"Non faccio il concerto, | se non pagate gli artisti" - Live Sicilia

“Non faccio il concerto, | se non pagate gli artisti”

A spiegare i motivi dell'annullamento dei suoi concerti all'interno della rassegna “Palermo Classica” è la pianista ucraina Valentina Lisitsa che sulla sua pagina fan su Facebook tuona: “Nessun impegno o malattia improvvisa. Non suono se non vengono pagati gli artisti”.

PALERMO-“Vi siete mai chiesti cosa ci sia realmente dietro la cancellazione dei concerti degli artisti?”. A porgere questo interrogativo ai suoi fan è Valentina Lisitsa, nota pianista ucraina che si sarebbe dovuta esibire lo scorso 29 luglio presso il Teatro Antico di Taormina e il 3 agosto presso l’Accademia musicale di Palermo, nel Chiostro di piazza sant’Anna, all’interno della rassegna “Palermo classica”, ma i cui concerti – a detta dell’Accademia stessa – erano stati annullati “per impegni sopravvenuti all’ultimo momento”. A spiegare, però, che dietro la cancellazione delle sue esibizioni non ci sono né “malattie improvvise”, né “motivi personali” ma il loro mancato pagamento, è la stessa Valentina nella sua pagina fan su Facebook. “Mi sono rifiutata di suonare per questo festival – spiega la pianista – fino a quando le mie richieste non sarebbero state soddisfatte”.

Ma la Lisitsa tiene a precisare che non ha voluto tradire il suo pubblico per avidità, ma che ha messo avanti le sue condizioni “per le decine di musicisti, giovani e vecchi, famosi e non, che hanno subito una truffa riguardo alle loro paghe”. Dopo il suo annuncio, Valentina pubblica un carteggio via mail avvenuto lo scorso 20 luglio con l’Accademia stessa. Dopo aver chiesto se gli artisti dello scorso festival fossero stati pagati, dall’Accademia avevano risposto: “Alcuni solisti sì, alcuni no”. “Con la Regione – continuano – abbiamo avuto così tanti problemi che ancora non è stato pagato nessuno per le attività del 2012”. Ma non manca una promessa: “Pagheremo tutti entro due-tre mesi”.

Non si tratta dei primi concerti che Valentina avrebbe dovuto eseguire in Sicilia senza essere pagata ma a farla tirare indietro, stavolta, è il fatto che “non era stata detta la verità agli artisti che hanno suonato dopo di me” e che questi ultimi avevano accettato di suonare “grazie alle mie rassicurazioni”. “Mi sento personalmente responsabile per le mie parole – tuona la Lisitsa in una delle tante mail scambiate con l’Accademia -. Mi sento come una traditrice per aver concesso al mio nome di abbellire i vostri manifesti, mentre queste persone hanno ottenuto nulla per la loro musica. Non posso permettere che accada”. La Lisitsa lancia poi il suo monito all’Accademia: “Gli artisti devono essere pagati ora. Non si tratta di milioni di euro, ma di prezzi piuttosto modici. Ma anche quel poco significa tanto per un giovane artista”. Livesicilia ha provato a contattare l’Accademia musicale di Palermo per una replica ma non ha ricevuto risposta.

 

 

 


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