di quali siano i problemi e stiamo iniziando a lavorare, ma c’è bisogno di un po’ di maturazione. Ci muoveremo con rapidità”.

Cosa pensa relativamente alla linea veloce Brt?

“La linea Brt credo sia una cosa buona. L’ho vista e mi sembra una buona idea. Tra l’altro ci sono altri di questi progetti; voglio prima vederli tutti per vedere come si impostano, ma l’approccio è assolutamnte positivo.Sicuramenre la Brt è un appeal per il sistema: io l’ho preso l’altro giorno, ho fatto l’intera corsa e ho visto che era pieno e la gente mi sembrava soddisfatta”.

Che rapporto avete con l’amministrazione comunale e con gli asssessori con le deleghe in materia di aziende partecipate e trasporto pubblico?

“Il rapporto con l’amministrazione e la Giunta è ottimo e abbiamo iniziato a lavorare benissimo. L’assessore Girlando si è fatto in quattro per recupere somme: avevamo un blocco dei pagamenti alla Regione che è stato risolto in parte, anche se so che devono vedersi nuovamente per risolvere del tutto. L’assessore D’Agata, che conosco da tempo e so come la penso, mi ha già detto, ci sosterrà in modo razionale”.

 

 


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